Intervento/ Un esempio di come la politica possa essere affossata dalla “politica”
Da una parte il tentativo responsabile di chi nel PD della città di Ostuni ha proposto e sostenuto un appoggio al sindaco Coppola con una giunta tecnica a tempo che permettesse di rimettere a maggio nelle mani degli elettori il futuro amministrativo della Città Bianca. Dall’altra chi, togliendo a quel tipo di accordo la data di scadenza, ha stravolto la medesima proposta
Da una parte il tentativo responsabile di chi nel PD della città di Ostuni ha proposto e sostenuto un appoggio al sindaco Coppola con una giunta tecnica a tempo che permettesse di rimettere a maggio nelle mani degli elettori il futuro amministrativo della Città Bianca. Dall’altra chi, togliendo a quel tipo di accordo la data di scadenza, ha stravolto la medesima proposta portata in direttivo dando il senso di un vero e proprio inciucio che tradisce il mandato ricevuto dagli elettori del PD, che mai avrebbero immaginato un atto d’incoerenza così greve.
E, se un “patto di non belligeranza” proposto a tutte le forze politiche presenti nel consiglio comunale di Ostuni avrebbe avuto senso se confinato alle immediate e più stringenti esigenze della città con un limite temporale ben definito; quello, alla fine partorito, non è altro che l’ennesimo becero esempio di come il bisogno di gestire il potere e gli interessi sia più forte del senso di responsabilità politica, del rispetto degli elettori del PD; facendo finta che un giunta “non tecnica” diventi magicamente tecnica semplicemente definendola tale.
Un esempio lampante di quali possano essere quegli atti che alimentano l’astensionismo e danno forza a quei movimenti che cavalcano e si nutrono di malcontento e del sentimento antipolitico. Per questo sentiamo il bisogno di esprimere vicinanza e solidarietà a Giuseppe Tagliente, consigliere del Comune di Ostuni nonché candidato, da noi sostenuto, nel 2013 alla Segreteria Provinciale di Brindisi per l’area “Cuperlo”, che con coraggio e coerenza ha sentito il bisogno di denunciare, attraverso il voto espresso in consiglio, il proprio dissenso ad un accordo suicida con il Sindaco Coppola.