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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Sfide/ D’Attis: “Garantire governabilità”

BRINDISI – Mauro D’Attis, vice sindaco uscente, candidato del centrodestra al Comune di Brindisi, dice la sua su alcuni temi apparsi poco discussi e affrontati in campagna elettorale e sui quali BrindisiReport.it ha per questo ritenuto di ascoltare in merito gli aspiranti alla carica di primo cittadino del capoluogo.

BRINDISI – Mauro D’Attis, vice sindaco uscente, candidato del centrodestra al Comune di Brindisi, dice la sua su alcuni temi apparsi poco discussi e affrontati in campagna elettorale e sui quali BrindisiReport.it ha per questo ritenuto di ascoltare in merito gli aspiranti alla carica di primo cittadino del capoluogo.

La crisi della finanza locale, aggravata dai tagli ai trasferimenti succedutisi in questi anni, ha messo in discussione quantità e qualità dei servizi sociali e pubblici tradizionalmente erogati dai Comuni. Si può ripensare lo “stato sociale locale” attraverso un sistema di partecipazione e di relazione più diretto dei cittadini e delle comunità?

Sì, e non a caso ho inserito questo punto nel mio programma in cui parlo dichiaratamente di rete delle associazioni di volontariato e delle parrocchie. Il comune da solo non ce la fa. Con apposite convenzioni, come ad esempio quelle che concedono l'uso di locali inutilizzati comunali, si può rafforzare l'attività soprattutto nelle periferie. Ho anche preso l'impegno di non toccare di un euro la spesa per le politiche sociali, anche a costo di rinunciare ad altre attività. Farò così  fino a quando non mi renderò conto che i dati su indigenza e difficoltà delle famiglie saranno migliorati.

Beni pubblici quali piazze, monumenti, giardini, spazi e contenitori, possono essere dati in adozione a cittadini organizzati, a strutture di imprese, a forme di autogestione e di partecipazione attiva, per garantire il loro decoro, la loro manutenzione e la loro fruizione responsabile?

Prevedo di modificare il regolamento della occupazione del suolo pubblico, rendendo snella e agevole la procedura di autorizzazione e offrendo la possibilità ai privati di collaborare con il comune sgravando le tasse dovute.

La stessa cosa varrà per i giardini e per i parchi. Del resto, questa modalità l'abbiamo giá introdotta per il parco di Giulio. Inoltre, è in valutazione nel piano di comunicazione Enel la sponsorizzazione del parco stesso. In sostanza non serve imporre, come sul decoro, ma incentivare la collaborazione. Faremo anche questo, facendo leva sul carico tributario.

Le città si misurano e si sviluppano anche per la loro capacità di attrarre e produrre innovazione. Luoghi di innovazione sono innanzitutto gli istituti di formazione, di ricerca e le strutture universitarie. Brindisi cerca da tempo di inserirsi nei processi formativi universitari pugliesi, nei centri di ricerca e dell'innovazione. Quale e' la sua idea sulla presenza universitaria a Brindisi? Essa ha un futuro? E soprattutto come il territorio può interagire con essa?

È evidente che ritengo l'Università, ma più in generale la conoscenza e l'istruzione, priorità assoluta. E questo è ancora più evidente perchè sono stato nella giunta Mennitti che in questi anni ha portato a Brindisi i primi corsi di laurea. Credo che su questa strada non ci devono essere tentennamenti. Sarebbe un delitto decidere di non investire più i fondi pubblici in università, nella conoscenza e, più in generale, nella cultura. La mia idea è di una università che viva in centro, ad esempio si potrebbe recuperare la sede dell'ex Istituto “Marconi”, e la costituzione della Fondazione coinvolgendo anche i privati. Sono certo che le grandi presenze risponderebbero. Un altro dato è quello della Cittadella della Ricerca, la cui malagestione è la denuncia palese del disastroso modo di gestire da parte del centrosinistra, laboratorio compreso. Il comune di Brindisi nella Cittadella della Ricerca deve essere protagonista. Non si deve perdere quanto sino ad ora si è insediato in termini di aziende, lavoratori e ricercatori .

La  mobilità urbana è fattore di relazioni, di integrazione, di comunicazione oltre che di vivibilità, di sostenibilità ambientale e disegna il modello urbanistico e di sviluppo della città. Brindisi si appresta ad avere il nuovo Pug: quale ruolo deve avere il trasporto pubblico e collettivo nel nuovo assetto urbanistico della città?

Il nuovo PUG è una grande occasione anche per le scelte che riguardano la mobilità sostenibile. Definizione dei parcheggi, potenziamento del trasporto via mare nel porto, uso del parco mezzi comunale elettrico, incentivo all'uso della bicicletta, ridefinizione delle aree pedonalizzate. Sono tutte scelte che compiremo in funzione del quadro d'insieme che sarà definito entro un anno dall'insediamento con l'approvazione del nuovo PUG. Sono molto fiducioso a riguardo e credo molto nella collaborazione dei cittadini. Anche la mobilita sostenibile è cultura.

La parità di genere negli assetti di governo locale e delle società partecipate è ormai garantita dalla costituzione e dalle leggi. Molte nuove amministrazioni locali sono nate con giunte composte per metà da uomini e per metà da donne, e sono realtà che funzionano. Qual è la sua idea e ha proposte da avanzare?

Non ho mai creduto alle "quote". Mi sembrano un modo per emarginare più che per valorizzare. D'altro canto, dico che nello specifico ho incontrato donne che hanno grandi capacità ed alle quali sto pensando per un loro coinvolgimento diretto. Competenza e disponibilità sono requisiti essenziali. La parità di genere la realizzeremo anche in funzione di questo.

Qual è la sua idea sulla destra e sulla sinistra?

Sono della generazione che ha sempre votato con i sistemi elettorali che favoriscono il bipolarismo. Sono affezionato all'idea che la scelta chiara debba essere concessa agli elettori che decidono chi vince e governa e chi perde fa opposizione. Per me il centrodestra è liberale, il centrosinistra è statalista. Ma questo a livello locale conta meno. Anzi poco. Alle amministrative si scelgono gli uomini e le donne che devono amministrare la città. La mia coalizione, con me, può garantire la governabilità per i prossimi anni. Il resto non conta.

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