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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

D'Attis al Pdl: "Indagine ambientale"

BRINDISI – Non demonizzare lo sviluppo industriale, ma non lasciare neppure che ciò avvenga perché la politica non ha saputo raccogliere le preoccupazioni e le istanze dei cittadini, non ha saputo fare in modo che le cause dell’aumento di alcune patologie, respiratorie tumorali, cardiovascolari, venissero accertate, stabilendo scientificamente se esistano o meno nessi tra ciò ed alcune attività produttive. Lo scrive l’ex vicesindaco del Pdl, Mauro D’Attis, al coordinatore ed al vice coordinatore provinciale del partito, Luigi Vitali e Maurizio Friolo, e al coordinatore cittadino Pietro Santoro, annunciando in conclusione che sottoscriverà la petizione lanciata dai movimenti ambientalisti per ottenere una indagine epidemiologica.

BRINDISI – Non demonizzare lo sviluppo industriale, ma non lasciare neppure che ciò avvenga perché la politica non ha saputo raccogliere le preoccupazioni e le istanze dei cittadini, non ha saputo fare in modo che le cause dell’aumento di alcune patologie, respiratorie tumorali, cardiovascolari, venissero accertate, stabilendo scientificamente se esistano o meno nessi tra ciò ed alcune attività produttive. Lo scrive l’ex vicesindaco del Pdl, Mauro D’Attis, al coordinatore ed al vice coordinatore provinciale del partito, Luigi Vitali e Maurizio Friolo, e al coordinatore cittadino Pietro Santoro, annunciando in conclusione che sottoscriverà la petizione lanciata dai movimenti ambientalisti per ottenere una indagine epidemiologica.

“Nei mesi passati alcuni movimenti hanno avviato la raccolta delle firme a sostegno della richiesta di effettuare a Brindisi una indagine epidemiologica e sullo stato della salute dei cittadini. Ho deciso di sottoscrivere quella petizione e ritengo importante oltre che utile che su questa iniziativa anche il nostro partito assuma una decisione politica ed una posizione auspicabilmente di sostegno”, dice D’Attis ai vertici del Pdl.

“Credo che sia una proposta più che condivisibile perché mobilita la coscienza di una comunità spesso, in passato, distratta su certi temi e perché si pone l’obiettivo concreto di fornire uno strumento utile a programmare, su basi certe, il futuro sociale ed economico della nostra città considerando la salute come il bene primario da difendere. È importante avere una panoramica dei problemi a 360 gradi in terra di Brindisi per non commettere – scrive l’ex vicesindaco e braccio destro di Domenico Mennitti - l’errore di demonizzare alcuni insediamenti produttivi e perdere di vista la situazione nel suo complesso: Brindisi è una città che dal punto di vista ambientale sta ripensando integralmente il suo sviluppo affrontando vecchi e nuovi problemi e programmando una seria politica industriale”.

Mauro D’Attis rilancia un tema che era stato già al centro della campagna elettorale del 2009 di Domenico Mennitti, quello dell’attenzione ai temi ambientali, e ciò non è casuale in vista del voto amministrativo della prossima primavera. E’ evidente che D’Attis sta cercando di ricostruire anche all’interno del Pdl una forza che dia continuità alla gestione Mennitti, di cui egli stesso potrebbe diventare interprete e candidato. “Credo in effetti che questi temi, soprattutto quello della salute, non abbiano colori politici. La tutela della salute non può essere di parte e nessuna parte se ne deve appropriare passando come paladina indiscussa delle coscienze di una comunità. Il compito di una classe dirigente responsabile – dice ancora D’Attis - è di farsi carico di una situazione che certamente non ha creato ma che, altrettanto certamente, deve essere risolta”.

Qual è la ragione politica dell’adesione alla campagna delle associazioni ambientaliste? “Come ogni buon medico farebbe, riscontrati i sintomi, per arrivare ad una diagnosi corretta e prescrivere la giusta terapia, bisogna conoscere la malattia e le sue cause: se questo è l’intento della petizione – annuncia Mauro D’Attis -  come ex-amministratore e cittadino mi sento di sottoscriverla in prima persona e ribadisco l'invito a tutti gli esponenti della politica brindisina, in primis quelli del mio Partito, a fare lo stesso perché, se è ammissibile negli schieramenti politici una diversa visione su come risolvere il problema, dobbiamo partire tutti da una analisi seria e condivisa sulle sue cause”.

Ed ecco il richiamo ad un tema che può anche essere tranquillamente al centro della campagna elettorale del centrosinistra: “Coniugare sviluppo-occupazione ed ambiente-salute è un problema planetario che a Brindisi ha assunto una enorme rilevanza considerate le caratteristiche socio-economiche del nostro territorio. Chiunque, ad ogni livello, sia chiamato a ruoli di responsabilità istituzionale, ha il dovere di considerare tutti i contributi che, su questo tema, provengono dalla società organizzata in associazioni, comitati, singoli cittadini per ricondurre il tutto a sintesi in atti giuridico amministrativi che contemperino tutti i legittimi interessi in campo. Pertanto, ritengo che – conclude D’Attis dopo aver ripristinato i fili del dialogo che legavano Mennitti ad una buona parte del fronte ambientalista – finché non avremo dati certi e correlazioni comprovate da studi condotti da organismi super partes, avremo sempre il dubbio se sia o meno il caso di intraprendere crociate contro gli insediamenti industriali a Brindisi presenti e futuri con il rischio di creare allarmismi ingiustificati, talvolta fuorvianti sulle vere cause del danno ambientale e alla salute, nonché perdite di opportunità lavorative”.

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