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Decadenza Rollo, il consiglio vota lunedì

BRINDISI – Mentre Marcello Rollo attende che il Tar di Bari si pronunci in sede cautelare sulla richiesta di sospensiva della delibera del consiglio regionale che gli impone di lasciare una della due cariche, il consiglio regionale stesso non ha invece alcuna intenzione di attendere. E lunedì deciderà.

BRINDISI – Mentre Marcello Rollo attende che il Tar di Bari si pronunci in sede cautelare sulla richiesta di sospensiva della delibera del consiglio regionale che sancisce l’incompatibilità tra la carica di presidente dell’Asi di Brindisi e quella di consigliere regionale, estremo tentativo di resistenza “per gli interessi della città”, stando a quanto afferma il coordinatore cittadino dell’Udc, attribuendo al partito tale scelta, il consiglio regionale stesso non ha invece alcuna intenzione di attendere. E lunedì deciderà.

Il primo punto all’ordine del giorno della seduta dell’8 luglio dell’assemblea regionale è infatti la dichiarazione di decadenza di Marcello Rollo da consigliere, ai sensi del comma 7, articolo 7 della legge numero 154 del 23 aprile 1981. E’ prevedibile che voteranno in massa a favore della decadenza i gruppi del centrodestra, anche perché Rollo è subentrato in consiglio al posto di un consigliere del Pdl, Pietro Iurlaro, eletto senatore, ma nel frattempo il presidente dell’Asi di Brindisi si era trasferito all’Udc, e liquidandolo si ripristinerà il pieno diritto del Pdl stesso ad occupare quel posto con un proprio rappresentante.

Il resto dei voti favorevoli alla decadenza arriverà dal centrosinistra, anche se l’altra volta tra i pochi “no” all’incompatibilità doveva esserci anche qualche voto di quell’area, forse in memoria del “laboratorio Brindisi” e dei suoi resti che puntellano la giunta Consales. Non a caso l’unica voce del Pd brindisino a condannare l’atteggiamento di Rollo è stata quella della deputata Elisa Mariano, subito attaccata sul piano personale – secondo copione – dall’Udc locale, anche se la parlamentare democratica aveva posto il problema sotto il profilo del rispetto delle leggi.

Chi invece ha sollevato formalmente il problema è stato il consigliere regionale Giovanni Brigante (La Puglia per Vendola), a sua volta accusa dall’Udc di conflitto d’interesse, dimenticando però che a Brindisi Udc - Noi Centro ha avuto come presidente della Provincia e ha tutt’ora come leader Massimo Ferrarese, che è un imprenditore esattamente come Giovanni Brigante. Il nocciolo della questione-Rollo non ha nulla a che vedere con i contrasti personali: la norma dice che non si può essere controllati e controllori nello stesso tempo, e dato che la Regione esercita funzioni normative e di controllo sulle Aree di sviluppo industriale, o si è consiglieri o assessori regionali, o si è dirigenti dei Consorzi Asi. I due incarichi insieme proprio non possono coesistere.

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