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Giunta in dirittura d'arrivo: al Bilancio l'ex assessore regionale Saponaro

Rossi vicino alla chiusura del cerchio. Previste altre due new entry: Massimo Vitali (Ambiente) ed Emma Taveri (Turismo). Roberta Lopalco l'unica "sacrificata"

BRINDISI - Rossi è vicinissimo alla chiusura del cerchio.  Nei prossimi giorni il sindaco di Brindisi dovrebbe presentare la “nuova” giunta. Sono trascorse tre settimane dall’azzeramento delle deleghe deciso lunedì 1 marzo. Le novità, in realtà, dovrebbero essere non più di tre. Si tratta di Francesco Saponaro, Emma Taveri e Massimo Vitali.

Saponaro, 69enne di Ostuni, assessore regionale al Bilancio fra il 2005 e il 2009 sotto la giunta Vendola, presidente del Cetma, sarebbe destinato al Bilancio, colmando la lacuna apertasi nel novembre 2020 con le dimissioni di Cristiano D’Errico. Emma Taveri, l’ideatrice del “Sea working”, progetto di cui si è parlato a livello nazionale, si occuperebbe di Turismo, delega che verrebbe spacchettata dall’assessorato allo Sport e alle Attività produttive, presieduto da Oreste Pinto, e cultura, ambito che era stato avocato a se dal sindaco. Vitali, in quota Impegno per Brindisi (gruppo costituito dai due consiglieri, Alessandro Antonino e Antonio Manfreda, eletti fra le file di Leu) prenderebbe il posto di Roberta Lopalco (Ambiente, Igiene, Aree protette).

Non ci sono ormai dubbi sulla riconferma di Dino Borri (Urbanistica), Oreste Pinto, Isabella Lettori (Servizi sociali), Elena Tiziana Brigante (vicesindaco con delega ai Lavori pubblici ), Mauro Masiello (Trasparenza e Legalità). La giunta “azzerata”, quindi, resta in sella, ad eccezione della tecnica Roberta Lopalco, unica sacrificata. Questo il quadro delineatosi dopo tre settimane di vertici di maggioranza e riunioni di partito. Sulla basee dei nuovi assetti, il Pd manterrebbe tre assessori (Pinto, Brigante, Lettori), Brindisi Bene Comune, il movimento di cui fa parte il sindaco, manterrebbe la presidenza del consiglio comunale, con Giuseppe Cellie, e un assessore (Masiello). I consiglieri di Italia Viva, Lorenzo Guadalupi e Alessio Carbonella, fuoriusciti dal Pd, e di Ora Tocca a noi (Giulio Gazzaneo) potrebbero ottenere delle deleghe. In questo modo non verrebbe scontentato nessuno. 

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