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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Dipietrangelo: "Ecco perché alle primarie Pd sceglierò Elly Schlein"

La dichiarazione: "L'unità da sola non basta se non c'è discontinuità, se manca un progetto di cambiamento, se non si apre un'altra fase, se la scala delle priorità non si rovescia"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Carmine Dipietrangelo sulle primarie del Partito Democratico.

Ho rifatto la tessera al Pd con un auspicio di “appartenenza esistenziale” e per dare un piccolo contributo a quel cambiamento radicale di cui questo partito ha bisogno, pena la sua stessa sopravvivenza. Ho sostenuto Cuperlo al congresso per queste ragioni che mi spingono, adesso, nelle primarie, a sostenere Elly Schlein.

In questi anni sono rimasto deluso, smarrito, incredulo per le scelte e le iniziative locali, regionali e nazionali del Pd e per di più sulle spalle il peso di una storia che mi ha portato, in quasi sessanta anni, ad attraversare con le mie responsabilità politiche ed istituzionali il mare tempestoso della mia appartenenza alla sinistra. Qualcuno ha scritto di quante falle in questa navigazione: è vero, anche se, sino a oggi, il vascello non è naufragato.  

Ora siamo di fronte all’ultima chiamata. Una giovane donna si candida per fare la segretaria. Aperta e inclusiva, innervata da radicalità e passione. Alternativa alle politiche fino ad oggi condotte dal Pd. Nessun regolamento di conti, ma una linea chiara, da mettere al centro dell’iniziativa politica: il lavoro, la sua precarietà, il suo futuro, il disagio di fette consistenti di popolazioni di fronte alle nuove povertà e alla domanda di salute, la mancanza di prospettive.  

L’unità da sola non basta se non c’è discontinuità, se manca un progetto di cambiamento, se non si apre un’altra fase, se la scala delle priorità non si rovescia. Ma soprattutto non c’è sinistra che possa permettersi di guardare al futuro senza ricostruire i valori e le ragioni di un nuovo “umanesimo”. Nuove culture dei diritti e dei doveri, nuova idea della cittadinanza. E, prima di ogni altra cosa, il diritto e la dignità del lavoro.

Il Pd che vorrei dovrebbe avere un nuovo orizzonte e nuove parole della sinistra: calde, vere, emozionanti che danno un senso a una speranza di un paese diverso. C’è un mondo nuovo che ha bisogna di una sinistra nuova e di un suo pensiero più ad esso aderente.L’auspicio è che anche con il contributo di una giovane donna di sinistra, come Elly Schlein, anche se lontana dalle mie origini e dalla mia formazione, il Pd diventi questo.Non si possono fare cose nuove facendo le stesse cose e soprattutto con chi ha avuto negli ultimi anni, ai vari livelli, le responsabilità dello stato di crisi in cui è oggi il Pd. 
 

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