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“Ufficio tributi ormai inesistente, seri disagi per i cittadini”

La denuncia della consigliera Carmela Lo Martire: “Impossibile ricevere informazioni e risposte sugli avvisi di pagamento”

BRINDISI - “L’ufficio tributi è ormai inesistente”. La consigliera comunale Carmela Lo Martire (Brindisi Popolare) denuncia la situazione di disagio in cui si trovano dei cittadini che stanno ricevendo cartelle ed avvisi di pagamento e non riescono ad avere alcun contatto telefonico o di altro tipo per ricevere informazioni e risposte.  “Eppure da parte di questa amministrazione - si legge in una nota della consigliera d’opposizione - la delibera n. 153 del 29/11/2019 che prevedeva l’internalizzazione del servizio di riscossione dei tributi maggiori (Imu-Tasi-Tari) e l’affidamento a ditta esterna della riscossione coattiva delle entrate comunali e dei tributi minori è stata propagandata come l'ennesimo colpo di genio. Successivamente si procedeva la proroga tecnica del contratto in scadenza il 31/12/2019 tra Comune di Brindisi e concessionario Ati Abaco e Municipia, prolungandolo di sei mesi con nuova scadenza fissata così a giugno 2020 e ulteriore proroga fino al 30/09/2020: tale nuova organizzazione, inoltre, prevedeva l’implementazione dell’ufficio tributi, per tali nuove incombenze, di numero quattro unità di personale di categoria “C”.

“Bene, a distanza di più di un anno e mezzo della delibera e a ormai sei mesi dal primo ottobre 2020, data che avrebbe dovuto vedere la partenza del nuovo servizio di riscossione dei tributi da parte del Comune – prosegue la Lo Martire - risulta ancora completamente disattesa la previsione di implementazione dell’organico dell’ufficio tributi, che attualmente lavora con sole tre unità ( una categoria “D” che presta servizio al 50% per i tributi e 50% per i Ss.Ff, una categoria “C” e una categoria “B”). Per rendersi conto della situazione ricordiamo che, l’ex concessionario, gestiva lo stesso servizio con l’impegno di circa dieci unità lavorative. Dipendenti, questi, che assorbono tutto il malcontento dei cittadini ma, sicuramente non è la situazione creatasi attribuibile a loro che, invece, con spirito di abnegazione in tutti questi mesi hanno cercato in tutti i modi di tamponare le innumerevoli carenze organizzative di chi scrive le riforme solo sulle carte”. 

La Lo Martire rimarca inoltre come “i locali che avrebbero dovuto ospitare detti uffici, sono al momento non conformi alle normative vigenti (tanto che è attualmente chiuso e non è dato di capire quando sarà operativo) con la conseguenza che, i cittadini/contribuenti, oggi e già da un paio di settimane non hanno la possibilità di conferire con gli addetti ai lavori per avere delucidazioni e/o indicazioni per inoltrare richieste e dichiarazioni. E altra nota dolente, già da fine dicembre 2020 sono state notificati una serie di accertamenti per Imu/Tasi e Tari per diversi anni, senza che i contribuenti abbiano la possibilità di fissare un appuntamento e riescono ad avere alcuna risposta anche a istanze inviate via pec”.

“Contemporaneamente - sostiene ancora la consigliera Lo Martire - vi è la completa inottemperanza da parte dell'amministrazione Rossi alle riduzioni -sbandierate a fini propagandistici ma mai applicate- previste nei regolamenti e votate dal consiglio  comunale come l'art.lo 32 -bis del regolamento IUC n.323 del 28/03/2019 che prevede le riduzioni per le utenze non domestiche che, ad oggi, non risultano applicate o, il comma 3 del nuovo regolamento Tari che prevede che, annualmente,  il Comune di Brindisi deve destinare delle risorse per le famiglie meno abbienti, atte a rimborsare in toto o in parte l’ammontare del tributo stesso”. “Il comma 3 alla data odierna non è stato applicato, in quanto, il bando per l'individuazione degli aventi diritto non è mai stato elaborato con la conseguenza che i contribuenti in difficoltà economiche non hanno potuto ottenere alcuno sgravio o esenzione. Lo possiamo dire – si chiede la Lo Martire - che difficilmente contestabile è l'ennesimo fallimento di questa amministrazione, su tutti i punti di vista?”. 

Nell’ambito dello stesso comunicato, la Lo Martire torna inoltre su una polemica che in una recente seduta (da remoto) del consiglio comunale l’aveva contrapposta al sindaco Riccardo Rossi. “Da persona/donna/professionista che si è sentita dire che fa l'avvocato su Google, che si è vista sventolare un dito medio in pieno consiglio comunale, francamente penso che i problemi seri siano altri e che, se proprio dobbiamo interrogarci, lo dobbiamo fare con riferimento alla concezione che i cittadini hanno della politica e dei suoi attori, la politica come "sistemazione" e non già come servizio. Per il resto, quanto sta accadendo è frutto di un clima di ineducazione ed intolleranza che ormai ci avvelena come una nube tossica. Ma chi ha aperto il tubo del gas dovrebbe assumersi la responsabilità di tutto”. 

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