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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Discarica Autigno: esposto alla Corte dei conti sulla gestione dei rifiuti baresi

L'opposizione chiede chiarezza sulla gestione dei rifiuti baresi conferiti nella discarica di Autigno. Lo fa attraverso un esposto alla Corte dei conti in cui si chiede si far luce sulle ragioni per cui il Comune di Brindisi non ha introitato alcuna somma per il conferimento dei carichi provenienti dai Comuni del Sud Barese

BRINDISI – L’opposizione chiede chiarezza sulla gestione dei rifiuti baresi conferiti nella discarica di Autigno. Lo fa attraverso un esposto alla Corte dei conti in cui si chiede si far luce sulle ragioni per cui il Comune di Brindisi non ha introitato alcuna somma per il conferimento dei carichi provenienti dai Comuni del bacino Ato Ba/5: un servizio non previsto dal contratto d’appalto sottoscritto con il gestore del sito, la Nubile srl, e che, a detta dei firmatari dell’esposto, avrebbe dovuto essere regolamentato con un nuovo provvedimento dell’amministrazione comunale.

Firmatari di tale documento sono i capigruppo di: Forza Italia, Futuro e libertà, Brindisi avanti veloce, La Puglia prima di tutto, Movimento regione salento. Essi ricostruiscono le vicende relative alla discarica di Autigno a partire dal 20 luglio 2012, quando venne affidato a Nubile il pubblico servizio di gestione del sistema impiantistico Rsu: un affidamento che comporta “l’obbligo di ricezione, a fronte dell’obbligo di conferimento dei rifiuti indifferenziati da parte dei Comuni del bacino Br/1”. Ma il 27 febbraio 2013, l’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, emette un’ordinanza con la quale dispone il conferimento dei rifiuti baresi nella discarica di I banchi dell'opposizione-2Autigno per 90 giorni. 

Seguono tre proroghe (la prima emessa il 27 maggio 2013; la seconda il 22 novembre 2013; la terza  lo scorso 19 febbraio) e una sentenza (ignorata “in maniera pervicace” dalla Regione) con cui il Tar di Bari, il 20 novembre 2013, ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Brindisi contro l’ordinanza di maggio.  I rifiuti oggetto di tali ordinanze “vengono conferiti – si legge nell’esposto – presso la discarica di Autigno a fronte di una tariffa pagata dai Comuni del bacino Ato Ba/5 pari a 40,37 euro per tonnellata. Mediamente – scrive ancora l’opposizione – dai Comuni del bacino Ato Ba/5 vengono conferite circa 150 tonnellate al giorno e quindi circa 4mila 500 tonnellate al mese di rifiuti provenienti dal bacino Ato Ba/5”. Ma l’amministrazione comunale non avrebbe “alcun introito nelle proprie casse per i conferimenti dei rifiuti provenienti dai Comuni baresi”.  

La gestione delle entrate finanziarie straordinarie derivanti dal conferimento dei rifiuti del sud Barese, a detta dell’opposizione, non è stata inoltre regolamentata. Questo avrebbe comportato “un’evidente esposizione al rischio di danno erariale – si legge ancora nell’esposto – con un ingiustificato indebito arricchimento del soggetto privato”. I firmatari ricordano come i consiglieri comunali Riccardo Rossi (Brindisi bene comune) e Massimiliano Oggiano (La Puglia prima di tutto), il 13 giugno 2013, depositarono un’interrogazione scritta sul conferimento dei rifiuti baresi.

Iniziativa analoga, il 10 settembre 2013, è stata intrapresa dalle forze di Centrodestra: promotrici di un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al sindaco “sul conferimento dei rifiuti dei Comuni ex Ba/5 presso la discarica di contrada Autigno”. La risposta ai quesiti Mimmo Consalessollevati dall’opposizione (l’ammontare degli incassi straordinari percepiti dal soggetto aggiudicatario; le motivazioni per cui l’amministrazione comunale non ha gestito direttamente il rapporto convenzionale con i Comuni del Sud Barese; le ragioni per cui il Comune non ha previsto un affidamento secondario della gestione dei rifiuti oggetto delle ordinanze regionali; la richiesta di un parere al Collegio dei revisori dei conti ed alla Procura della corte dei conti) arrivò lo scorso 31 gennaio, quando “il sindaco di Brindisi – si legge nell’esposto – rispondeva alla suddetta interrogazione disattendendo completamente i quesiti posti, di fatto decidendo di non rispondere”.

“A tutt’oggi – si legge ancora nell’esposto – non risulta che il sindaco abbia chiesto il parere, che gli scriventi avevano sollecitato, al Collegio dei revisori dei conti ed alla Procura della corre dei conti sulla vicenda in questione”. Ed è l’opposizione, adesso, a “invitare la Corte dei conti procura regionale presso la sezione giurisdizionale della Puglia ad attivare tutte le procedure di propria competenza atte a verificare la legittimità degli atti dell’amministrazione comunale di Brindisi o eventuali omissioni della stessa sulla vicenda in questione”. Il Collegio dei revisori dei conti del Comune di Brindisi viene invece invitato a “far conoscere il proprio parere sull’intera vicenda amministrativa e contabile contenuta nella presente esposizione”.

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