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Il giorno prima del bavaglio al consiglio il sindaco aveva incontrato l'Enel

Consiglio comunale esautorato dal confronto tra Comune di Brindisi ed Enel Spa, ha detto ieri l'opposizione nel corso della seduta. E oggi dal municipio arriva un comunicato in cui il sindaco fa sapere di avere incontrato il giorno prima una delegazione dell'Enel

Ci scusiamo con i lettori per il cambio di data sull'incontro tra Enel e il sindaco Carluccio. La responsabilità è di un errore del portavoce del sindaco, come è evidente dalla seguente nota correttiva giuntaci dal Comune: "In riferimento alla nota sull’incontro tra la sindaca e i rappresentanti di Enel Spa si precisa che esso è avvenuto venerdì 14 ottobre, giorno in cui era stata redatta la nota inviata poi questa mattina. Buon lavoro". Nel primo comunicato si affermava che l'incontro invece si era svolto stamani. Quindi, ancora più gravi le mancate comunicazioni del sindaco al consiglio comunale.

BRINDISI - Consiglio comunale esautorato dal confronto tra Comune di Brindisi ed Enel Spa, ha detto ieri l'opposizione nel corso della seduta in cui è stata messa ai voti e bocciata la richiesta di ottenere in aula informazioni sui contatti tra il sindaco Angela Carluccio e la società elettrica. E oggi dal municipio arriva un comunicato in cui lo stesso sindaco fa sapere di avere incontrato il giorno prima una delegazione dell'Enel, riassumendo i contenuti dell'incontro stesso. Insomma, la Carluccio in consiglio comunale non dice una parola sul tema, e tutta la comunicazione su una questione centrale per la città avviene invece senza contraddittorio attraverso le note affidate al portavoce. 

Una beffa per le opposizioni, un gesto che non può che inasprire la già rovente situazione politica brindisina, con un capo dell'amministrazione in carica che di fatto rifiuta e blocca il dibattito in consiglio comunale su argomenti fondamentali che riguardano il presente ed il futuro della città. Intanto il comunicato di stamani dice che "la sindaca Angela Carluccio ha incontrato oggi (giovedì, ndr) a Palazzo di Città una delegazione di Enel Spa composta da Giuseppe Molina, responsabile Generazione Italia, Luciano Pistillo, responsabile di Enel produzione carbone, e Donato Leone, responsabile Affari territoriali Italia".

Nella circostanza "la sindaca ha evidenziato due punti salienti: il principale riguarda la ferma volontà da parte del Comune di non transigere sul rispetto delle norme in materia di salute pubblica e di ambiente, sulle quali il Comune vigilerà in maniera rigorosa e costante. Inoltre, in considerazione della preannunciata linea industriale che prevede la graduale eliminazione del combustibile fossile per lasciare il passo alle energie rinnovabili, la sindaca ha chiesto ai rappresentanti Enel Spa di condividere con il Comune le linee della programmazione ed eventuali intenzioni di cambiamento del percorso industriale intrapreso".

Il sindaco avrebbe chiesto che"Enel Spa intervenga in maniera concreta offrendo servizi utili alla collettività e al territorio. In quest’ottica, l’Amministrazione (all’esito di un’ampia condivisione con le forze politiche e la cittadinanza per individuare le esigenze prioritarie) s’impegna a formulare richieste volte a intraprendere un percorso continuativo e di costante collaborazione. Qualunque intervento, comunque, non dovrà essere in nessun modo considerato alla stregua di risarcimento, in quanto la città non potrà mai essere ripagata del prezzo che ha dovuto scontare in termini di danni alla salute, ambientali e di perdita di opportunità di sviluppo".

"Nell’incontro svoltosi a Palazzo di Città, Enel Spa - prendendo atto di questa posizione - si è impegnata ad intraprendere un percorso di fattiva collaborazione, rendendosi disponibile a recepire le istanze che l’Amministrazione comunale si è riservata di inoltrare. A margine dell’incontro - conclude il comunicato -, sulla base delle preoccupazioni rappresentate da associazioni e privati cittadini, Carluccio ha chiesto che venga bloccata la vendita a privati dello stabile di via Bastioni, attiguo a Porta Mesagne, ottenendo un impegno da parte della delegazione a valutare immediatamente la proposta".

Questo è quanto si legge, e quanto ha fatto sapere l'amministrazione comunale. Temi che, sul piano del confronto con la società elettrica,secondo un precedente comunicato, il sindaco intende considerare propria prerogativa. Insomma, un azzeramento del ruolo del consiglio comunale sulla questione del polo energetico brindisino, che non è così semplice nè affrontabile con scambi reciproci di impegni, soprattutto in considerazione del fatto che Enel Spa non decide e non deciderà certo a Brindisi le proprie strategie industriali, quindi senza il supporto della Regione e del governo centrale la città non può certo affrontare gli scenari futuri del mercato dell'energia e le sue ripercussioni su investimentim ristrutturazioni, appalti, lavoro, e ambientalizzazioni.

Enel al momento è il principale inquilino del porto di Brindisi sul piano delle merci movimentate (carbone, cenere, gessi), e il principale e fondamentale "contribuente" al reddito dell'Autorità portuale e delle imprese portuali. Eni, come è noto, e in virtù di una discussa e antica disposizione ministeriale, non ha mai versato un centesimo per il traffico del petrolchimico. Con Enel nè il Comune di Brindisi, nè l'Autorità Portuale hanno mai aperto un rapporto di programmazione, come invece ha fatto Bari che non ha certo i problemi di impatto che ha Brindisi, per la "Smart City" e per il "Green Port" (illuminazione urbana a basso consumo, mobilità, forniture di energia in banchina, applicazioni delle tecnologie fotovoltaiche agli edifici pubblici).

Esiste poi una situazione complessa sul piano delle gare di appalto più volte sollevato dalle organizzazioni sindacali, richiamandosi anche ai protocolli siglati in Prefettura, ed Enel continua ad essere un cliente fondamentale per il settore locale delle manutenzioni meccaniche. Non è chiaro ancora quanto inciderà il ricorso al carbone nella produzione Enel (di cosa parla il comunicato del portavoce della sindaca, quale sarebbe la preannunciata linea industriale?), e quale sarà il destino della centrale di Cerano che, come ormai sanno tutti, non marcia più a pieno regime da lungo tempo per ragioni legate alla crisi nazionale e globale del mercato energetico. Enel ha già escluso tuttavia la sua riconversione a metano.

Uno scenario obiettivamente incerto cui appartiene anche l'attesa dei dati epidemiologici ufficiali aggiornati sulla salute dei brindisi e sull'incidenza delle emissioni industriali (quindi non solo della centrale di Cerano). E l'affermazione, nel comunicato, che il sindaco il sindaco presenterà proposte sui benfit per la città di Brindisi da richiedere ad Enel "all’esito di un’ampia condivisione con le forze politiche e la cittadinanza per individuare le esigenze prioritarie" farà certamente arrabbiare le opposizioni, perchè se il buongiorno si vede dal mattino, la negazione del confronto in consiglio comunale venerdì sera non è affatto una buona partenza.

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