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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Elettrodotto, Badessa e Torre Guaceto: se ne discuterà in Consiglio comunale

BRINDISI – Elettrodotto, Torre Guaceto e la Masseria Badessa riconvertita in struttura alberghiera: sono questi alcuni dei punti più attesi nel Consiglio comunale di Brindisi fissato per domani pomeriggio alle ore 16.30. All’ordine del giorno, a dire il vero, c’è anche la designazione dei tre componenti (due della maggioranza e uno dell’opposizione) dell’Assemblea generale del Consorzio Asi, ma sembra difficile che nella seduta possano esauriti tutti i punti in programma.

BRINDISI – Elettrodotto, Torre Guaceto e la Masseria Badessa riconvertita in struttura alberghiera: sono questi alcuni dei punti più attesi nel Consiglio comunale di Brindisi fissato per domani pomeriggio alle ore 16.30. All’ordine del giorno, a dire il vero, c’è anche la designazione dei tre componenti (due della maggioranza e uno dell’opposizione) dell’Assemblea generale del Consorzio Asi, ma sembra difficile che nella seduta possano esauriti tutti i punti in programma.

Si discuterà del progetto Moncada sull’elettrodotto, per un collegamento che avverrebbe tra la zona Brindisi Sud in località Cerrito, tra Tuturano e Mesagne, e Babica (in Albania). L’interconnessione avrebbe una capacità massima di trasporto di 500 Mw in corrente continua a una tensione di 400 Kv. L’elettrodotto avrebbe uno sviluppo complessivo di circa 155 chilometri: 14 in un cavo sotterraneo a Brindisi, 130 in un cavo sottomarino posato nel Canale d’Otranto, 11 in un cavo sotterraneo, nel territorio di Valona.

E’ in programma anche l’approvazione definitiva, più volte rinviata nei precedenti Consigli comunali, della variante urbanistica per la riconversione turistica della Masseria Badessa (in contrada Serranova) in un albergo a quattro stelle.

Il dibattito si sposterà poi sull’approvazione delle modifiche dello statuto del Consorzio di Torre Guaceto. Modifiche che avevano fatto registrare diverse polemiche, in seno alla stessa maggioranza. Tra i punti di modifica dello statuto, c’è la richiesta di proroga della data di scadenza del consorzio al 31 dicembre 2050. “L’ente – è scritto nel documento – per motivi legati alle sue finalità e all’efficacia di gestione che prevede una riduzione dei costi, ha intenzione di sviluppare un progetto per l’installazione di tetti fotovoltaici su tutte le strutture gestite dal consorzio, per far ciò per l’attivazione del conto energia è necessario mette a disposizione le superfici solari per venti anni. Il consorzio aderisce spesso a programmi regionali, nazionali ed europei finalizzati alla conservazione degli habitat naturali, e il finanziamento di interventi di tutela prevede, come clausola pregiudiziale, la disponibilità dei terreni spesso per oltre dieci anni”. Un’altra proroga riguarda la durata del consiglio di amministrazione, che passerebbe da tre a cinque anni. E un altro passaggio critico riguarda la possibilità per il Consorzio di svolgere anche attività commerciale. Non in maniera prevalente, è riportato nel documento, ma qualora dovesse essere approvato lo statuto, si aprirebbe alla possibilità di vendere alimenti e bevande, oggetti, prodotti artigianali, prodotti editoriali, prodotto agroalimentari anche trasformati.

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