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Elisa Mariano contro il silenzio su Rollo

BRINDISI - Sulla persistenza delle condizioni di incompatibilità che gravano sul presidente dell'Asi, Marcello Rollo (Udc), tace il centrodentra e tace il centrosinistra. Ma dopo Giovanni Brigante, rompe il silenzio la deputata del Pd, Elisa Mariano.

BRINDISI - Sulla persistenza delle condizioni di incompatibilità che gravano sul presidente dell'Asi, Marcello Rollo (Udc), di recente anche subentrato in consiglio regionale al posto di Pietro Iurlaro, del Pdl, che ha optato per il Senato della Repubblica, tace il centrodentra che pure aveva avversato con due distinti ricorsi, uno dei quali di Luigi Vitali, attuale coordinatore provinciale, la stessa designazione di Rollo da parte dell'allora presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, nell'assemblea dell'Asi per consentorne la nomina a presidente con un accordo nel centrosinistra, e tace lo stesso centrosinistra. Fatta eccezione per la deputata Elisa Mariano.

L'onorevole Mariano parte dalla delibera votata da 29 consiglieri regionali che sancisce l'incompatibilità di Rollo, atto avverso il quale il presidente dell'Asi, che non vuole decidere quale due due incarichi lasciare, ha opposto un ricorso al Tar di Lecce: "Imbarazzante l'insistenza del consigliere regionale Marcello Rollo che si ostina a voler mantenere due incarichi evidentemente incompatibili tra loro, tanto da consegnare ad un ricorso al Tar la risoluzione del problema. L'incompatibilità, già confermata dall'Ufficio Legislativo Regionale, dall'Avvocatura della Regione Puglia e dal voto della maggioranza del Consiglio Regionale, si sarebbe dovuta concludere con la rinuncia ad uno dei due incarichi, entro il 27 giugno", dice la deputata del Partito democratico.

"D'altra parte, risulta abbastanza ovvia la necessità di divieto per chi ricopre l'incarico di consigliere regionale, di poter ricoprire anche il ruolo di amministratore di un ente soggetto a vigilanza da parte della Regione. La Regione Puglia controlla, infatti, il programma di attività del Consorzio Asi e ne riceve piani e bilanci. Al momento quindi, Rollo esercita di fatto la funzione di controllore e controllato, gravissima incompatibilità - insiste la parlamentare democratica - che continua fermamente a negare".

Elisa Mariano critica senza mezzi termini l'atteggiamento di Rollo anche sul piano della correttezza politica ed istituzionale: "Dichiara - dice la parlamentare del Pd riferendosi sempre a Rollo - inoltre, di aver esercitato il suo diritto di fare ricorso secondo la legge e che in caso di vittoria dello stesso, rinuncerà ad uno dei due compensi, come se fosse possibile ridurre un tema che attiene ai fondamenti della democrazia, e quindi all'efficace funzionamento degli enti che interessa tutti i cittadini, solo in termini di ricorsi ai tribunali o di soldi, senza tener conto dell'etica, della correttezza, della lealtà o più semplicemente del buon senso. Un'idea di politica che viaggia nella direzione esattamente contraria a ciò che la gente oggi ci chiede a gran voce".

L'onorevole Mariano riconosce al consigliere regionaole della Puglia per Vendola, Giovanni Brigante, "di esser stato l'unico ad aver posto con forza e nelle sedi opportune il problema. Incomprensibile risulta, invece, il silenzio di tutti i rappresentanti istituzionali della nostra provincia rispetto a questa incresciosa vicenda. Vicenda che, speriamo, possa giungere al termine quanto prima nel migliore dei modi per il bene del nostro territorio e dei nostri cittadini che non possono più sopportare una politica arrogante e sprezzante delle regole". Indubbiamente una voce, quella di Elisa Mariano, che spezza ulteriormente il silenzio dei partiti su un caso di ostinata e sostentata occupazione del potere.

 

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