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Errico & Carluccio: ora si contendono un posto in Consiglio

Sabato conferenza stampa di Cavalera. Il notaio potrebbe candidarsi consigliere comunale per l’Udc, l’ex sindaca sostiene Fli

BRINDISI – Strana la politica. Ancor di più quando ci si trova davanti ad alleati che diventano nemici (e viceversa) come il notaio Michele Errico e l’ex prima cittadina Angela Carluccio che adesso si contendono uno scranno in Aula: lui sostiene il candidato sindaco Roberto Cavalera, con possibile inserimento nella lista dell’Udc, come aspirante consigliere, e lei si schiera al fianco del rivale diretto, Massimo Ciullo, espressione della destra, con Fratelli d’Italia, in rotta di collisione con gli ex Carluccio. 

Gli ex alleati: ora rivali aspiranti consiglieri comunali

Da sinistra, Lorenzo Cesa, Roberto Cavalera e Antonio Tajani-2

A Brindisi succede anche questo. E’ il quadro offerto dal magma della politica, in vista delle elezioni del prossimo 10 giugno, con eventuale ballottaggio in calendario il 24 successivo. Risultato di una serie di incontri, ufficiosi perché spesso lontani dalle sedi dei partiti, di telefonate e messaggi su Whatsapp. Con l’aggiunta di commenti e sfide su Facebook, a conferma – qualcosa ce ne fosse bisogno – che mai come “oggi” la campagna elettorale è social.

La prima conferenza stampa di Cavalera

E, infatti, arriva da whatsapp la notizia della prima conferenza stampa di Cavalera: l’avvocato penalista terrà il suo primo incontro con i giornalisti sabato prossimo, 5 maggio 2018, alle 10.30, nella sede di Forza Italia, in corso Garibaldi. Sarà quella l’occasione per replicare agli strali velenosi lanciati dagli altri candidati. In particolare dall’aspirante primo cittadino del movimento CinqueStelle, Gianluca Serra, avvocato anche lui, e dai dissidenti di Forza Italia, al secolo Massimiliano Oggiano e Andrea Gaballo, passati alla destra, a sostenere Massimo Ciullo, avvocato anch’egli. Così come avvocato è Ferruccio Di Noi, in corsa con la lista di Impegno sociale. Fa eccezione alla categoria dei professionisti con la toga, Riccardo Rossi, ingegnere, espressione del centrosinistra unito: Partito democratico, Liberi e Uguali e Brindisi bene comune. Praticamente un’eccezione al quadro nazionale, dove alle politiche la sinistra di è presentata divisa, mentre il centrodestra ha voluto essere compatto. A conferma del fatto che Brindisi è una realtà particolare.

Il passato dimenticato

Ancor più particolare se si considera quanto sta avvenendo nelle ultime ore, perché sono in corso di definizione le liste e potrebbero scendere in pista Errico e Carluccio, come rivali a contendersi uno scranno in Consiglio comunale, dopo essere stati accanto per mesi. Tutto questo succede a distanza di un anno dalla caduta dell’Amministrazione, per effetto delle dimissioni di 17 consiglieri contestualmente. Caduta che Errico tentò di schivare in qualità di garante della trasparenza e della legalità, dopo essere stato “giudice” delle primarie vinte da Angela Carluccio. Il notaio, a sua volta ex sindaco ed ex presidente della Provincia, arrivò persino a scrivere una lettera ai componenti della maggioranza, inneggiando a una sorta di resistenza. All’epoca, secondo il notaio, bisogna dare dimostrazione di compattezza al governatore della Puglia, Michele Emiliano, e all’imprenditore Nando Marino, scelto dal presidente regionale come candidato sindaco. C’è ancora chi si ricorda la definizione di “soldatino di Emiliano” data a Marino. Eppure adesso Errico e Marino sono nella stessa coalizione, lì dove ci sono anche pezzi o perlomeno personaggi delle ultime due Amministrazioni. Non solo ex consiglieri ed altrettanto ex assessori di Angela Carluccio, ma dell’ex sindaco di centrosinistra Mimmo Consales. Acqua passata, in altri termini.

Chi, a quanto pare, non ha dimenticato quanto avvenuto è Angela Carluccio: a distanza di mesi, continua a sostenere di non aver capito cosa è successo. Fatto sta che ha deciso di seguire la coalizione di destra nata attorno a Ciullo. Qui non c’è traccia dei suoi ex consiglieri ed ex assessori. E i centristi, poi, sono ufficialmente fuori dai giochi: Noi Centro e Brindisi Prima di tutto hanno deciso di non sostenere nessuno. Sarà davvero così?

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