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"Comune di Brindisi, incarichi per dirigenti: esposto alla Corte dei Conti"

I consiglieri del Movimento Cinque Stelle chiedono di controllare la legittimità degli atti e accertare eventuali responsabilità per danni erariali. Intanto Alparone e Giglio hanno presentato un'interrogazione alla sindaca con richiesta di revoca dei provvedimenti adottati in autotutela

BRINDISI - Esposto alla Corte dei Conti sugli incarichi per dirigenti a tempo determinato assegnati dal Comune di Brindisi: i consiglieri del Movimento Cinque Stelle, Stefano Alparone ed Elega Giglio, chiedono ai magistrati contabili di verificare gli atti prodotti dall'Amministrazione per accertare eventuali responsabilità per danni erariali perché le attribuzioni - sostengono - sarebbero avvenute in violazione di disposizioni di legge in materia.

Stefano Alparone ed Elena Giglio-4

L'esposto è stato presentato presso la sezione regionale di controllo per la Puglia, partendo dalla contestazione della delibera della Giunta Carluccio con la quale l’Amministrazione ha approvato la “Programmazione dell’assunzione dei dirigenti a tempo determinato”. Al provvedimento dell'esecutivo ha fatto seguito l’emissione dell’Ordinanza Sindacale con cui sono stati disposti la costituzione delle strutture e l’attribuzione di incarichi dirigenziali ad interim.

"Tali provvedimenti emessi presentano evidenti vizi dal punto di vista della legittimità formale oltre che contabile e dell’etica amministrativa essendo in palese contrasto con l’art 1, comma 219 L. 28 dicembre 2015 n. 208, che sancisce l’indisponibilità di posti dirigenziali ad interim negli enti pubblici, sia in caso di rinnovo e sia, ancor di più, nel caso di nuovi incarichi", sostengono i consiglieri di opposizione.

"In maniera ancor più chiara – proseguono  si è espressa proprio la Corte dei Conti Puglia nel marzo 2016 con deliberazione n. 73. Nello specifico la Corte nella sua pronuncia “smonta” la struttura stessa del dispositivo deliberativo del Comune di Brindisi affermando che “..., deve ritenersi che ricadano nel vincolo di indisponibilità anche gli incarichi dirigenziali a tempo determinato conferiti entro i limiti di cui all’art 110 co 1 Tuel, ossia in misura non superiore al 30 per cento dei posti istituiti nella dotazione organica della medesima qualifica, trattandosi di fattispecie, da un lato, non rientranti tra le eccezioni previste dal medesimo comma 219 e, dall’altro lato, certamente attratte nella valenza onnicomprensiva della previsione finale...”.

"Per questi motivi appare, dunque, del tutto evidente che il conferimento degli incarichi dirigenziali da parte dell’Amministrazione Comunale di Brindisi risulta configurarsi come illegittimo, comportando un impegno finanziario ingiustificato e non procrastinabile, in quanto la deliberazione di Giunta di fatto disattende le vigenti disposizioni legislative. E dunque, alla luce di quanto sopra, palesandosi in tale agire una violazione delle norme poste a tutela della conservazione della base economica dell’Ente, tutti gli incarichi disposti dall’amministrazione citata sono nulli iuris et de iure".

Alparone e Giglio hanno depositato un’interrogazione nella quale si chiede alla sindaca ed alla sua Giunta se non ritengano opportuno procedere all’annullamento in autotutela dell’Ordinanza  e di tutti gli atti propedeutici e conseguenti.

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