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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Fascismo e libertà", il caso in procura

BRINDISI – Il caso dei manifesti fatti affiggere dal movimento “Fascismo e libertà” approda in procura. Il comandante della polizia municipale, Teodoro Nigro, su mandato del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, ha infatti inviato alla procura della Repubblica la richiesta di verificare se possano configurarsi delle ipotesi di reato.

BRINDISI – Il caso dei manifesti fatti affiggere dal movimento “Fascismo e libertà” approda in procura. Il comandante della polizia municipale, Teodoro Nigro, su mandato del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, ha infatti inviato alla procura della Repubblica la richiesta di verificare se possano configurarsi delle ipotesi di reato dietro l’affissione per le principali vie cittadine di manifesti in cui si esprime chiara professione di fede nel “Fascismo come unica forma di socialismo attuabile”.

Il caso era stato sollevato, lo scorso 1 ottobre, dal movimento Brindisi bene comune con Riccardo Rossi, attraverso un comunicato stampa in cui si invitava il sindaco a far rimuovere quei manifesti, richiamando altresì la società che cura le affissioni per conto dell’amministrazione comunale, la Abaco, “alle responsabilità e agli obblighi previsti nel controllo dei contenuti dei manifesti di cui viene richiesta l’affissione”.

Promotore dell’affissione è stato il capo provinciale movimento “Fascismo e libertà”, attraverso una regolare richiesta presentata all’Abaco. Fra i documenti inviati in procura dal comandante Nigro, figura anche una fotocopia del bollettino di pagamento dovuto per l’affissione. I manifesti, intanto, sono ancora ben visibili.

 

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