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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ferrarese, Filia Solis e Cittadella senza acqua e fogna: "Le priorità le decide il consiglio provinciale"

BRINDISI - Niente amianto nella Cittadella della Ricerca. La buona nuova a suo tempo giunta dai tecnici incaricati dei sopralluoghi, preliminari all’investimento messo a disposizione da una vecchia convenzione Enel, ne porta con sé un’altra: un milione e 400mila euro di fondi avanzati, completamente a disposizione della Provincia. Sembrava suonata, del tutto a sorpresa, l’ora di realizzare i collegamenti alla rete fognaria e idrica, quelle infrastrutture primarie che dopo trent’anni e passa di vita della Cittadella, ancora mancano, data la distanza dei possibili punti di allaccio. E invece no.

BRINDISI - Niente amianto nella Cittadella della Ricerca. La buona nuova a suo tempo giunta dai tecnici incaricati dei sopralluoghi, preliminari all’investimento messo a disposizione da una vecchia convenzione Enel, ne porta con sé un’altra: un milione e 400mila euro di fondi avanzati, completamente a disposizione della Provincia. Sembrava suonata, del tutto a sorpresa, l’ora di realizzare i collegamenti alla rete fognaria e idrica, quelle infrastrutture primarie che dopo trent’anni e passa di vita della Cittadella, ancora mancano, data la distanza dei possibili punti di allaccio. E invece no.

Con diciannove voti a favore, sei contrari e un astenuto, il consiglio provinciale convocato il 24 novembre scorso, ha deliberato l’assestamento del bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2010, destinando quasi la metà dei fondi a disposizione al marketing territoriale, per un totale di 600mila euro. Con buona pace della popolazione studentesca della Cittadella, 1.500 allievi circa, e degli oltre 600 ricercatori.

Qualche esempio delle politiche di marketing territoriale viene dalle determine dirigenziali pubblicate sul sito dell’amministrazione provinciale negli ultimi due mesi. Il 2 novembre per esempio, il dirigente Cosimo Corante, naturalmente previa consultazione dell’esecutivo, a fronte della opportunità di “diffondere il marchio “Filia Solis Terra di Brindisi” con i mezzi di comunicazione più svariati, fra i quali anche gadgets personalizzati, da distribuire nelle manifestazioni più importanti”, destina 2.640 euro alla progettazione grafica e personalizzazione di “500 borse con manici lunghi 38x42 cm. Colore ecru”.

Le borse, naturalmente, porteranno il marchio Filia Solis in bella vista, da distribuire nelle fiere in programma nella penisola, a Rimini come a Lugano come a Paestum. L’azienda incaricata della realizzazione dei 500 capi? Presto detto, la 2elleDesign di Gabriele Lippolis, agenzia grafica con sede a Francavilla Fontana. Si tratta della stessa agenzia che ha partorito il marchio Filia Solis, come si evince da un’altra determina dello stesso dirigente datata 22 novembre 2010, con la quale si dispone la registrazione del marchio e il riconoscimento del premio di mille euro alla società francavillese.

Il nome dell’agenzia, a ben guardare, è lo stesso al quale era stata affidata il 14 settembre scorso, la realizzazione di uno stand Filia Solis per la partecipazione alla Fiera del Levante, progetto comprensivo di servizio hostess per accoglienza e informazioni, alla cifra complessiva di 3.600 euro. Affidamento privato, con i caratteri dell’urgenza, scrive il dirigente “data l’imminenza dell’iniziativa, è necessario approvare l’unica proposta pervenuta”. La 2elleDesign, per inciso, è la stessa che ha realizzato la campagna elettorale del presidente Massimo Ferrarese.

Un altro esempio di marketing territoriale? Presto detto. La commissione di “38 foulards in twill in seta”, naturalmente con il marchio Filia Solis sempre in bella vista, “da consegnare alle varie autorità civili e militari in occasione dei numerosi incontri di rappresentanza dell’anno 2010”, al prezzo di 2.722,32 euro, richiesti stavolta a una ditta salentina. Le iniziative legate al marketing territoriale, com’è evidente, proliferano, e tutte portano impresso il logo Filia solis ma soprattutto il  vero marchio distintivo di questa terra, quello della ospitalità.

E’ lo spirito con il quale la Provincia di Brindisi stanzia una spesa complessiva di mille euro per la due giorni a Brindisi, comprensiva di vitto e alloggio, dei relatori al tavolo di presentazione del Campus Bio-Medico di Roma, che si è tenuto il 25 settembre scorso, sempre alla Cittadella della ricerca. I docenti del Campus Bio-Medico insomma, che altro non è se non un’opera apostolica della Prelatura dell’ Opus Dei, vengono a Brindisi – nella sede dell’Università pubblica del Salento – a fare pubblicità ai propri corsi, quelli dell’Università cattolica e privata. La Provincia pensa bene non solo di sponsorizzare l’evento, ma anche di ospitare a proprie spese i conferenzieri.

L'ultima iniziativa, in ordine di tempo, sempre sotto le insegne del marketing territoriale, è stata la destinazione di fondi in favore del “Consorzio per la valorizzazione e la tutela del biscotto di Ceglie Messapica a  Dop – Pisquette”. L'assessore provinciale Pierino Mita ha sottolineato l’importanza "di questo intervento economico, finalizzato a sostenere le attività del Consorzio, in particolare, della possibilità di partecipare a fiere ed eventi di rilievo internazionale, contribuendo in tal  modo a promuovere il marchio Filia Solis".

Insomma, tutto un pullulare di iniziative per promuovere il territorio. Fors'anche giuste. Fors'anche lungimiranti. Il punto è un altro. I soldi destinati alla Cittadella della Ricerca, cuore pulsante delle attività scientifiche che promettono di lanciare la città di Brindisi oltre gli angusti confini provinciali, dovevano essere destinati alla Cittadella della Ricerca, che rimane rete fognaria e senza raccordo all’acquedotto. Forse l’amministrazione provinciale, padrona di casa con oltre il 50 per cento delle quote societarie, confida nei fondi messi a disposizione dalla Regione. Peccato che il progetto da quattro milioni per le infrastrutture sia stato prima estromesso, poi relegato al 50esimo posto nelle graduatorie regionali.

Pronta la replica del presidente Massimo Ferrarese, su tutta la linea, a cominciare dai fondi Enel. “Forse non è noto l’antefatto e lo chiarisco subito. I fondi messi a disposizione dall’Enel per la bonifica dell’amianto in Cittadella, ammontavano a ben 2 milioni e 500mila euro, siamo nel 2002. Per effettuare i lavori, fu sufficiente un solo milione, il resto della somma messa a disposizione restò inutilizzata prima da Frugis, poi sdegnosamente rifiutata dal presidente Michele Errico che, com’è noto, disse a Enel “I vostri soldi non li voglio”. Quando sono arrivato io, la prima cosa che ho fatto è stato rivendicare quelle somme da Enel, mettendole a disposizione del territorio. Chi è in buona fede non vorrà rimproverare di questo, credo”.

Perché non investire quelle somme alla Cittadella cui erano destinate, la domanda è questa.

"Perché intanto non è vero che fossero destinate alla Cittadella in senso lato, ma alle bonifiche da amianto, che sono state completate con un milione di euro. Per il resto, la maggioranza consiliare alla Provincia e non il presidente, per inciso, ha fatto delle scelte politiche, dettando le priorità. Com’è noto, parte delle somme sono state destinate alla messa in sicurezza delle strade e delle scuole, e parte al marketing territoriale. Quando ci sarà una maggioranza diversa da questa, deciderà altrimenti, per adesso ci siamo noi e queste sono state precise scelte politiche".

A proposito di marketing territoriale. Premessa la legittimità di affidare a trattativa privata servizi inferiori a un certo importo, le sembra opportuno che a curare molte delle iniziative del settore, sia l’agenzia che ha curato la sua campagna territoriale?

"Mi permetta, ma questa è una questione di lana caprina, proprio a fronte della legittimità di cui lei parla. Se i miei dirigenti, non io né l’esecutivo, ben inteso, hanno scelto Lippolis, vuol dire che è bravo e veloce. Tutto qui. D’altronde, io stesso non l’avrei scelto se così non fosse stato. Ma c’è di più: a scegliere l’agenzia in questione e il marchio realizzato per Filia Solis sono stati ben venti sindaci, non uno. Vuol dire che sono stati tutti cooptati? Di questo non è legittimo dubitare, come non è legittimo dubitare che il presidente Ferrarese possa accettare pressioni e condizionamenti da alcuno.  Per piccole e grandi questioni".

Torniamo alla Cittadella. Vuol dire che la rete fognaria e l’allacciamento all’acquedotto non sono una priorità di questa amministrazione?

"Sicuramente sì, la Cittadella è patrimonio di questo territorio e della Provincia. Perdoni se mi ripeto, ma nemmeno di questo, assolutamente, è legittimo dubitare.  Abbiamo semplicemente scandito delle priorità, e sapevamo che nemmeno quel milione e 450mila euro sarebbero stati sufficienti per risolvere i problemi infrastrutturali per i quali auspichiamo anche, ma non solo, nell’intervento della Regione. Tutto sarà fatto, entro i tempi più celeri possibili. Per il momento, con le risorse a disposizione, la quasi totalità del consiglio provinciale ha pensato che prioritario fosse salvaguardare la vita dei cittadini, nelle scuole e sulle strade".

Vale però la pena di sottolineare che a questo obiettivo non va certo l'appannaggio maggiore: 600mila euro per il marketing territoriale, 250mila euro per la Fondazione Teatro Verdi, 450mila per opere viarie, 75mila per interventi nelle scuole e 75mila euro ancora per interventi stradali. Così ha deciso il consiglio.

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