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Ferrarese non vuole la tendopoli vicino Oria: "Rovinerà il turismo"

BRINDISI - Dove ci sono tendopoli di clandestini non ci può essere sviluppo turistico. Sembra questo il motivo principale della contrarietà di Massimo Ferrarese, presidente della Provincia di Brindisi, all'insediamento che sta per nascere in territorio di Manduria, ma a ridosso "della zona residenziale di Oria", come struttura di alleggerimento della terribile pressione che viene esercitata su Lampedusa dall'ondata di sbarchi in atto. In Mediterraneo oggi in primo piano ci sono la guerra, movimenti epocali che potrebbero portare alla democrazia molti Paesi arabi, e sulle regioni dell'Italia Meridionale arriva il vento forte di questi accadimenti. Sicilia e le sue isole di Mezzo Canale in prima linea, Puglia retrovia avanzata, il governatore Vendola dice che l'intera nazione deve partecipare allo sforzo.

BRINDISI - Dove ci sono tendopoli di clandestini non ci può essere sviluppo turistico. Sembra questo il motivo principale della contrarietà di Massimo Ferrarese, presidente della Provincia di Brindisi, all'insediamento che sta per nascere in territorio di Manduria, ma a ridosso "della zona residenziale di Oria", come struttura di alleggerimento della terribile pressione che viene esercitata su Lampedusa dall'ondata di sbarchi in atto. In Mediterraneo oggi in primo piano ci sono la guerra, movimenti epocali che potrebbero portare alla democrazia molti Paesi arabi, e sulle regioni dell'Italia Meridionale arriva il vento forte di questi accadimenti. Sicilia e le sue isole di Mezzo Canale in prima linea, Puglia retrovia avanzata, il governatore Vendola dice che l'intera nazione deve partecipare allo sforzo.

Ferrarese lamenta che le amministrazioni locali non sono state consultate dal governo, per suggerire soluzioni migliori dell'ex pista militare di Manduria (quali è da vedere). In gioco potrebbe entrare anche S.Pancrazio Salentino: altra vecchia pista, ma per ora è in stand by nella lista dei siti presi in considerazione dal governo centrale. A Oria - città adottiva del presidente della Provincia - si vota in primavera, il lizza c'è un uomo di Ferrarese per il centrosinistra, la tendopoli potrebbe entrare a far parte della polemica elettorale? Si spera di no.

“I problemi che il Governo è chiamato a risolvere non possono più essere scaricati ‘a cascata’ sulla periferia con decisioni assunte senza la minima concertazione territoriale, a tal punto da aver ignorato finanche la Regione Puglia”, ha scritto Ferrarese in un comunicato. "Come al solito  si assumono decisioni senza consultare chi vive ed opera in questo territorio. Leggiamo che questo sito sarebbe stato scelto perché ospitava un vecchio aeroporto militare e perché si troverebbe nelle condizioni più adatte per un ripristino rapido. Ed invece sanno tutti che non è così. E’ semplicemente un’area che versa da decenni in uno stato di completo abbandono, non recintata, peraltro a ridosso della strada provinciale Oria-Manduria".

La critica alla decisione del Viminale si estende: "All’interno vogliono localizzare un Centro di identificazione ed espulsione. La stessa struttura che viene costantemente vandalizzata nel centro di Restinco, nonostante lo stesso sia blindato come un carcere. Del resto, le evasioni sono ormai giornaliere, per effetto di vere e proprie guerriglie che mettono a repentaglio anche la vita delle forze dell’ordine. Ed a tal proposito non va dimenticato che abbiamo chiesto più volte un rinforzo di uomini per tutto ciò che accade. Ma i nostri appelli sono rimasti nel vuoto. Adesso vogliono portare questa gente in mezzo alle case delle nostre famiglie senza alcuna delle più elementari garanzie in termini di sicurezza. Non è un mistero, infatti, che i Cie siano costantemente interessati da disordini provocati dagli ospiti”.

Ferrarese dunque ipotizza l'esposizione delle popolazioni di Manduria e Oria agli effetti di possibili agitaziomni nella nascente tendopoli. “Avremmo potuto individuare soluzioni decisamente più praticabili e sicure, ma si è voluto decidere senza porsi alcun problema sulle conseguenze negative per le città coinvolte. Qui non si tratta  di sottrarsi a compiti di assistenza e di solidarietà umana nei confronti di questi fuggiaschi nordafricani. Ma - chiude Ferrarese - non si può pensare che debba sempre e comunque pagare la Puglia per tutti un prezzo altissimo in termini di vivibilità, di impiego di risorse e di mancato sviluppo dal punto di vista ricettivo visto che è impensabile parlare di turismo dove sorgono tendopoli per immigrati clandestini”.

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