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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Fibrillazioni al centro. L'Udc: stiamo con la Poli. Mele contrattacca

BRINDISI – Il “laboratorio Ferrarese”, compatto e unito nel portare alla conquista della Provincia l’attuale presidente, va in fibrillazione di fronte alle regionali e alla prospettiva di scegliere tra due candidati, Adriana Poli Bortone e Nichi Vendola, a cui dare il proprio appoggio. Io sud e Udc, al fianco di Ferrarese nella tornata elettorale della scorsa primavera non avranno il supporto della lista che del presidente porta il nome: dopo l’annuncio di Noi Giovani, anche l’ex numero uno di Confindustria è orientato a sostenere Vendola. Il casus belli è la candidatura di Mimmo Mele nella lista brindisina della senatrice. Ferrarese non ha mai nominato l’ex deputato, Mele però lo attacca.

BRINDISI – Il “laboratorio Ferrarese”, compatto e unito nel portare alla conquista della Provincia l’attuale presidente, va in fibrillazione di fronte alle regionali e alla prospettiva di scegliere tra due candidati, Adriana Poli Bortone e Nichi Vendola, a cui dare il proprio appoggio. Io sud e Udc, al fianco di Ferrarese nella tornata elettorale della scorsa primavera non avranno il supporto della lista che del presidente porta il nome: dopo l’annuncio di Noi Giovani, anche l’ex numero uno di Confindustria è orientato a sostenere Vendola. Il casus belli è la candidatura di Mimmo Mele nella lista brindisina della senatrice. Ferrarese non ha mai nominato l’ex deputato, Mele però lo attacca.

Ferrarese non avrebbe gradito –il condizionale è d’obbligo almeno fino ad una sua dichiarazione ufficiale che non è arrivata neppure ieri, durante la presentazione delle liste dell’Udc– da parte di Io Sud la candidatura di Mimmo Mele, coinvolto appena due anni fa in uno scandalo insieme ad una escort quando era deputato. Mentre l’Udc, attraverso una dichiarazione ufficiale del suo commissario Giuseppe Pace, ha già annunciato il sostegno alla Poli, la Lista Ferrarese punta su Nichi Vendola.

Questione morale o comunque scelte nella composizione delle liste non condivise, sarà il leader di Sinistra, Ecologia e libertà a godere del sostegno di parte di quel laboratorio che ha portato Massimo Ferrarese a battere Michele Saccomanno. Quando, dal futuro consiglio regionale, ci si sposta in quello provinciale restano però interrogativi anche sulla solidità della maggioranza di Ferrarese: tra i candidati a sostegno della Poli Bortone, ci sono anche assessori della sua giunta. Il sampietrano Natale Curia infatti, assessore provinciale allo Sport, è proprio il primo nella lista di Io sud, dove figura anche Mimmo Mele.

Cosimo Mele non ci sta e replica con pungente ironia: “Mi complimento con il presidente della giunta provinciale, Massimo Ferrarese, per i continui richiami al senso dell’etica e della morale. Beato lui: è così puro, senza macchia e senza peccato, che può scagliare la prima pietra. La verità? Mi sto stancando di questa polemica e dell’ipocrisia che ruota attorno alle esternazioni di chi, evidentemente, è abituato, alla luce del sole o sottobanco, a impostare il confronto politico sul piano personale. In vita mia non ho mai fatto politica contro qualcuno o per combattere qualcuno”.

Uno sfogo, nel giorno più rovente. La candidatura dell’ex deputato dell’Udc, protagonista della notte più chiacchierata dell’estate 2007, sta mettendo a rischio la tenuta del laboratorio politico brindisino. Malgrado le rassicurazioni dei loro leader, alcune frange del partito di Casini, contrarie alla candidatura di Mele, potrebbero votare il loro partito, ma ricorrendo al voto disgiunto daranno anche la loro preferenza al candidato del centro sinistra, il governatore uscente Nichi Vendola.

Nei giorni scorsi la lista “Noi giovani” (che nelle ultime elezioni provinciali ha fatto parte della coalizione del presidente di centro sinistra Massimo Ferrarese, Udc) ha ufficializzato la scelta per Vendola. Ferrarese, nel corso di una iniziativa pubblica dell'Udc svoltasi domenico pomeriggio alla presenza del segretario nazionale, Lorenzo Cesa, è tornato a riproporre con forza la questione morale.

“Cosa volete che vi dica. La morale - ribatte sempre Mele - è la sua forza. Ripeto, beato lui che si può permettere su questo terreno di dare lezioni a destra e a manca”.  Nelle ultime ore, il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa si è affrettato a ribadire il sostegno del suo partito alla Poli Bortone. E Mele commenta: “Una nota che, al contrario delle esternazioni rilasciate da Ferrarese, esprime buon senso e fa chiarezza sulla posizione dell’Unione di centro”.

Imprenditore edile, 53 anni, Mele all’indomani della notte del peccato (27 luglio 2007) fu costretto a darsi in pasto ai media, uscendo allo scoperto: si dimise da ogni carica all’interno del partito. Tra lui e l’Udc, fu la fine dell’idillio. Strade divise, tornate pericolosamente a incrociarsi in questa rovente campagna elettorale, sotto la bandiera comune della Poli.

Ma sulle sue spalle continua a pesare come una zavorra il peso di quel che accadde nell’estate di tre anni fa all’interno della suite dell’Hotel Flora, in via Veneto a  Roma. Mele era in compagnia di due ragazze, una delle quali (la escort Francesca Zenobi) finì poi in ospedale per un malore.

Da allora attende le decisioni dei giudici romani in merito al procedimento giudiziario che lo vede indagato per cessione di cocaina. Ipotesi di reato che l’ex parlamentare ha sempre rigettato. Una vicenda resa ancora più intrigante dal presunto tentativo di estorsione che lo stesso parlamentare avrebbe subito dalla “escort” e del suo ex legale, l’avvocato salentino Emanuele Antonaci (originario di Gallipoli), anche loro per questo indagati.

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