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Fli, sempre più violenta la polemica

BRINDISI - Diventa personale e violenta nei toni la polemica interna a Futuro e Libertà di Brindisi. Dopo l'attacco al nuovo coordinatore provinciale Euprepio Curto, che due mesi fa aveva lasciato analogo incarico nell'Udc per passare al partito di Fini, è lo stesso consigliere regionale di Francavilla Fontana a rispondere a colui che ritiene fonte delle accuse rivoltegli l'altro giorno, vale a dire Laurino Rubino. In sintesi. Curto risponde che i suoi critici sono meno che nessuno dal punto di vista politico, e che a malapena possono sperare di restare iscritti di Fli, ma non certo dirigenti.

BRINDISI - Diventa personale e violenta nei toni la polemica interna a Futuro e Libertà di Brindisi. Dopo l'attacco al nuovo coordinatore provinciale Euprepio Curto, che due mesi fa aveva lasciato analogo incarico nell'Udc per passare al partito di Fini, è lo stesso consigliere regionale di Francavilla Fontana a rispondere a colui che ritiene fonte delle accuse rivoltegli l'altro giorno, vale a dire Laurino Rubino. In sintesi. Curto risponde che i suoi critici sono meno che nessuno dal punto di vista politico, e che a malapena possono sperare di restare iscritti di Fli, ma non certo dirigenti.

"Tal Laurino Rubino  è intervenuto nuovamente  sugli organi d’informazione con  espressioni insolenti rivolte alla mia persona. Il soggetto - scrive Curto - non meriterebbe  la sia pur  minima replica, e, pur tuttavia, al  fine di evitare che la pubblica opinione, soprattutto quella che non conosce tale Carneade  della politica brindisina ( sic!), possa farsi una idea distorta di ciò che  fino a ieri era Futuro e Libertà a Brindisi, e ciò che oggi effettivamente  è, qualcosa, sia pure  per la prima e ultima volta, va detta". Quindi, giunta a tal punto la frattura, sperare in una ricucitura è aleatorio.

"Alla data della mia adesione a Fli, il capoluogo poteva contare su poco meno di 20 tessere – 109 nell’intero territorio provinciale -. Nessun circolo era stato costituito. A nessuno, tanto meno al Rubino,  era stato conferito l’incarico di coordinatore cittadino. Del tutto assenti - rincara la dose il nuovo coordinatore provinciale - le iniziative politiche. Ho, quindi,  iniziato da zero. In poche settimane è stata  riorganizzata e ricostruita  una classe  dirigente che oggi vede al vertice due professionisti di assoluto valore,  di specchiata moralità e di sicura coerenza con i valori di Fli, quali il dottor Antonio Frascaro e l’avvocato Settimo La Rosa".

Del resto, Curto ormai è proiettato verso la campagna elettorale amministrativa: "E’ già pressoché pronta una lista con la quale nelle prossime consultazioni amministrative Fli giocherà un ruolo di primo piano. Si è tenuto  un Congresso provinciale meraviglioso per numero e qualità delle presenze. Non sarà, quindi, consentito  a nessun minus habens politico di  macchiare, sia pure marginalmente, l’attività  e la crescita  di Futuro e Libertà.  Capisco - prosegue Curto ironizzando su Rubino -  che aver detto di no alla sua richiesta di  guidare il partito a Brindisi possa averlo fatto uscir di senno. Ma se avessi detto di sì sarei stato passibile di immediato ricovero alla neuro".

La replica alle accuse che gli erano state mosse si avvia a conclusione: "I suoi atteggiamenti e le sue iniziative schizofreniche, dannose per Fli,  mi confermano non solo la bontà del rifiuto, ma anche la necessità di invitarlo ad astenersi dall’accreditarsi come referente di un  circolo ( inesistente ) di Futuro e Libertà di Brindisi. Non ne ha titolo oggi, e non ne avrà domani, in quanto Rubino potrà pure, ed è già tanto!,  essere tollerato, fino a un certo punto!, come iscritto a Fli, ma giammai potrà rivestire cariche dirigenziali, provinciali o locali che siano". Insomma, Curto decapita in senso metaforico Laurino Rubino e volutamente non cita altri, sperando di isolare quella che egli ritiene l'anima della fronda interna nei suoi confronti. I fatti diranno se è così.

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