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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

"Pronti per un centro-sinistra allargato a tutte le forze sane, Cinque Stelle compresi"

Il sindaco Riccardo Rossi parla dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e delle prossime elezioni Amministrative: "Non deve tornare la Brindisi degli affari"

BRINDISI – Arriveranno milioni su milioni, ma “non deve tornare la Brindisi degli affari”. E' il pensiero di Riccardo Rossi, primo cittadino del capoluogo adriatico. Ultimi – tanti, comunque – mesi di consiliatura: il sindaco di Brindisi spiega come la città cambierà anche grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e parla di strategie e alleanze in questa intervista a BrindisiReport. Già, perché comunque le Amministrative 2023 non sono poi tanto lontane. E allora: Rossi apre le porte a un centro-sinistra allargato, purché si tenga alta la bandiera della “questione morale”, chiosa, anche per vigilare sui milioni in arrivo.

A che punto sono i progetti del Pnrr?

“Abbiamo ottenuto buoni risultati. E' stato approvato il piano nell'ambito della rigenerazione urbana. Qui abbiamo avuto un finanziamento di 15 milioni di euro per quanto concerne la rifunzionalizzazione di quell'area del centro che va dalla chiesa del Cristo – quindi Porta Lecce – fino all'Agenzia delle entrate, che noi abbiamo destinato all'università: consiglio universitario nel palazzo dell'Agenzia dell'Entrate, con la possibilità di avere sale studio, riqualificazione del centro, il corridoio ecologico che è quel tratto di binario dismesso, verso via Porta Lecce, insomma una rifunzionalizzazione del centro in ottica di attrattiva per l'università e la formazione”.

E per quanto riguarda le periferie?

“Altri due progetti sono stati dichiarati ammissibili, riguardano il Perrino e il Sant'Elia. Si attendono ulteriori fondi per poter scorrere la graduatoria. Potrebbero essere finanziati. Poi, abbiamo ottenuto un altro finanziamento sul tema mobilità: la riqualificazione dello scalo ferroviario di via Tor Pisana. Vi è un fascio di binari dismessi, che va dal sottopasso di via Appia fino alla parte terminale della stazione, potremo utilizzare i fondi per riqualificare la zona e realizzare un parcheggio vicino al centro. L'altro intervento riguarda l'ingresso alla litoranea nord, con la ristrutturazione del ponte, dove vi è il semaforo, all'ingresso del quartiere Materdomini. Si eliminerebbe il semaforo e si ridisegnerebbe la viabilità della zona”.

Altri progetti per cambiare la città?

“Non sul Pnrr, ma sui cosiddetti fondi Pac abbiamo ottenuto circa 18 milioni di euro per due progetti. Poi abbiamo ottenuto 13 milioni di euro per la riqualificazione del Waterfront, con un altro progetto che riguarda la riqualificazione della parte mancante di un primo intervento già andato a segno, da porta Thaon de Revel fino a piazzale Lenio Flacco. E poi: tutta la parte che va dalla stazione marittima e che arriva al capannone Montecatini. Tornando al Pnrr, abbiamo ottenuto 21 milioni di euro per la bonifica di Autigno. Entro marzo ci sono in scadenza altri bandi Pnrr: sugli asili nido, palestre scolastiche, riqualificazione del parco del Tommaseo. E poi ci saranno altri bandi”.

A proposito di progetti, a che punto è il Palaeventi?

“Sul Palaeventi, le procedure sono concluse. Attendiamo da parte del proponente (che ha come capofila la New Basket Brindisi) il progetto esecutivo. I lavori potranno iniziare non appena verrà consegnato tale progetto, che deve essere validato in funzione delle prescrizioni della conferenza dei servizi che si è tenuta a novembre. Dal punto di vista dell'Amministrazione abbiamo terminato tutto”.

Tornando alla sua idea di città, cosa si devono aspettare i brindisini nei prossimi mesi?

“In quest'ultima parte di consiliatura noi cominceremo a terminare molte delle iniziative per le quali abbiamo ottenuto i fondi. Quindi, mi riferisco ai fondi ottenuti per il rifacimento del manto stradale. Poi ci sarà l'apertura di molti cantieri. Sono stati quattro anni complicati, perché una volta che ci siamo insediati, abbiamo trovato una situazione difficile. Non c'erano progetti e la stabilità dei conti del Comune era labile. Sono stati anni di lavoro intenso, per mettere in cantiere quelle proposte per riscrivere la città. Il bilancio, al di là delle difficoltà del Covid, per me è positivo: fino al 2026 saranno aperti tanti cantieri. Quest'anno una parte di questi saranno avviati, visibili già ai cittadini. Apriremo inoltre due nuove spiagge pubbliche”.

Passando all'obiettivo Amministrative, a Brindisi si può pensare a un centro-sinistra allargato?

“Assolutamente sì. E' la nostra intenzione da sempre. Io penso che la nostra idea sia quella di dialogare con le forze sane della città. Esiste una parte della politica locale, quella che ha governato negli ultimi 20-25 anni la città, che deve continuare a essere fuori gioco. Noi siamo disposti a ragionare con tutte le forze sane della città, compresi i Cinque Stelle. Nel 2018 abbiamo fatto una scelta chiara e netta sull'etica. Continuiamo su questa strada, a maggior ragione adesso, che ci sono in ballo circa 200 milioni di euro. Occorre vigilare con la massima trasparenza e correttezza. Noi abbiamo creato questi presupposti, non bisogna tornare alla 'Brindisi degli affari'. L'asticella deve essere alta su etica, correttezza e questione morale. Pronti a collaborare, ma su questi aspetti non transigiamo”.

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