Forum Ambiente Salute e Sviluppo: un documento sul risanamento urbano
Il Forum Ambiente Salute e Sviluppo ha diffuso stamani un documento intitolato “Brindisi: impegni per la cultura, l’economia e la sicurezza e un diverso approccio al problema dell’ex Tommaseo”
BRINDISI – Il Forum Ambiente Salute e Sviluppo ha diffuso stamani un documento intitolato “Brindisi: impegni per la cultura, l’economia e la sicurezza e un diverso approccio al problema dell’ex Tommaseo”, che racchiude una serie di proposte di indirizzo per il risanamento della città di Brindisi. Ma, si chiede il Forum in principio, l’ennesimo rimpasto servirà a questa amministrazione comunale ad affrontare finalmente i problemi urgenti di Brindisi?
“Non sappiamo se il varo della nuova giunta consentirà finalmente all’amministrazione comunale di Brindisi di affrontare, a partire dall’emergenza-rifiuti e dal compromesso decoro urbano, i gravi problemi che angustiano la vita quotidiana della nostra città. Per parte nostra, continuiamo a sostenere che Brindisi potrà risorgere solo se riuscirà, nonostante tutto, a diventare la città del riscatto e della partecipazione”, si legge nel documento del Forum.”
“E in quest’ottica faremo il possibile per promuovere una nuova edizione della conferenza cittadina che nel 1982 fu denominata ‘contro l’emarginazione’ e che oggi, sulla scia di quella esaltante esperienza, potrebbe essere caratterizzata e definita ‘Assemblea contro le disuguaglianze sociali’. Squilibri questi che sono causa – rileva il Forum - non solo dei numerosi casi di discriminazione e di isolamento ma anche delle tante situazioni di esclusione esposte a rischio di infiltrazioni e di asservimento da parte delle diverse forme di criminalità.”
“Fra i tanti problemi sul tappeto vogliamo in questa fase richiamare l’attenzione di tutti su una triplice esigenza: quella - spiega la nota - di promuovere una cultura di respiro popolare, quella di avviare la costruzione di una diversa economia locale e quella di insistere nella domanda di più efficienti servizi di sicurezza pubblica per meglio fronteggiare le diverse forme di criminalità”.
“Quanto alla cultura, occorre operare il suo rilancio – sostiene l’associazione ambientalista - considerandola per quello che deve essere vale a dire la capacità critica di interpretare i dati della realtà come condizione necessaria per un corretto esercizio della democrazia. Un compito di primaria importanza che richiede la promozione di iniziative da attuare in collaborazione con la scuola e le altre agenzie educative comprese quelle di natura religiosa”.
“Quanto all’economia , è necessario favorire un modello di sviluppo locale diverso da quello fondato sui grandi insediamenti industriali che non sono serviti a combattere la disoccupazione ed hanno invece provocato danni e attentati alla salute pubblica con enormi guasti ambientali. Nessuno ovviamente – precisa il documento - pensa di fare a meno del comparto industriale esistente, ma è necessario renderlo ambientalmente compatibile con le vocazioni e le risorse locali: attività portuali, turismo, distretto aerospaziale e nautico, agricoltura, terziario, manifatturiero ed in genere piccole e medie imprese”.
“Un impegno che si lega a quello del recupero urbanistico di spazi abbandonati col rinverdimento dei quartieri periferici come contrasto al degrado urbano attraverso la promozione di investimenti pubblici e privati intesi a realizzare il rifacimento e la valorizzazione della costa e il risanamento di alcune zone del centro storico e delle periferie”, aggiunge il documento estendendo gli obiettivi della ripresa economica al recupero di contesti di qualità ambientali e di qualità della vita elevati .
“Una scelta che deve puntare alla riutilizzazione dell’ex Collegio Navale Tommaseo, della ex Base Nato, del Castello Alfonsino e della Cittadella della Ricerca e del vecchio Ostello della Gioventù per lo svolgimento di funzioni di pubblica utilità anche in previsione di interventi privati. In particolare, per quanto riguarda l’ex Collegio Tommaseo, dal momento che sarebbero in corso trattative fra l’Invimit (società di gestione del risparmio interamente partecipata dal Ministero del Tesoro e presieduta dall’ex presidente della Provincia Massimo Ferrarese) e la sindaca di Brindisi Carluccio per l’acquisto di tale bene in vista della realizzazione di un grande albergo di lusso, esprimiamo un netto dissenso nei confronti di un disegno volto a favorire un turismo di élite senza nessuna positiva ricaduta sociale per la nostra comunità e col rischio di possibili fallimenti”.
Sul punto, il Forum insiste sulla pubblica fruizione del bene: “L’ex Collegio, proprio perché è un bene pubblico, dovrebbe essere utilizzato per la realizzazione di una struttura di grande valore sociale soprattutto in favore delle giovani generazioni, operante sia sul piano della cultura che sul versante delle attività sportive e di un fruttuoso impiego del tempo libero. E a tale riguardo è soprattutto da rilevare che, in un contesto sociale caratterizzato da una crescente povertà risulterebbe stridente se non addirittura provocatorio destinare un bene pubblico ad un turismo di privilegiati”.
“Quanto infine alla sicurezza pubblica dobbiamo dire che essa, nonostante il positivo impegno delle forze dell’Ordine, continua ad essere un grave problema della nostra comunità. Una situazione – conclude il documento odierno - che richiederebbe una costante attenzione della Amministrazione Comunale intesa anche a chiedere il rafforzamento delle misure di sicurezza per un miglior controllo del territorio attraverso efficienti strumenti di video sorveglianza integrati da adeguati servizi di pattugliamento diurno e notturno”.