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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Forza Italia e gli ex Carluccio: "Ex nemici? Non siamo censori”

Il coordinatore cittadino Ernestina Sicilia: “Se dovessimo guardare solo al passato, non andremmo da nessuna parte. Vogliamo governare Brindisi e per farlo servono alleanze”. Nel gruppo, oltre al Pri di Antonino, i Democratici (ex Pd) di Loiacono e Flores

BRINDISI – “Gli elettori di Brindisi sono consapevoli del fatto che per governare in maniera stabile servono alleanze con partiti, liste e movimenti, che siano o meno responsabili di défaillance in passato. Anche perché, se dovessimo guardare a quel che è stato, non andremmo da nessuna parte”.

ERNESTINA SICILIA ANGELA CARLUCCIO E MAURO D ATTIS-3La rotta tracciata dal coordinatore cittadino di Forza Italia, Ernestina Sicilia, in vista delle prossime elezioni per la scelta del sindaco e dei 32 consiglieri comunali, passa dall’archiviazione del passato recente di Brindisi, oltre che di quello remoto. Quello raccontato dalle cronache politico-amministrative di continue fibrillazioni interne alla coalizione dell’ex sindaca Angela Carluccio, sfociato nella mozione di sfiducia firmata – dopo tre tentativi  - dal consigliere esponente di Fi, Mauro D’Attis.

Capitolo chiuso anche quello, vista la stretta di mano tra gli azzurri del partito di Berlusconi con i centristi di Marcello Rollo, gli stessi che hanno cercato di sostenere sino alla fine l’Amministrazione e la Giunta rimescolata. Con l’aggiunta dei Democratici di Luciano Loiacono e Damiano Flores, entrambi espulsi dal Partito democratico. E ancora stretta di mano con i rappresentanti del Partito Repubblicano Italiano, quel Pri che qualcuno neppure sapeva che fosse sopravvissuto alle scissioni, gemmazioni, nascite e clonazioni di sigle politiche. Invece non solo esiste, ma a Brindisi con l’ex sindaco Giovanni Antonino sta lavorando su una squadra di giovani. Del gruppo di lavoro di Fi fa parte anche Progetto Italia dell’ex senatore Euprepio Curto.

Guardando la formazione, al momento in campo, ci sarebbero diversi ex. Rappresentanti di quel è stato, di quel che si è rivelato un fallimento politico. Ma per Forza Italia non è quello il punto. Nossignore. Il partito sembra pronto, assieme agli altri, e ha iniziato a lavorare sul programma per poi scegliere il candidato sindaco, non attraverso le primarie, ma sulla base di una condivisione. Nomi non se ne fanno, neppure quello di Marcello Rollo, indicato da indiscrezioni come il più quotato, anche se il diretto interessato avrebbe smentito.

Gli interrogativi

Com’è possibile che da nemici, i centristi siano diventati amici? Risposta: “Non siamo e non ci presentiamo censori di nessuno”, dice l’avvocato Sicilia. “Se dovessimo continuare a fare giudizi di questa natura sul passato, non credo che né noi, né nessun altro, riesca a fare molta strada. Dagli errori, poi, si impara”, aggiunge poco prima dell’inizio della conferenza stampa per la presentazione della proposta di legge per riconoscere a Brindisi il titolo di “già capitale d’Italia”.

Nel pubblico ci sono Marcello Rollo e Claudio Niccoli, coordinatore cittadino di Brindisi Prima di tutto, la lista nata per la candidatura di Angela Carluccio. Il coordinatore regionale di Fi, Luigi Vitali, saluta con una pacca sulla spalla Rollo. Rollo che con gli azzurri aveva rotto dopo essere stato uomo di punta, tanto da diventare assessore regionale.

 Vero, gli sbagli sono lezioni, costituiscono insegnamenti e – si dice – che una volta capito l’errore non verrà più ripetuto. Ma la coalizione messa assieme nei mesi scorsi da Rollo, il gruppo che allora sosteneva la sindaca, è imploso. Quella formazione è stata riproposta e allargata. Per quale motivo i brindisini dovrebbero dare fiducia allo stesso gruppo? Perché votare Fi, dopo questo cambiamento di punti di vista?

“Perché Forza Italia vuole offrire una concreta possibilità di governo per la città di Brindisi, dopo l’ennesimo periodo di commissariamento, per darle continuità amministrativa necessaria alla crescita”, sostiene Sicilia. “Questo è il nostro obiettivo, possibile tenuto conto del fatto che il gruppo è composto da realtà omogenee che si riconoscono nell’area dei moderati di centrodestra”. Spazio politico nel quale, al momento, hanno trovato ospitalità ex Pd, a ulteriore conferma del fatto che a Brindisi (e non solo) i confini non sono immobili, ma spostabili con il tempo.

La sfiducia

E, infatti, il tempo avrebbe permesso di superare la “sfiducia” nei confronti dei centristi, archiviando la mozione che ha fatto cadere l’ex sindaca. “Allora c’erano ragioni politiche che non abbiamo condiviso, adesso lo scenario è cambiato e stiamo lavorando per garantire stabilità”. Sarà possibile nei fatti? La risposta potranno darla solo gli elettori. Ma bisogna mettere in conto l’astensione e un senso di “smarrimento” di fronte alla storia di ex diventati compagni, per alcuni tornati a essere amici.

Non solo. C’è l’incognita dei grillini, temuti tanto a livello nazionale, quanto in zona, mentre resta da capire quale scelta farà il Pd e dove potrà arrivare l’altro gruppo dei moderati, quello che fa capo a Nando Marino, sconfitto al ballottaggio da Carluccio, con l’innesto recente dei fittiani ex della coalizione della sindaca. Fra parentesi, va detto che Raffaele Fitto ha aderito a Noi con l’Italia, per la cosiddetta quarta gamba.

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