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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Francavilla Fontana, vice sindaco si dimette: "Non c'erano più le condizioni per andare avanti"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta in cui Concetto Somma spiega le ragioni che l'hanno portata a rassegnare le dimissioni dall'incarico di vice sindaco di Francavilla Fontana

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta in cui Concetto Somma spiega le ragioni che l'hanno portata a rassegnare le dimissioni dall'incarico di vice sindaco di Francavilla Fontana. 

Le ragioni che mi hanno spinto a rassegnare le dimissioni, con una decisione che non esito a definire dolorosa, sono da ricercare innanzitutto nella incapacità, in questi tredici mesi di lavoro, di contribuire a quel cambiamento promesso e per realizzare il quale mi era stato chiesto di assumere la carica di Assessore e Vice Sindaco.

La mia non fu una scelta facile, ma decisi di accettare per mettermi al servizio della città, mettendo a disposizione della comunità le competenze acquisite in tanti anni di attività svolte in materia di politiche sociali, trasparenza e legalità.

Dal mio punto di vista, il cambiamento auspicato dai nostri cittadini risiede innanzituttonella necessità di creare un Welfare che si occupi del benessere, della salute, della vivibilità di una comunità.Dotare la città di un piano della mobilità, di aree pedonabili e ciclabili, abbattere le barriere architettoniche, consentono di aumentare la vivibilità e il benessere di una comunità, con la conseguenza niente affatto irrilevante di ricostruire il rapporto tra cittadini e Istituzioni che sarebbero - grazie a tali interventi - percepite “giuste” anche quando chiedono il pagamento di tasse e tributi.

Amministrare assicurando il cambiamento presuppone che le scelte da compiere siano diverse da quelle del passato e pertanto non dovrebbero essere improntate solo a fare cassa, ma dovrebbero restituire parte dell’incassato a beneficio del miglioramento della qualità della vita. Il cambiamento promesso dalla classe politica e auspicato dai cittadini può realizzarsi solo se anche l’apparato burocratico amministrativo e le sue dinamiche interne lo consentono. Trasparenza e legalità, deleghe assegnatemi per lo svolgimento del mio incarico, sono materie in cui, per essere credibili, è necessarioinnanzitutto assicurare il rispetto delle regole, - regole che tocca a noi amministratori per primi salvaguardare, avendo rispetto per esempio dei ruoli assegnati a ciascuno.

Sovrapporsi o sostituirsi sistematicamente a chi ha ricevuto una delega delegittima nello svolgimento della funzione chi di quella delega ne è responsabile: la vicenda dell’asilo nido comunale, la indisponibilità ad aderire alla mia richiesta di trovare una soluzione intermedia tra il negare il PEBA ( Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche) e dare una risposta alle esigenze di maggiore autonomia nella mobilità delle persone con diversa abilità,la nebulosità sulle ragioni che hanno portato tanto ritardo nella presentazione del progetto per ristrutturare l’immobile di via Nazario Sauro e dedicarlo alla diversa abilità (Francavilla Fontana è l’unico comune dell’Ambito BR3 che non ha visto nascere una struttura di accoglienza per nessuna delle figure sociali di cui dobbiamo avere cura come Comune) sono solo alcuni esempiche potrei fare.

Davvero insostenibile, per me, accettare che nel mentre non si aderisce ad una mia proposta di miglioramento della viabilità per le persone non autosufficienti, si sia deciso il trasferimento dei Servizi Sociali in un edificio che non è privo di barriere. Paradossalmente, si spostano gli uffici dedicati ad anziani e diversamente abili da un luogo facilmente accessibile ad uno in cui le persone saranno costrette a fare i conti con l’inadeguatezza delle strutture. Tutto ciò in barba alle politiche sociali che in questo anno ho cercato di improntare per costruire un’altra cultura di modello sociale: non compassionevole, ma incentrata sui diritti, doveri e il dovuto rispetto della riservatezza.

Mi fermo qui, non prima però di sottolineare che il motivo che mi ha portato ad assumere tale decisione è stato il prendere atto dell’impotenza mia personale, rispetto all’indolenza che riscontro in chi potrebbe fare molto di più per realizzare quel cambiamento promesso.

Emblematico, da questo punto di vista, come viene presentato alla Giunta il Piano Finanziario della TARI. Una riunione della Giunta - convocata ad horas in data 21 febbraio, su richiesta dell’Assessore alle Finanze - per discutere di un annunciato Piano Finanziario (che avrebbe comportato la bellezza di unmilioneduecentomila euro di aumento del costo del Servizio e che si sarebbe scaricato sui cittadini che pagano le tasse) non poteva essere liquidata con una semplice presa d’atto da parte della Giunta.

Personalmente, avevo fatto richiesta di poter visionare gli atti amministrativi che giustificherebbero tale esoso aumento ma fino ad oggi non ho ricevuto altro riscontro se non blande rassicurazioni dell’assessore alle finanze. Il Consiglio comunale dovrà discutere il bilancio di previsione nei prossimi giorni. Spero che , prima di scaricare sui cittadini ulteriori costi, si cerchi di mettere in pratica quel cambiamento tanto promesso e dunque si entri nel merito assicurando la dovuta trasparenza.

Non ha più senso la mia collaborazione, è evidente. Collaborazione che ho assicurato con lealtà fino all’ultimo giorno di lavoro e che però, dispiace constatare, non è stata ricambiata con altrettanta lealtà.Non era della mia esperienza che ci si voleva avvalere ma della mia storia di impegno nella sinistra per riequilibrare i rapporti con la sinistra politica della città, rapporti che erano venuti meno dopo l’abbandono di Rifondazione e SEL.

Tredici mesi fa accettai come atto di amore per la mia città, per questo non sono pentita della scelta fatta a suo tempo. Oggi però la situazione del Comune, oltre che quella della mia salute, sono cambiate e sono entrambe cambiate in peggio, motivi entrambi altrettanto validi da spingermi a fare un passo indietro.

I collaboratori più stretti del Sindaco, che probabilmente e legittimamente non hanno condiviso la sua scelta di chiamarmi in Giunta ma meno legittimamente - perché evidentemente non glielohanno detto chiaramente a suo tempo - agiscono ogni giorno per vanificare il lavoro dell’Assessorato guidato da me fino ad oggi. Sarà opportuno, se davvero il Sindaco vorrà portare a compimento il mandato nell’interesse della città, fare bene i conti in “casa”per evitare che il malcontento che generano le sue scelte non si riverberi su chi, in maniera disinteressata, svolge la funzione politica e di rappresentanza.

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