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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

“Gadget e pranzi”: Pdl attacca

BRINDISI - Pdl-Laboratorio: lo scontro è frontale. Vitali corregge i conti ma ai vertici del Laboratorio che lo invitano a dimettersi “per aver dato i numeri”, reagisce e contrattacca: “Ci mancherebbe che debba sottopormi al giudizio di chi, come Ciro Argese, ha scambiato la politica con un gratta e vinci! Rettifico la cifra: non sono stati spesi 120 mila euro ma neppure pochi spiccioli come ha più volte dichiarato il presidente della Provincia. Quando avremo un quadro definitivo delle determine e degli impegni di spesa assunti, tracceremo i conti”. Intanto il Pdl rilancia le accuse e Nicola Ciracì tuona: “Ferrarese offra le dovute spiegazioni sui mandati di pagamento, per complessivi 35 mila euro, emessi dalla Provincia a favore di Gianni Camposeo e Claudia De Donno (fondatori della Young Communication, nonché rappresentanti provinciali di “Noi Giovani”, movimento politico giovanile di Noi Centro) e riferisca sui pranzi dell’assessora Paola Baldassarre, consumati presso uno tra i più esclusivi ristoranti brindisini”.

BRINDISI - Pdl-Laboratorio: lo scontro è frontale. Vitali corregge i conti ma ai vertici del Laboratorio che lo invitano a dimettersi “per aver dato i numeri”, reagisce e contrattacca: “Ci mancherebbe che debba sottopormi al giudizio di chi, come Ciro Argese, ha scambiato la politica con un gratta e vinci! Rettifico la cifra: non sono stati spesi 120 mila euro ma neppure pochi spiccioli come ha più volte dichiarato il presidente della Provincia. Quando avremo un quadro definitivo delle determine e degli impegni di spesa assunti, tracceremo i conti”. Intanto il Pdl rilancia le accuse e Nicola Ciracì tuona: “Ferrarese  offra le dovute spiegazioni sui mandati di pagamento, per complessivi 35 mila euro, emessi dalla Provincia a favore di Gianni Camposeo e Claudia De Donno (fondatori della  Young Communication, nonché rappresentanti provinciali di “Noi Giovani”, movimento politico giovanile di Noi Centro) e riferisca sui pranzi dell’assessora Paola Baldassarre, consumati presso uno tra i più esclusivi ristoranti brindisini”.

Si fa sempre più rovente, dunque, il clima tra il Centrodestra ed il Laboratorio. Ennesima giornata di veleni e accuse reciproche quella odierna. Ad aprire le danze i vertici del Pdl, che nel corso di una nuova conferenza stampa sono tornati a puntare il dito contro Ferrarese e la sua Giunta.

Nel mirino, innanzitutto, il rapporto di collaborazione e di fiducia instaurato tra l’Amministrazione provinciale e la “Young Communication”: società di recente costituzione che per conto della Provincia ha curato la realizzazione di gadget Filia solis e materiale promozionale turistico per la Bit, nonché l’organizzazione di una mostra iconografica, incassando dal settembre del 2011 ad oggi ben 35.700 euro. “Attorno a questa società – accusa Ciracì - la Provincia è capace di compiere miracoli. In un caso, il mandato di pagamento (pari a 20 mila euro) è stato autorizzato anche in assenza del Durc".

"E di tanto chiederemo conto al Segretario generale, insieme alle dovute informazioni sulle commissioni eseguite da questa società: vogliamo capire, bolle di accompagnamento e fatture alla mano, cosa hanno prodotto di preciso e per chi, visto che di questo materiale non c’è ombra. In un’altra circostanza, poi, abbiamo appurato che il mandato di pagamento è stato liquidato a tempo di record (quattro giorni), quando ci sono aziende fornitrici della stessa Provincia che attendono mesi per poter rientrare dei crediti vantati con l’Ente”.

Dai gadget ai pranzi, quelli contestati all’assessore Paola Baldassarre: “Siamo a conoscenza di almeno tre fatture rilasciate dal ristorante “Araba Fenice”: una di 160 euro, una seconda di 275 euro, ed una terza di 265 euro. Pranzi da 60 euro a testa, tutti a carico della Provincia. E seduta a tavola, l’assessora. Gli altri commensali? Vorremmo conoscere i loro nomi e la ragione per cui la Provincia si è dovuta fare carico di queste spese”. E’ evidente che l’assessora non sarà andata a mensa. Ai raggi x, più probabilmente, alcuni pranzi istituzionali. Ma Ciracì incalza: “In tempi di austerità come quelli che stiamo vivendo, una Pubblica amministrazione che si vanta di economizzare la spesa, deve rendere conto anche dei menù. E poi: sempre lo stesso ristorante, guarda caso il più blasonato sulla piazza”.

La replica dell’assessora non si è fatta attendere. Replica e annuncia querele: “Apprendo con sconcerto le affermazioni rese dal consigliere Ciracì e dall’onorevole Vitali riguardanti la mia persona e il mio operato quale assessore alla Cultura della Provincia di Brindisi. L’assoluto vuoto argomentativo di tali asserzioni si commenta da sé. Pur tuttavia la gravità di quanto sostenuto, lesiva della mia dignità personale e politica, mi induce a sporgere querela nei loro confronti, destinando in beneficenza il risarcimento che sarà richiesto”.

E sempre dal Laboratorio, altre repliche: “Il centrodestra brindisino ha dimostrato ancora un volta di che pasta è fatto. Spara falsità e offese gravissime agli avversari politici e a figure istituzionali, per poi trovarsi costretto a fare una vergognosa marcia indietro.

Se il centrodestra brindisino è questo, sarà anche inutile sfidarlo nelle competizioni elettorali,perché la gente non è stupida e ormai assiste alle performance del parlamentare-segretario del Pdl come se fosse ad uno spettacolo comico”, commenta Ciro Argese (coordinatore provinciale Udc).

Dello stesso tono Corrado Tarantino (segretario provinciale Pd): “L’onorevole Vitali continua a dare i numeri. La Provincia di Brindisi per la partecipazione alla BIT 2012 è stata ospite negli stand della Regione Puglia. Le spese sostenute ammontano a circa 18.000 euro e riguardano la promozione del territorio della provincia in Piazza Beccaria nel centro di Milano ben lontana dalla sede di Rho dove si tiene la BIT".

"Gli atti amministrativi sono atti pubblici a cui tutti i cittadini possono accedere e le cifre non sono opinioni. Il resto sono chiacchiere. Ma è grave che un rappresentante politico si avventuri in critiche e falsità nei confronti della gestione di un ente pubblico, senza avere l’umiltà di accertarsi delle affermazioni che intende fare”.

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