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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Già pronta la nuova lista Emiliano

BARI – Detto, fatto. Michele Emiliano ama lanciare una proposta, e mentre gli altri discutono lui la realizza. Perché era già pronto prima di farla pensiero per la politica. E oggi ecco “Emiliano per la Puglia”, la sua lista civica per correre verso la carica di governatore della Regione. “Non è un movimento che ha finalità immediatamente elettorali, ma è il movimento che sosterrà la mia candidatura alle regionali, e io non mi nascondo neanche più”, ha detto ai giornalisti appositamente convocati il sindaco di Bari, che è anche è presidente del Pd pugliese.

BARI – Detto, fatto. Michele Emiliano ama lanciare una proposta, e mentre gli altri discutono lui la realizza. Perché era già pronto prima di farla pensiero per la politica. E oggi ecco “Emiliano per la Puglia”, la sua lista civica per correre verso la carica di governatore della Regione. “Non è un movimento che ha finalità immediatamente elettorali, ma è il movimento che sosterrà la mia candidatura alle regionali, e io non mi nascondo neanche più”, ha detto ai giornalisti appositamente convocati il sindaco di Bari, che è anche è presidente del Pd pugliese.

Cosa è “Emiliano per la Puglia”? E’ tutto scritto nel nuovo portale web, ma il sindaco riassume:  un luogo in cui potranno incontrarsi e proporre progetti concreti tutti coloro che non vogliono essere vincolati da iscrizioni ai partiti, e non ci saranno discriminazioni sulle provenienze politiche, perché ciò che conterà sarà la voglia “di lavorare con noi e rappresentare la società civile dentro la coalizione di centrosinistra”.  Nessuno tuttavia suoni l’allarme nel Partito democratico, perché “tutto questo è al servizio del progetto di governo che il Pd e il centrosinistra, spero allargato al Terzo polo, vuole proporre alla Puglia per la fase successiva al governo Vendola. Su questo non c'è da prendersi in giro”.

Il percorso verso la Puglia del 2015 richiederà al centrosinistra la capacità “di stringere alleanze con quei pezzi del centrodestra in disfacimento, e attraverso una idea non egoistica della politica: non ci sono più limiti ideologici”. Tra la lista Emiliano e e il partito democratico l’intesa sarà molto stretta: è il Pd che prende in mano il pallino della società civile e declina questa volontà di rapporto, sostenendo questo esperimento civico che dal 2004 è la chiave di volta della costruzione di un nuovo centrosinistra”. Ed ecco gli esempi: “La lista Emiliano è stata quasi una delle idee fondanti del Pd e ora si tratta di riprendere quel cammino che per qualche anno è rimasto sospeso”.

E il rapporto con l’idea del listone nazionale, lanciata su BrindisiReport.it?  “La lista Emiliano per la Puglia è disponibile a raccordarsi con altri movimenti simili nel resto d'Italia – ha detto il sindaco di Bari - a condizione che questi abbiano con il Partito democratico un rapporto dialettico e organico”. Inimmaginabile la contrapposizione con il Pd in qualsiasi luogo d’Italia. La campagna parte subito con due convention a Monopoli, la prima il 17 febbraio e la seconda il 22 aprile. Intanto i gruppi di sostegno si potranno formare anche sul web, sul sito  emilianoperlapuglia.it. e dovranno rigorosamente autofinanziarsi.

Qualche parola anche per la situazione politica nazionale e per quella regionale. “L’intesa e lo sforzo a sostegno del governo Monti devono finire al più presto e deve cominciare una nuova fase politica nella quale il Paese si ricostruisce secondo le norme della Costituzione repubblicana. Non può avvenire diversamente”, ha detto ancora Michele Emiliano, rilanciando l’idea dell’apertura massima alla società civile. “Se i partiti lo consentiranno, in un progetto nazionale che tenda ad avere accanto al centrosinistra - Pd, Sel, Idv e, se possibile, anche al Terzo polo – bisogna prendere l'Italia migliore e farla misurare col compito di governare con un approccio scientifico alla decisione politica, come sta accadendo in questo momento, ma con la legittimazione popolare”.

Perchè secondo Emiliano “un tecnocrate può fare anche il presidente del Consiglio, ma si deve fare eleggere. Altrimenti questo non è un governo del Paese ma un commissariamento del Paese, che è inaccettabile in maniera assoluta per le norme costituzionali”, perciò non può durare a lungo. Ce n’è anche per la Puglia e per Vendola. La partecipazione popolare ha fatto vincere il centrosinistra nel 2004, ricorda Michele Emiliano. Da quella data “il popolo della Puglia ha cambiato la storia, irrompendo attraverso le liste civiche e la partecipazione attiva, mettendo i partiti un po’ in difficoltà e in una condizione di minore importanza, e scegliendo i suoi candidati attraverso le primarie. Tutto questo è di insegnamento alla società intera. Se la lista Emiliano non avesse vinto le elezioni nel 2004 noi non avremmo mai governato la città di Bari. E se noi non avessimo mai governato la città di Bari, Vendola non sarebbe mai stato il presidente della Puglia. Ma anche io non sarei stato candidato a sindaco senza che Vendola mi sostenesse in quella fase. Nel 2004 sono accaduti dei fatti che hanno cambiato la politica e la storia della regione. Lo stesso Vendola - ha aggiunto - che era uomo di partito, adesso è diventato uomo dei movimenti. La sua analisi è cambiata grazie a quello che è successo in quegli anni. E se io e Nichi continuiamo a essere, sia pure su prospettive diverse, molto legati fra noi, questo dipende da fatto che viviamo e condividiamo questa analisi”.

Emiliano rimarca quella che egli considera una affinità politica e di pensiero con il presidente della Regione. “Credo che Nichi abbia dato al movimento politico di Sinistra Ecologia e Libertà una struttura non più di un partito ideologico ma di un partito dove addirittura convivono gli avversari di un tempo, i socialisti e i comunisti. E soprattutto i movimenti e gli associazioni a sfondo ecologista. Stiamo maturando tutti una nuova analisi del panorama politico italiano. E crediamo che non si debba escludere l'ipotesi che il centrosinistra e il Terzo polo, che noi ci auguriamo possano essere alleati fra loro, possano farsi supportare anche da una lista civica nazionale che deve dare a tutte le professionalità di altissimo profilo del nostro Paese che non se la sentono di stare nelle liste dei partiti”.

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