“Giunta Carluccio, basta con il chi per lei: sindaca imponga le sue decisioni”
Franco Leoci: "Avrebbe evitato ai mercanti del tempio di trattare sulle nomine assessorili, sulle scelte degli scrutatori, sulle deleghe ai consiglieri comunali. Urgenti la stabilizzazione degli Lsu e il risanamento della Multiservizi"
BRINDISI - Probabilmente sarebbe un bene, stante il periodo delle festività, che il tetro scenario politico amministrativo che viene offerto dagli amministratori comunali di Brindisi abbia una ridotta platea, lasciando ad altre categorie l’ansia, le preoccupazioni concrete di vita in attesa di conoscere gli urgenti atti amministrativi che dovranno essere adottati dall’Ente. Allo stato è prioritaria la questione generale relativa al settore dell’occupazione, specie quella giovanile, motivo per cui non può sfuggire la necessità della urgente adozione degli atti amministrativi per la stabilizzazione degli Lsu o per il risanamento finanziario della Brindisi Multiservizi cui sono legati i destini di numerosi lavoratori.
E’ di tutta evidenza che i soli citati problemi costituiscono di già un forte rigetto ad una idea dell’Amministrazione di assumere personale dirigenziale, con impegno di notevoli risorse finanziarie, per tre diversi settori dell’Ente e mal si concilia e non viene tollerata alcuna spesa improduttiva ovvero che non sia stata oggetto di una attenta verifica di priorità rispetto ad altre. La verità, spiace rilevare, è che in questa ottica non si è inteso operare, preferendo l’avventura su problematiche che certamente non sono in cima agli obiettivi della comunità e con l’aggravante del venir meno degli interventi da parte degli Organi di controllo finalizzati al rientro, sul cammino per una sana gestione dell’Ente. L’assunzione in servizio del nuovo segretario generale ha fatto ben sperare ad un capovolgimento di concreta intesa fra gli Organi di programmazione e burocratici nella gestione dell’Ente: così non è stato con riferimento alle procedure dei ricorsi in giudizio da parte di dipendenti comunali, ai duri confronti fra dirigenti, riportati dalla stampa, alla redazione di alcuni atti amministrativi (nomina di legali ordinanze dispositive non contigibili e non urgenti) impropriamente adottati senza distinzione della separazione dei ruoli e tralasciando volutamente, per il dovuto rispetto agli Organi che affronteranno la questione nella prossima seduta di Consiglio, alcune considerazioni da un esame sia pure generico relativo alle problematiche finanziarie del Comune cui sono strettamente legate le sorti di questa città.
Gli ultimi accadimenti politici ed amministrativi che hanno riguardato l’istituzione comunale non possono non destare notevoli preoccupazioni sia sul piano del mantenimento degli organi democratici recentemente eletti che con riferimento al doveroso spazio di manovra contenuto dalla precaria situazione finanziaria in cui opera il Comune. Allo stato, e salvo stravolgimenti delle ultime ore e dimenticando il breve periodo di gestione della sindaca Carluccio, sarebbe negli interessi della cittadinanza “riaffidare” le vere funzioni al primo cittadino e non al chi per lei al fine di “imporre” le legittime decisioni scaturenti dalle norme: tanto forse avrebbe evitato ai mercanti del tempio di trattare sulle nomine assessorili, sulle scelte degli scrutatori, sulle deleghe a ben quattro consiglieri comunali, sulla stupidaggine del codice etico per gli amministratori ed altro ancora. Diversamente, resta la coraggiosa decisione di rassegnare il mandato o di continuare con chi per lei nel peggiore dei modi e per un limitatissimo tempo la gestione di sindaca.