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"Giunta inadeguata, assessori scelti da micro lobbies interne alla coalizione"

Riceviamo e pubblichiamo una nota del circolo cittadino del Pd di Brindisi sulla giunta comunale presentata stamani (13 luglio) dalla sindaca Angela Carluccio

Riceviamo e pubblichiamo una nota del circolo cittadino del Pd di Brindisi sulla giunta comunale presentata stamani (13 luglio) dalla sindaca Angela Carluccio. 

Aspettavamo con ansia la presentazione della Giunta Carluccio, con la sola speranza che i nostri timori venissero dissipati. Purtroppo, così non è stato. Anzi. Ci ritroviamo di fronte ad uno scenario, se possibile, ancora più disastroso di quello che ci eravamo immaginati. 
A 21 giorni dal ballottaggio, infatti, ci aspettavamo ed auguravamo, dopo le tante polemiche interne e la fiducia in parte ritirata da Impegno sociale, che alla fine la montagna non finisse per partorire un così gracile topolino. Com'é stato oggi con il varo della già precaria e instabile giunta Carluccio.

Sono state tre settimane nelle quali evidenti e serie sono apparse le divisioni all'interno di una maggioranza che finché era tenuta in piedi dalla fregola di vincere era rimasta fittiziamente unita e solo appena sono apparsi sulla scena i veri burattinai che si celano dietro la sindaca Carluccio é apparso evidente che per alcuni, interni alla stessa coalizione, “non c'era trippa 'pe gatti”. Infatti, da subito, il principale pilastro della coalizione, Palazzo e Impegno sociale, con 5 o forse 6 consiglieri eletti, hanno subdorato che i veri padrini dell'intera “operazione Carlucccio”, ovvero Ferrarese, Rollo e Errico, (il sempre "padre nobile" di qualcosa) sarebbero stati in qualche modo i veri intestatari della ditta che sulla carta si intitolava la titolarità del Comune di Brindisi.

Ma tant’è. La Giunta è fatta: otto assessori, nessun vice sindaco ed il sindaco Carluccio che mantiene per sé le deleghe più importanti e delicate. Ma – ci chiediamo – dove sono le tanto decantate ‘professionalità’? Fatta salva qualche eccezione, è evidente che si tratta di un esecutivo palesemente ‘plasmato’ sulle esigenze del ‘duo’ Ferrarese – Rollo che da mesi opera dietro al sindaco di Brindisi. Con l’aggiunta del garante-ombra che, ne siamo certi, ben presto sarà mandato a quel paese perché troppo ‘ingombrante’ per i due personaggi di cui sopra. 

Non ce ne voglia la Carluccio che sarà pure una brava persona… ma è evidente tutto il suo imbarazzo, consapevole com’è che in quella coalizione conta meno di un “Due di picche”. 

Alla fine, per davvero questo gracile topolino partorito appare del tutto inadeguata sulla carta ad affrontare sul serio i problemi e i bisogni d'una città seriamente prostrata, non solo dalla crisi economica e dai traumi degli arresti, ma anche da un colpevole  attendismo. Come chiamare altrimenti una attesa, quella per questa giunta, che ha pochi eguali in Italia, dove perfino Roma capitale, si è data una giunta in tempi almeno più dignitosi?

La giunta Carluccio appare la "solita giunta", fatta di persone, senza offesa per alcuno, che sembrano essere arrivate lì prima ancora che per inappuntabili curricula personali e acclarate esperienze professionali, per ogni ambito assegnato, in virtù all'appartenenza alle  ‘micro lobbies’ interne alla coalizione; come pure talora per dosaggi ambigui che sembrerebbero ammantati da presumibili e in potenza lodevoli pretese di “pari opportunità di genere”, non appaiono sulla carta comunque corrispondere alle carature e sopratutto all'alto livello di rappresentatività oggi richieste. Così non é stato e di fatto. Verrebbe da dire, come nel "Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa, che "tutto é cambiato perché tutto resti come prima".Incrociamo le dita, dunque. Ma, soprattutto, che Dio ce la mandi buona!

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