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Gli ex pupilli mettono a frutto l'autonomia e puntano a tre posti in giunta

FRANCAVILLA FONTANA - Aria di rimpasto nell’esecutivo di Francavilla Fontana. La maggioranza (a rischio) si stiracchia e allarga al Nuovo polo, i bene informati giurano: da qui a breve ingresso in giunta dell’ex candidato sindaco Udc Luigi Galiano.

FRANCAVILLA FONTANA - Aria di rimpasto nell’esecutivo di Francavilla Fontana. La maggioranza (a rischio) si stiracchia e allarga al Nuovo polo, i bene informati giurano: da qui a breve ingresso in giunta dell’ex candidato sindaco Udc Luigi Galiano.

La maggioranza bulgara griffata Pdl, a Francavilla non è più bulgara da un pezzo. Gli equilibri sono risicati e qualche anima bella potrebbe mettere a repentaglio il governo Della Corte quater. Lo sa il sindaco Vincenzo e lo sa anche l’onorevole Luigi Vitali, che non ha certo salutato con soddisfazione la nascita di questa creatura terza, di stampo tutto francavillese. Il battesimo del Nuovo polo avvenne ad aprile, e il gruppo neonato si qualificò seduta stante come vicino alla maggioranza ma non troppo, d’opposizione alla bisogna.

Per la prima volta nella storia della Città degli Imperiali era nato un terzo polo di centrodestra fedele a se stesso, insomma non necessariamente devoto all’onorevole e neppure al senatore. Il gruppo sorto con la promessa di ingrossare le fila autonomiste in seno al consiglio comunale fonde consiglieri pescati un po’ da destra, un po’ da centro, Giuseppe Capobianco (ex Pdl oggi Fli), Giuseppe Cavallo (Dc), Mariano La Sorsa (ex La Destra), Camillo Camassa, Tommaso Attanasi e Luigi Galiano (Gruppo indipendente). Autonomi sì, ma naturalmente fino a un certo punto.

Lo statuto comunale, infatti, fa perfettamente al caso del giovane avvocato. Pazienza se salta il buon proposito, dato che per la prima volta l’esecutivo francavillese aveva voluto dare prova di sobrietà, e il primo cittadino aveva designato all’indomani del voto, otto assessori contro il massimo di dieci concesso dal regolamento interno all’ente.  Quei due posticini rimasti vuoti tornano a fagiolo, come si dice, e l’ex pupillo del senatore Euprepio Curto, che da un pezzo già partecipa di fatto – se non di diritto – alle assemblee interne del Pdl, un posto al sole se lo aspetta. Senza quello, si capisce, niente giuramenti di fedeltà eterna a nessuno.

Resterebbe un altro posticino, sul quale la caccia è tutta aperta, per occupare il quale sarebbe necessario un rimpasto di deleghe, e qualche anticipazione già circola, anche in merito. Ad Antonio Andrisano, delegato ad Attività produttive e Agricoltura, potrebbero toccare i Servizi sociali, delega fino ad ora nelle mani del vicesindaco Cosimo Bungaro, al quale resterebbero Turismo e Spettacolo. Il resto, è gioco ancora tutto da giocare, ma il passaggio di consegne quello è certo.

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