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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Guadalupi presidente del consiglio comunale. Prime crepe nella maggioranza

Le linee guida della sindaca Carluccio passano con soli 15 voti, compreso il suo. I "Coerenti per Brindisi" lasciano l'aula prima della votazione. Passa la mozione di ineleggibilità di Gianluca Quarta, che viene sostituito da Pierri

BRINDISI – Sono passate con soli 15 voti le linee programmatiche dettate stamani dalla sindaca Angela Carluccio in occasione della prima seduta del consiglio comunale. Come nelle previsioni, Pietro Guadalupi (Cor) è stato eletto presidente del consiglio comunale di Brindisi. Meno scontata invece era la questione riguardante l’ineleggibilità di Gianluca Quarta, che alla fine di una lunga discussione è stato escluso dall’aula consiliare, cedendo il posto al primo dei non eletti della sua lista, Teodoro Pierri. 

Fra i 32 consiglieri eletti lo scorso giugno, mancava all’appello solo Carmelo Palazzo (Impegno sociale), assente giustificato.Prima dell’elezione di Guadalupi, il ruolo Gianluca Quarta-2di presidente delle assisi è stato ricoperto dalla consigliera anziana (il consigliere più suffragato della lista, in questo caso il Movimento 5 stelle, che ha preso più voti), Elena Giglio. Le surroghe dei consiglieri entrati nell’esecutivo (Salvatore Brigante è stato sostituito da Luigi Sergi, Democratici per Brindisi, e Giampiero Campo da Luca Ribezzo, Noi Centro) si sono rivelate una formalità. Discorso analogo vale per le proposte di incompatibilità sollevate riguardo ai consiglieri Maurizio Colella (Democratici per Brindisi) e Teodoro Scarano (lista civica “Nando Marino), che hanno risolto le rispettive pendenze economiche con l’amministrazione comunale e si sono potuti insediare regolarmente.

Damiano Flores e Antonio Elefante-2E’ stata a lungo dibattuta, invece, la posizione di Gianluca Quarta, sul cui conto la prefettura di Brindisi ha sollevato una questione di ineleggibilità legata al ruolo di presidente delle Farmacie comunale, società in house del Comune, dal quale lo stesso si è dimesso subito dopo il ballottaggio. I consiglieri per un paio d’ore si sono confrontati sulla nota della prefettura, chiamando più volte in causa il segretario generale Paola Giacovazzo. I consiglieri d’opposizione hanno rimarcato come la questione, da un punto di vista giuridico, non sia affatto chiara. I consiglieri del Movimento 5 stelle (Gianluca Alparone ed Elena Giglio) sono usciti dall’aula al momento della votazione, in quanto “sulla base delle memorie a disposizione dei consiglieri la posizione di Quarta era di incompatibilità e non di ineleggibilità”. Inoltre a detta di Alparone l’Anci, alla quale è stato chiesto un parere, “non ha fornito una posizione chiara”, mentre la stessa prefettura “non ha espresso un parere ufficiale, ma ha chiesto un approfondimento al segretario generale”.

Quasi sulla stessa lunghezza d’onda sono stati gli interventi di Riccardo Rossi (Brindisi Smart) e Mauro D’Attis (Forza Italia, entrato in Da destra, Piero Siliberto, Raffaele De Maria e Consiglia Tau-2consiglio al posto dell’ex candidato sindaco Nicola Massari, dimessosi dall’incarico). Il primo ha sostenuto che la documentazione consegnata ai consiglieri non era completa, ribadendo che la prefettura “ha solo detto che vi possono essere profili di ineleggibilità, demandando all’amministrazione”. Per questo lo stesso Rossi e l’altro consigliere di Brindisi Smart, Giuseppe Cellie, hanno espresso voto contrario alla mozione di illeggibilità. Anche Mauro D’Attis ha bocciato la mozione, invitando la sindaca a “non inaugurare il suo corso lasciando al rancore personale una decisione di alto profilo istituzionale”.

L'lezione del presidente del consiglio-2Questo perché Quarta si è candidato in una lista a sostegno del candidato sindaco Nando Marino (presente in aula), dopo aver gravitato intorno a uno dei partiti della coalizione guidata da Angela Carluccio, Noi centro. Dai banchi della maggioranza, però, Luciano Loiacono (Democratici per Brindisi) ha escluso che intorno alla questione dell’ineleggibilità di Quarta potesse consumarsi una sorta di resa dei conti politica. Lo stesso Loiacono, Pasquale Luperti (“Coerenti per Brindisi”) e Raffaele De Maria (“Cor”), al ritorno in aula consigliare dopo anni di assenza, hanno più volte chiesto al segretario generale di esprimere il proprio parere sulla mozione. Ma le risposte ottenute evidentemente non hanno soddisfatto De Maria, che ha tuonato contro lo stesso segretario (“L’aspetto giuridico compete a lei – ha riferito De Maria rivolgendosi alla Giacovazzo - e lei si deve assumere la responsabilità”).

Le foto del nuovo consiglio comunale

Ad ogni modo dopo una sospensione di qualche minuto, è stata bocciata una richiesta di votazione segreta avanzata da Antonio Pisanelli Il giuramento di Angela Carluccio-2(Udc), Rossi e D’Attis e si è proceduto con la votazione per appello nominale. Alla fine la mozione di ineleggibilità ha incassato 16 sì (compreso il voto della sindaca) e 12 no (compresi i due consiglieri di Impegno sociale). Raffaele De Maria si è astenuto. In quattro (fra cui i due consiglieri comunali del Movimento 5 stelle) erano assenti al momento della votazione.

Una volta chiuso questo capitolo, al centro dell’aula è stata piazzata l’urna per l’elezione del nuovo presidente. Pietro Guadalupi (Cor) ce l’ha fatta con 17 preferenze. Il suo vice sarà Damiano Flores (Partito democratico), che ha ottenuto 11 voti. Altri due voti sono andati ad Aplarone. Due, invece, le schede bianche. Nella commissione elettorale sono stati nominati Giampiero Epifani (Noi centro), Luigi Sergi (Democratici per Brindisi) e il consigliere d’opposizione Antonio Pisanelli. I membri supplenti sono Maurizio Colella, Cristian Saponaro ed Elena Giglio. 

Maria Rollo e Pasquale Luperti-3L’ultima parte della seduta è stata dedicata al giuramento della sindaca, che ha illustrato le linee programmatiche di mandato 2016/2021. E qui sono venute a galla le prime crepe fra le file della maggioranza, se si pensa che uno dei 15 voti incassati dal documento è quello dello stesso Carluccio. All’appello ne mancano dunque sei.

Quali? Manfreda e D’Onofrio (Impegno Sociale), si sono astenuti (Palazzo, come detto, era assente). Pasquale Luperti, Marika Rollo e Umberto Ribezzi, che di recente hanno dato vita al gruppo “Coerenti per Brindisi” (i primi due erano stati eletti fra le file di Impegno sociale, il terzo con Democratici per Brindisi), hanno invece lasciato l’aula prima della votazione. 

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