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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

I centristi affossano le coppie di fatto

BRINDISI - Naufragio del principo della tolleranza e dell'emancipazione sociale nel pantano della seduta odierna del consiglio comunale di Brindisi, ed ennesima riprova che questa maggioranza che il sindaco Mimmo Consales si sforza di tenere insieme manca di anima comune. Una lezione anche per il futuro. Nella città dove si sta facendo letteralmente di tutto, e giustamente, per affermare la tutela degli animali, si accantonano dei cittadini che non rientrano nella sfera delle "sensibilità" del Vaticano. Bocciata, dai voti dell'Udc e di Noi Centro, l'istituzione del registro delle unioni civili. Un voto anche contro gli alleati del Pd.

BRINDISI - Naufragio del principo della tolleranza e dell'emancipazione sociale nel pantano della seduta odierna del consiglio comunale di Brindisi, ed ennesima riprova che questa maggioranza che il sindaco Mimmo Consales si sforza di tenere insieme manca di anima comune. Una lezione anche per il futuro. Nella città dove si sta facendo letteralmente di tutto, e giustamente, per affermare la tutela degli animali, si accantonano dei cittadini che non rientrano nella sfera delle "sensibilità" del Vaticano. Bocciata, dai voti dell'Udc e di Noi Centro, l'istituzione del registro delle unioni civili. Un voto anche contro gli alleati del Pd.

Ha ragione il consigliere comunale Salvatore Valentino (Pd), l'unico a diramare una nota di protesta: "Alle soglie del 2013 la classe politica che rappresenta la nostra città ha dimostrato un livello di sensibilità e di cultura tali da ritenere inopportuno alle coppie di fatto il riconoscimento di qualsivoglia diritto. Analoga mozione fu presentata nel nostro consiglio comunale nell’ormai lontano 1994 e anche allora venne respinta dalla maggioranza dei nostri rappresentanti istituzionali. Sono trascorsi quasi venti anni ma l’esito della votazione è stato desolatamente lo stesso".

"Spesso ci lamentiamo del fatto che i nostri figli lascino sempre più numerosi la nostra città - dice Valentino - soffocati tra l’altro dal clima di provincialismo che si respira. Allo stesso modo ci lamentiamo del fatto che Brindisi stia progressivamente perdendo prestigio ed autorevolezza a tutti i livelli. La nostra città che ambisce tutt’ora al titolo di 'Capitale europea della cultura 2019'  e la sua classe politica hanno perso oggi una grande occasione dimostrando ancora una volta di avere su questi argomenti molta più affinità con le repubbliche degli ayatollah che non con la camera dei Lord, e rinforzando il convincimento che la maggiore vicinanza a Tunisi rispetto ad Amsterdam - conclude tagliente Salvatore Valentino - non sia solo chilometrica ma anche di cultura e di rappresentatività".

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