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Anche Forza Italia liquida l'opposizione interna al patto con il Pd

Trattamento fotocopia di quello riservato nel Pd a chi ha protestato per il metodo applicato per giungere al patto con Forza Italia. Così si può definire la replica del coordinatore regionale del partito di Berlusconi, Luigi Vitali, e del coordinatore provinciale, Antonio Andrisano, alle voci critiche

BRINDISI – Trattamento fotocopia di quello riservato nel Pd a chi ha protestato per il metodo applicato per giungere al patto con Forza Italia. Così si può definire la replica del coordinatore regionale del partito di Berlusconi, Luigi Vitali, e del coordinatore provinciale, Antonio Andrisano, alle voci critiche che si sono sollevate anche nei loro confronti.

I punti deboli di queste repliche infastidite, e dai toni perentori, sono per il Pd la non identificazione di chi ha condotto la consultazione (reale o presunta) per giungere al listone presentato ieri che raggruppa, per il rinnovo del consiglio provinciale, Pd, Forza Italia, Udc, Psi e Area Popolare – Ncd: la segreteria, provinciale, la direzione provinciale, il segretario provinciale da solo, il segretario provinciale con qualcun altro? Per Forza Italia, idem.

“Forza Italia, con grande senso di responsabilità nei confronti dell’intero territorio brindisino e nella consapevolezza del periodo particolarmente delicato che sta affrontando l’Ente -anche e soprattutto sotto il profilo occupazionale- ha partecipato al tavolo ed ai lavori con grande serietà e spirito di collaborazione. Ha però, fin da subito, registrato e riscontrato la volontà di alcune forze politiche di far prevalere gelosie ed invidie contro Forza Italia alla quale può ascriversi l’unica colpa di aver consentito –sotto il simbolo di FI-, a tanti, di divenire parlamentari senza voti personali e consenso popolare. In definitiva la lista unitaria era troppa cosa, troppo alta, responsabile e nobile per alcuni abituati alle beghe politiche di paese”, si legge nel comunicato diramato oggi dai due coordinatori.

“All’avvocato Lelio Lolli che, in data di ieri (19 dicembre 2016), abbiamo appreso essere candidato con l’altra lista e che è già stato espulso da Fi, ricordiamo che  fino a domenica (18 dicembre 2016) Fi Brindisi ha valutato tutte le possibili soluzioni per inserirlo nella lista e null’altro osiamo aggiungere non volendolo mortificare di più di quanto non abbiano già fatto, in passato, le urne e di quanto, inesorabilmente, faranno anche questa volta”.

“Al segretario cittadino di Forza Italia Ostuni, il quale ha chiesto le dimissioni del ccordinatore regionale e di quello provinciale, ricordiamo che rappresenta solo se stesso e null’altro – scrivono Vitali e Andrisano - e che per mesi abbiamo atteso  di poterlo incontrare non avendo, lui, mai presenziato ad una riunione o ad incontro per aver  sempre declinato ogni invito e possibilità di confronto stante –a suo dire -  impegni familiari e lavorativi ai quali potrà dedicarsi, d’ora in poi,  pienamente essendo stato rimosso con effetto immediato dal suo incarico”.

La conclusione: “Da ultimo, ma non per ultimo, per la serie “una goccia nell’oceano” non si ritiene neppure di dover rispondere a qualche consigliere comunale che vive una condizione di costante frustrazione politica nella consapevolezza, sua propria, di rappresentare e di essere capogruppo di se stesso”. Insomma, manca solo l’invettiva alla Roberto Giachetti.

Rettifica di Antonio Andrisano e Lugi Vitali - "Per dovere di correttezza e verità di informazione si precisa che l'avv. Lelio Lolli ha comunicato di aver notiziato -prima dell'accettazione della candidatura terra di Brindisi- le sue dimissioni dal partito di fi mediante mail che al momento dell'adozione del provvedimento di espulsione non era pervenuta a nostra conoscenza"

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