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Emergenza casa, rifiuti, mense, deleghe e parità: quattro mozioni del Pd

Emergenza abitativa a Brindisi, questione rifiuti e rapporti con i lavoratori, questione mensa scolastica e le condizioni contrattuali degli addetti al servizio, e questione delle deleghe ai consiglieri comunali sono i quattro punti di altrettante mozioni avanzate dal gruppo consiliare del Pd

BRINDISI - Emergenza abitativa a Brindisi, questione rifiuti e rapporti con i lavoratori, questione mensa scolastica e le condizioni contrattuali degli addetti al servizio, e questione delle deleghe ai consiglieri comunali sono i quattro punti di altrettante mozioni avanzate dal gruppo consiliare del Pd per la seduta del 26 ottobre. Le quattro proposte del partito democratico sono state presentate dal capogruppo Antonio Elefante. Nello specifico, ecco i contenuti delle mozioni.

Individuazione di un Dormitorio Popolare per contrastare la grave emergenza abitativa - Con questa proposta il Pd vuole porre l’attenzione sul fenomeno degli sfratti e sulle difficoltà che i brindisini hanno nel pagare gli affitti e le utenze. Secondo il Pd,  in 3 anni sono circa 1500 i casi di famiglie o singoli che non riescono più ad avere una tranquillità abitativa o che peggio si sono visti arrivare una sentenza di sfratto esecutiva.

Si chiede pertanto all’amministrazione comunale di attivare gli uffici per reperire fondi regionali e comunitari da destinare alla costruzione di nuovi alloggi comunali e ad individuare un immobile comunale in stato di disuso, quale può essere la scuola elementare sita in Via Sardegna, al rione Commenda che, per struttura, conformazione e locazione può essere confacente per le emergenze in questione in modo da fungere da “dormitorio popolare” in soluzione tampone in attesa di nuovi alloggi popolari.

Questione rifiuti ed Ecologica Pugliese – Il Pd sottolinea come la città stia subendo una evidente riduzione della qualità del servizio, “determinando così sporcizia, degrado e problematicità dal punto di vista igienico-sanitario in tutti i quartieri brindisini. Si chiede all’amministrazione Comunale di dare pieno atto alla delibera numero 203 e di dare seguito a quanto promesso sia dalla sindaca, durante la prima seduta del consiglio comunale, e poi dall’allora vice-sindaco Brigante di fronte agli ex lavoratori, disoccupati e sindacati in varie riunioni ufficiali.

Questione mensa e addetti al servizio – “Visto che I lavoratori del servizio mensa attualmente vivono in una situazione precaria e di tensione dovuta all'abbattimento del monte ore che si ripercuote direttamente e ingiustamente sulla retribuzione di ognuno, determinando di conseguenza un peggioramento della qualità e in generale del servizio stesso”, il Pd chiede all’amministrazione comunale quali siano “i motivi per cui la stessa azienda, nella graduale riduzione delle unità lavorative, non ha ripristinato, ad oggi, il numero di lavoratori della platea storica attestato a 108 unità come da capitolato speciale d’appalto, le reali motivazioni che hanno portato la azienda Markas, unilateralmente, a ridurre l’orario di lavoro dei lavoratori della stessa azienda e le modalità di espletazione del servizio in parola e se è rispettato pedissequamente il capitolato speciale d’appalto”.

Questione deleghe ai Consiglieri Comunali e parità di genere - In considerazione delle sentenze della giustizia amministrativa che affermano come i consiglieri con delega non possano avere deleghe generali e statutariamente previste per gli assessori della giunta comunale, nonché poteri ulteriori rispetto ad altri consiglieri comunali, e che inoltre gli stessi si troverebbero contemporaneamente nella posizione di controllato, in quanto consigliere comunale delegato e di controllore in quanto consigliere comunale, Il gruppo consiliare del Pd ritiene che si possa ammettere una delegabilità da parte del sindaco solo di competenze che non comportino l'adozione di atti a rilevanza esterna o compiti di amministrazione attiva, bensì solo di deleghe tassativamente limitate ad approfondimenti collaborativi.

Per quanto riguarda invece l’art. 1, comma 137, della legge 56/2016, “ancora una volta la giunta comunale viola la legge sulla parità di genere, in quanto nelle giunte dei Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”, accusa il Pd nella specifica mozione. Si chiede quindi di revocare, per violazione degli articoli 42, 48 e 50 del decreto legislativo 267/2000 (il Testo unico sugli enti locali) e dell’art. 60 dello Statuto Comunale, le deleghe conferite ai consiglieri comunali e di riformulare le deleghe, se ritenuto necessario, indicando di volta in volta l’oggetto specifico della delega nel rispetto della normativa, la durata della stessa e il motivo emergenziale per il quale è stata attribuita la delega stessa e soprattutto rispettare quanto previsto dall’art. 1, comma 137, della legge 56/2016.

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