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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Cisternino

Il centrosinistra si riprende Cisternino e S.Pancrazio in una competizione tutta interna

Il centrosinistra conquista due delle città al voto nel Brindisino, eleggendo a sindaco Donato Baccaro a Cisternino e Salvatore Ripa a San Pancrazio Salentino. Mentre si profila l’ipotesi del ballottaggio a Oria dove è in corso un confronto serrato, a colpi di schede scrutinate, fra il candidato sindaco del centrodestra Giuseppe Carbone e Cosimo Pomarico, per il centrosinistra. Concluse le operazioni di scrutinio nella città collinare, con dodici su dodici sezioni scrutinate, che proclamano sindaco Donato Baccaro (Cisternino insieme), con il 49,87 per cento dei consensi (pari a 3.929 voti), contro il 21,21 per cento (pari a 1.671 voti) del candidato sindaco Pdl Mario Saponaro (Pdl), il 19,73 per cento (pari a 1.555 voti) del rivale sempre espressione del centrosinistra Giampiero Bennardi (Uniti per Cisternino), e il 9.17 (pari a 723 voti) di Stefano Guarini (Sturnium).

Il centrosinistra riconquista due delle città al voto nel Brindisino, eleggendo a sindaco Donato Baccaro a Cisternino e Salvatore Ripa a San Pancrazio Salentino. Mentre si profila l’ipotesi del ballottaggio a Oria dove è in corso un confronto serrato, a colpi di schede scrutinate, fra il candidato sindaco del centrodestra Giuseppe Carbone e Cosimo Pomarico, per il centrosinistra. Concluse le operazioni di scrutinio nella città collinare, con dodici su dodici sezioni scrutinate, che proclamano sindaco Donato Baccaro (Cisternino insieme), con il 49,87 per cento dei consensi (pari a 3.929 voti), contro il 21,21 per cento (pari a 1.671 voti) del candidato sindaco Pdl Mario Saponaro (Pdl), il 19,73 per cento (pari a 1.555 voti) del rivale sempre espressione del centrosinistra Giampiero Bennardi (Uniti per Cisternino), e il 9.17 (pari a 723 voti) di Stefano Guarini (Sturnium).

La competizione elettorale, nella città cistranese, era in realtà battaglia tutta interna al centrosinistra. Ed è esattamente alla competizione intestina con il candidato sindaco Bennardi, espressione del sindaco uscente Mario Luigi detto Gino Convertini, rieletto nel 2006 con una percentuale pari al 55,1 per cento. Convertini, come è noto, declinò l’invito a partecipare alle primarie, staccandosi dal resto della coalizione, dove trionfò Baccaro che registrò nelle competizioni pre-elettorali un plebiscito di consensi:  l’assessore provinciale in quota al Partito socialista, ha sbaragliato la concorrenza, staccando tutti e portando a casa 1.134 voti (56,9 per cento). Alle sue spalle Vito Zizzi (Pd), con 631 voti (29,1%), e Alberto Loparco (Sel), con 269 voti (12,41%). “Ha vinto la ragione – commenta il sindaco neo-eletto – contro la demagogia. E’ stata una battaglia tutt’altro che facile, date le divisioni interne. Ma noi abbiamo fatto parlare i fatti, non le parole. L’ex sindaco e i fuoriusciti del Pd al quale per dieci anni abbiamo prestato il nostro consenso, hanno fatto delle scelte miopi, gli elettorali hanno capito la differenza”. Adesso però, bisognerà trovare i numeri per governare e, possibilmente, rimanere in carica per i prossimi cinque anni. “Ci penseremo domani”, chiosa il primo cittadino, “oggi è festa”.

Il dato non è ancora ufficiale, ma sembra certa la vittoria del candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Ripa, a San Pancrazio Salentino, con il 44 per cento dei consensi contro il 36 per cento di Giuseppe Gennaro, psichiatra di Rifondazione ma a capo di una lista civica trasversale (Cittadini in Comune),  il 14 per cento di Fedele Gravili (Rinnovamento San Pancrazio per lo Sviluppo e il lavoro, altro movimento di centrosinistra) e il 5 per cento dei consensi Oronzo Micelli (La Destra). Canta vittoria il sindaco fresco di elezione Salvatore Ripa, il cui vantaggio sugli avversari è apparso netto fin dai primi istanti successivi alla chiusura delle urne. Passaggio del testimone nel segno della continuità con il sindaco uscente, sempre a capo di una coalizione di centrosinistra, Domenico Francone, eletto il 28 maggio 2006 con un consenso pari al 47,4 per cento.

Ripa, 43 anni, ex presidente provinciale della Coldiretti, imprenditore agricolo, non perde tempo e pensa già agli impegni in agenda della prossima amministrazione, come da programma elettorale: “Piano urbanistico generale e valorizzazione del patrimonio immobiliare e paesaggistico del Comune ai primi punti all’ordine del giorno”. Con identica tempestività, il sindaco Ripa promette di mettersi al lavoro ma, facendo eco al collega di Cisternino, precisa: “Subito dopo le prossime ventiquattro ore, adesso è ora di festeggiare con la mia città e con tutte le persone che mi hanno sostenuto, che ringrazio di cuore”.

A Oria invece, è un confronto serrato fra il candidato sindaco del centrosinistra Cosimo Pomarico, attuale assessore provinciale con delega all’Agricoltura (Noi centro, Udc, Sel, Noi sud, Pd, Oria è) e il candidato sindaco del centrodestra Giuseppe detto Pino Carbone (Pdl, Futuro e Libertà, La Destra, Io sud/Fiamma Tricolore, Io amo l’Italiano/Io Oria, Impegno sociale, La Puglia prima di tutto), entrambi al di sotto della soglia del 51 per cento: 49 per cento per Pomarico e 47 per cento per Carbone, dati non ancora ufficiali che, se dovessero essere confermati, significherebbero uno scontro diretto fra i due candidati al turno di ballottaggio. Secondo i dati comunicati dalla prefettura di Brindisi invece, che contano una sezione scrutinata su tredici, Carbone sarebbe in vantaggio su Pomarico con il 55,69 per cento (396 voti) contro il 42,33 di Pomarico (pari a 301 voti). Seguono, in perfetta parità, i candidati Franco Arpa (lista Lu Pilu) e Franco Fistetti, candidato sindaco per Sinistra unita (Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Sinistra democratica e Sinistra arcobaleno), che nella sezione scrutinata hanno registrato sette voti a testa, pari allo 0,01 per cento.

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