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E il PD detta le regole al Presidente

BRINDISI - Nessuno strappo col presidente Massimo Ferrarese, ma confronto su alcuni punti programmatici e sulle questioni sul tavolo dell’Amministrazione provinciale. Questo, in estrema sintesi, il risultato della riunione della Direzione Provinciale del PD, che si è tenuta giovedì scorso, subito dopo le frizioni registrate nell’ultimo consiglio provinciale, quando la maggioranza ha votato un ordine del giorno (quello relativo all’alienazione dei beni) pur in presenza di una richiesta di rinvio da parte del Partito Democratico.

BRINDISI - Nessuno strappo col presidente Massimo Ferrarese, ma confronto su alcuni punti programmatici e sulle questioni sul tavolo dell’Amministrazione provinciale. Questo, in estrema sintesi, il risultato della riunione della Direzione Provinciale del PD, che si è tenuta giovedì scorso, subito dopo le frizioni registrate nell’ultimo consiglio provinciale, quando la maggioranza ha votato un ordine del giorno (quello relativo all’alienazione dei beni) pur in presenza di una richiesta di rinvio da parte del Partito Democratico.

Il documento diramato all’indomani del vertice, conferma la validità dell’alleanza con i moderati di centro, che ha portato alla conquista del Comune capoluogo, ma mette nero su bianco “le questioni prioritarie che vanno definite nel tavolo di verifica nella maggioranza apertosi grazie all’iniziativa del PD”.

Quali siano è presto detto: rispetto del Patto di stabilità; ridefinizione dell’assetto delle Società partecipate anche in considerazione dell’esigenza di razionalizzazione delle spese e di miglioramento della loro funzionalità; qualificazione del ruolo del Cpel (il Comitato Provinciale per l’Economia e il Lavoro) con un maggiore coinvolgimento delle forze politiche di maggioranza e di opposizione; conferma, razionalizzazione e qualificazione della presenza dell’Università nel territorio brindisino, favorendo un ampio e costruttivo coinvolgimento del mondo imprenditoriale e delle sue Associazioni ai fini di una stretta interrelazione tra Corsi Universitari e  specificità produttive ed infrastrutturali di Brindisi anche al fine di un rilancio qualitativo del Salento e della Puglia.

In chiusura di documento, l’accenno all’argomento che più ha scatenato polemiche tra Ferrarese ed il partito: il PD chiede anche un impegno concreto “per favorire ogni qualsiasi soluzione per la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori ex Cittadella della Ricerca in conformità con quanto stabilito dal Consiglio Provinciale, atteso che il decreto legge sulla spending review vieta la costituzione di nuove Società”.

Le prossime settimane diranno se si tratta di una vera pace, o piuttosto di una tregua d’estate.

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