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Martedì, 23 Aprile 2024
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Il progetto della giunta Carluccio in coda, fondi subito a Bari e Lecce

Il progetto di recupero e riutilizzo di due capannoni ex Saca nell’area del parco del Cillarese, voluto dall’amministrazione Carluccio, si piazza in fondo alla classifica delle città italiane che hanno candidato proposte per l’accesso ai finanziamenti del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie"

BRINDISI – Il progetto di recupero e riutilizzo di due capannoni ex Saca nell’area del parco del Cillarese, voluto dall’amministrazione Carluccio, si piazza in fondo alla classifica delle città italiane che hanno candidato proposte per l’accesso ai finanziamenti del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie", di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 maggio 2016 ( vedi Gazzetta Ufficiale serie generale n. 4 del 5 gennaio 2017). E dovrà attendere il rifinanziamento del fondo per vedere la luce.

Lo spiega il capogruppo consiliare di Forza Italia, Mauro D’Attis, dando l’annuncio della pubblicazione della graduatoria. “È stata pubblicata poco fa la graduatoria del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 maggio 2016. Brindisi è al 99esimo posto su 120 città con un progetto evidentemente debole. Sono finanziati subito i primi 23 – fa sapere D’Attis - sino alla copertura di 500 milioni di euro. Gli altri dovrebbero essere finanziati nei prossimi due anni tramite un fondo che dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) coprire i circa 2 miliardi del totale dei progetti “.

D’Attis anticipa che ai vertici della graduatoria ci sono “le città di Bari e di Lecce che hanno presentato progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana. Brindisi, e il risultato è evidente, è tra le ultime città finanziate (forse e quando sarà). Eppure Brindisi nel 2008 fu la prima città pugliese a dotarsi di un Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana. Una base per poter ottenere i finanziamenti in occasioni come queste. Con quel Documento programmatico, qualche anno dopo, ottenemmo circa 10 milioni di euro per Tuturano, Via del Mare e Lungomare Regina Margherita”.

Infine le accuse all’amministrazione comunale in carica: “Al netto della possibilità che davvero il fondo finanzi anche gli ultimi, fa rabbia vedere la propria città tra le ultime. Sono la incapacità di programmare, di progettare e l'abitudine di affidarsi a scelte dell'ultimo momento (come nel caso di Brindisi) che ti portano in fondo a quella classifica. E non ci sono scuse soprattutto quando, come è accaduto per l'amministrazione Carluccio, con presunzione senza precedenti (e ignoranza per alcuni) non si ascoltano i consigli di chi li dà per l'interesse della città”, dice il capogruppo di Forza Italia.

“Ora sono curioso di sapere cosa ne pensano tutti i Soloni (e qualche Solona) che strenuamente difesero l'indifendibile. E sono stanco pure di continuare a scrivere "l'avevo detto...", conclude Mauro D’Attis. Paradiso, Tuturano, Perrino, S. Elia possono attendere.

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