BRINDISI - Sul rinvio della seconda sessione della seduta consiliare dedicata ai tempi dell'industria, del polo energetico e della tutela dell'ambiente a Brindisi, prevista per venerdì 31 gennaio ma rinviata al 27 febbraio dopo la riunione odierna dei capigruppo consiliari, dall'opposizione sono arrivate critiche alla maggioranza - di cui abbiamo dato contro -  che sarebbe impreparata ad avanzare una proposta compiuta sul riassetto del polo energetico, ed a ciò sarebbe perciò dovuto il rinvio. In serata il sindaco Mimmo Consales ha diffuso una nota di risposta che BrindisiReport.it pubblica di seguito integralmente.

Fortunatamente il centro destra brindisino non riesce a prendere in giro più nessuno e gli attacchi al Sindaco di Brindisi sono sempre più stucchevoli e strumentali.  La necessità di approfondire in maniera compiuta un argomento così delicato, con il solo obiettivo di fare sintesi delle diverse sensibilità presenti in aula, viene confusa con una crisi di idee della maggioranza.

Il centro destra spera che i cittadini non si rendano conto che non sono capaci di assumere alcuna iniziativa significativa per ridurre il peso ambientale dei grandi insediamenti energetici e soprattutto alcuna proposta concreta per il futuro. E poi c'è a chi importa poco se si arriva o meno ad una posizione unitaria del consiglio comunale: basta un applauso in aula o qualche messaggio su facebook per ritenersi soddisfatti.

Ebbene, a tutto questo la maggioranza di centro sinistra che sostiene la nostra amministrazione risponde con una scelta di responsabilità: si sono persi anni ed anni e adesso poco importa se si rinvia di qualche giorno la seduta consiliare. L'obiettivo è di proporre un documento in consiglio per ribadire, a mio parere, la necessità di giungere ad una chiusura della centrale termoelettrica Brindisi Nord, tanto più perché ci si trova di fronte ad una azienda che non ha mai mostrato chiaramente la volontà di investire sul nostro territorio per proseguire la produzione energetica attraverso interventi concreti ed inattaccabili di ambientalizzazione e la rinuncia all'utilizzo di carbone.

Piuttosto il gruppo Edipower-A2A cominci a programmare lo smantellamento degli impianti e la bonifica delle aree da restituire ad usi industriali e commerciali. La partita con l'Enel, invece, va giocata sul terreno di una incalzante contrattazione tendente a stabilire tempi e modalità di riduzione dell'utilizzo di carbone, ma soprattutto delle emissioni in atmosfera. Enel, inoltre, dovrà contribuire in maniera concreta alla elaborazione di studi ed allo svolgimento di indagini riguardanti l'impatto della stessa centrale sulla salute dei cittadini affinché nulla venga lasciato al caso.

E poi, non ultimo, ritorni in termini imprenditoriali ed occupazionali per il territorio a cui devono aggiungersi dei corposi interventi per la città di Brindisi a sostegno degli studi universitari, della gestione di parchi e strutture pubbliche, delle attività culturali e sportive. Di tutto questo ne parleremo all'interno della maggioranza e poi con tutte le altre forze politiche presenti in consiglio, non prima di aver ulteriormente approfondito l'intera questione nel corso di un ulteriore incontro con le organizzazioni sindacali ed imprenditoriali.

Aggiungo, infine - conclude Consales - che la partita ambientale non deve e non può concludersi con le scelte da compiere nei confronti di Enel ed Edipower. Ci sono chiare responsabilità anche altrove ed è necessario che nessuno sfugga ad un chiarimento di fondo sui doveri di chi ottiene corposi ritorni economici senza aver investito per la tutela dell'ambiente.  Su tutto questo non può e non deve esserci alcuna speculazione politica. I cittadini questa volta davvero non capirebbero.