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Consales-Renna, la coppia scoppia: revocata la delega speciale e pure sfrattato

Il sindaco: “Non l’ha mai restituita se non a parole, nei fatti continuava a usarla”. Il consigliere invitato anche a lasciare i locali dell’ex convento Scuole Pie: “Il Negroamaro li occupava senza autorizzazione”. E intanto Sergi rientra in maggioranza: “Pace fatta”

BRINDISI – Il tira & molla è finito, la coppia è scoppiata ufficialmente e c’è anche l’atto di divorzio, politico s’intende, che ne fa due “ex”, ora nemici giurati: il consigliere comunale Francesco Renna non è più delegato del sindaco Mimmo Consales alla promozione turistica. Ed è stato anche invitato a lasciare i locali che l’associazione onlus Negramaro Wine Festival occupava nell’ex Convento Scuole Pie, senza autorizzazione, stando a quanto hanno accertato al Comune.

Il primo cittadino ha messo la parola fine a una storia iniziata più di due anni fa, una relazione che in principio aveva suscitato più di qualche invidia, sempre politica, perché sembrava a prova di bomba. Invece la bomba è scoppiata oggi con deflagrazione sentita non solo nella maggioranza di centrosinistra, visto che l’eco è arrivata alle opposizioni. Inutile dire che hanno goduto e pure parecchio i contestatori di Consales. Ma il primo  a essere soddisfatto della firma della separazione sembra proprio lui, il sindaco che ha affidato a due righe la notizia, salvo poi aggiungere altro. Molto, altro. 

Frencesco Renna 2-3La velina spedita dal Palazzo recita testualmente: “Il sindaco ha revocato in data odierna, con apposito provvedimento, la delega speciale conferita il 25 gennaio del 2013 al consigliere comunale Francesco Renna per l’esercizio dell’attività istruttoria riferita alla promozione turistica dei prodotti locali di eccellenza, all’innovazione tecnologica per il territorio, all’attività turistica del contesto urbano ed ai distretti culturali e delle creatività”.

Via telefono, ecco che il sindaco si toglie più di qualche sassolino dalla scarpa, rispondendo alla domanda: “Cos’è successo?”. “E’ accaduto che il consigliere in questione si spacciava come delegato del sindaco”. Ma Renna, non aveva rimesso la delega speciale contestualmente alla dichiarazione che lo portò a congelare la sua appartenenza alla maggioranza di governo cittadino? Il dubbio è legittimo. “No, non l’ha mai fatto”. Come sarebbe? “Semplice: “Ha rimesso la delega a parole ma non nei fatti, non c’è mai stato un atto scritto a differenza di quanto ha fatto Francesco Cannalire”.

In effetti Renna ha viaggiato per un po’ assieme a Cannalire che era stato delegato, sempre dal sindaco, a seguire la programmazione economica, materia che il consigliere Api-Iniziativa popolare conosce per essere stato assessore sempre con Consales. Ma mentre Cannalire ha messo nero su bianco le parole, Renna no. Verba volant, dicevano i latini. E lo scritto l’ha fatto il sindaco.

 Nel caso in cui, poi, non fosse chiaro che tra i due il feeling non solo è finito, ma morto e sepolto, arriva l’affondo: “Renna non fa più parte della maggioranza, del resto chi non vota il bilancio è automaticamente fuori, non c’è altro da dire”, tuona Consales facendo riferimento all’astensione di Renna in occasione dell’ultimo consiglio comunale, al momento della votazione sugli assestamenti di bilancio. Astenuto anche Antonio Elefante, ex segretario del Pd, ma questa è un’altra storia.

Mimmo Consales L’altro da dire arriva subito dopo, quando il sindaco risponde alla domanda successiva che riprende una sorta di gossip tutto politico e interno agli ambienti del Comune, secondo cui Renna sarebbe stato sfrattato dai locali dell’ex convento Scuole Pie, all’interno dei quali avrebbe trovato ospitalità l’associazione no profit Negramaro Wine Festival (è una onlus la cui sede legale è in via Mazzini):  “La verità è questa, che ho chiesto di verificare se ci fosse mai stata un’autorizzazione e gli uffici comunali mi hanno detto che non è mai stata rilasciata, di conseguenza gli è stato chiesto di liberare quegli uffici immediatamente”.

Se non è la fine di una storia, questa, allora cos’è?  Quanto al Negramaro Wine Festival, si vedrà: bisogna aspettare per capire cosa succederà, perché non bisogna dimenticare che la manifestazione che richiama un gran numero di persone, anche dalla provincia e dal Leccese, viene organizzata anche con il contributo del Comune di Brindisi. L’amministrazione non più tardi di due mesi fa, ha versato il saldo di 91mila euro sulla somma di 130mila messa a disposizione dall’Ente cittadino.

Per la cronaca, va detto che è stato consegnato il rendiconto della manifestazione che si è svolta dal 5 al 9 giugno e che sono state allegate le fatture emesse dai fornitori, ma non tutte quietanzate: il “riepilogo dei costi” ha portato al totale di 421.317 euro e 85 centesimi, a fronte di una previsione che si fermava a quota 386mila. I ricavi sono stati pari a 389mila. Di conseguenza il bilancio “presenta un passivo di 27.317,85.

Luigi Sergi-2Tornando al sentimento politico, non si può non dare conto di un’altra notizia che sembra avere il sapore di un ritorno di fiamma, vale a dire la pace fatta tra Consales e il consigliere comunale Luigi Sergi, arrivati ai ferri corti alla fine dello scorso mese di aprile: chi ha buona memoria ricorderà che il sindaco arrivò persino a dire in aula che avrebbe riferito nelle sedi opportune vicende che riguardavano il consigliere eletto nella lista Scelta Civica.

Poi cos’è successo? Che Sergi ha detto di tutto e di più contro il sindaco & co ma poi lo stesso Sergi ha votato  sì all’assestamento di bilancio ed è anche stato invitato alla riunione di maggioranza successiva alla seduta consiliare: “E’ rientrato dopo un confronto con le forze della coalizione”, conferma Consales. E quella denuncia fatta pubblicamente: “Io e Sergi ci siamo chiariti, c’era un equivoco di mezzo”. Ora, ad essere stato tradito è Massimiliano Oggiano dei Conservatori e riformisti che aveva aperto le braccia a Sergi, arrivando persino a presentargli Raffaele Fitto. La politica è anche questa.

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