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Intervento/ Lontano dalla gente, il Pd sembra il partito di un solo principe

Riceviamo dal capogruppo consiliare del Pd di Brindisi, Salvatore Brigante, e pubblichiamo integralmente, una riflessione sullo stato del partito in città, alla luce della situazione nelle periferie urbane e delle recenti dimissioni dalla segreteria cittadina di quattro componenti

BRINDISI – Riceviamo dal capogruppo consiliare del Pd di Brindisi, Salvatore Brigante, e pubblichiamo integralmente, una riflessione sullo stato del partito in città, alla luce della situazione nelle periferie urbane e delle recenti dimissioni dalla segreteria cittadina di quattro componenti, che criticano, tra le altre cose, anche la gestione del segretario Antonio Elefante.

Oggi i bambini delle scuole elementari con la loro partecipazione all’iniziativa voluta dal corpo insegnante sul tema della legalità e dei diritti dei minori hanno dato la più bella risposta civica ed il più bell’ insegnamento a noi “adulti”. Ancora di più nell’aver scelto Piazza Raffaello a S.Elia, dove alcune settimane addietro si è consumato un assurdo delitto, nato in un contesto di degrado sociale.

In tutto l'argomentare dei giorni scorsi sullo stato di tenuta e coesione sociale nella nostra città il massimo che il Partito Democratico ha saputo fare è quello di indire un direttivo aperto alla cittadinanza, ma di fatto partecipato dai soliti addetti ai lavori. Il Partito, per ritornare ad essere protagonista dello sviluppo socio-economico, dovrà ripensare al proprio ruolo avendo il coraggio di proporre alla città, non solo idee innovative ma riappropriandosi di un linguaggio che sappia parlare di soluzioni al disagio, ai conflitti sociali che animano la città, uscendo definitivamente dal letargo dei circoli.

Un partito indifferente alla periferia, al grido di allarme che da qui arriva, amplificato da fatti delittuosi che coinvolgono sia le istituzioni sia i commercianti o liberi cittadini, sembra a corto di “ossigeno”, di idee, e perde la sua legittimità per diventare élite scollata dal corpo elettorale al quale ha mendicato voti.

Un partito, ingessato dalle smodate ambizioni personalistiche di chi trascura, dimentica, il proprio ruolo e le proprie responsabilità concentrandosi unicamente sulle prossime scadenze elettorali regionali, è un partito che non ha la possibilità e la capacità di elaborare proposte e recuperare un rapporto proattivo con le istituzioni.

Non posso sottacere la mia preoccupazione nel venire a conoscenza che alcuni membri autorevoli della segreteria si siano dimessi con argomentazioni che meritano riflessione e discussione. Un partito non può e non deve essere il feudo del principe di turno ma laboratorio, fucina di idee per tutti i giovani e meno giovani, di grande partecipazione alle scelte che coinvolgeranno il futuro della nostra Città.

Partire da una conferenza tematica o un forum aperto a tutti sulle scelte che le istituzioni devono e possono fare per ridurre la distanza di chi oggi soffre in solitudine la grave crisi economica e sociale e di chi oggi non ha una speranza per il futuro, potrebbe rappresentare l’occasione per ritornare tra la gente, proponendo un nuovo dialogo con gli ultimi che riporti il Partito ad essere interlocutore ed interprete delle istanze della città. Altrimenti sarà solo una comparsa in uno scialbo spettacolo. (Salvatore Brigante - capogruppo Pd Brindisi)

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