Intervento/ "Pd, dimissioni e congresso"
Lo sfogo di Antonella Vincenti fatto in una intervista, può sembrare tardivo e pieno di livori personali, ma così non è. Innanzitutto ripristiniamo un fondo di veritàsu Antonella Vincenti. Non si è sognata di mostrare i suoi dubbi con tre mesi di ritardo, a me risulta che la stessa ha immediatamente inoltrato ricorso agli organi competenti.
Lo sfogo di Antonella Vincenti fatto in una intervista, può sembrare tardivo e pieno di livori personali, ma così non è. Innanzitutto ripristiniamo un fondo di veritàsu Antonella Vincenti. Non si è sognata di mostrare i suoi dubbi con tre mesi di ritardo, a me risulta che la stessa ha immediatamente inoltrato ricorso agli organi competenti del partito. Il ritardo c?è stato ed è un ritardo colpevole del partito provinciale, dopo tre settimane dal voto ancora non si è discusso sul risultato delle elezioni, soprattutto in provincia di Brindisi: entusiasmanti per le primarie, un vero flop alle elezioni ?vere? che invece ci hanno relegato all?ultimo posto in Italia.
Sostenere che ci siamo attenuti al processo organizzativo nazionale è vero, è invece falso dire che non c?è stato alcun tipo di obiezione rispetto all?organizzazione e nella fattispecie alle modalità con cui si tenute le primarie, molti di noi avevano contestato le regole. Il fallimento lo sostiene il sen. Latorre, mica cip e ciop, a proposito del modello Bersani, il quale non riesce a darsi spiegazioni circa la differenza di partecipazione, elevata il 25 novembre, in discesa il 2 dicembre e risibile il 30 dicembre.
Una differenza tra molti di noi e il senatore c?è, mentre per lui tutto ciò è inspiegabile, noi le ragioni le abbiamo dette ridette, prima e dopo. Non ha fallito il modello Bersani, che si è messo in discussione con primarie vere, è fallito il tentativo di coloro che hanno utilizzato Bersani per assicurarsi il posto al sole. Le parlamentarie sono state chiuse, ad uso di chi conosceva le regole e si è potuto organizzare per trarne il maggior profitto, e per non farci mancare niente abbiamo assistito alla solita vergogna dei listini.
La gente si è accorta dell?inganno, il risultato e che siamo riusciti a fare l?impossibile: arrivare primi senza vincere. Purtroppo, i veri sconfitti sono gli italiani che in questo clima di precarietà sono senza speranza e senza futuro. Inoltre, richiamare nel comunicato stampa la vicenda di San Donaci giustificandola con la sentenza del Tar, è ridicolo. La politica mi dice che Antonella Vincenti è stata tra le più suffragate a San Donaci, che era l?unica donna in giunta, che è stata estromessa, senza la ferma presa di posizione del partito provinciale, altro che tribunale.
Comunque, nel rispetto dello statuto, che nel Pd si applica ai nemici e si interpreta agli amici (vedi caso Budano), sarà la commissione di garanzia a valutare il comportamento degli iscritti, non altri comitati. Ad ogni modo ribadisco quanto proposto nell?ultima direzione, è utile per ripristinare un minimo di dibattito interno, che i componenti la direzione e l?assemblea provinciale, quelli che sono rimasti, si dimettano per favorire una nuova fase congressuale, e riportare serenità e nuova linfa nel partito.
*Assemblea Regionale Pd