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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Intervento/ Piazze piene e urne vuote

Il M5S ha perso sonoramente e senza attenuanti alle elezioni amministrative, appena concluse, nonostante la grande affluenza di pubblico ai comizi di Grillo.

Il M5S ha perso sonoramente e senza attenuanti alle elezioni amministrative, appena concluse, nonostante la grande affluenza di pubblico ai comizi di Grillo avesse indotto molti a credere che tale circostanza si sarebbe automaticamente tradotta in una buona affermazione di quella lista. Lo stesso Grillo, forte dei numerosi partecipanti alle sue manifestazioni, si era lasciato andare nel dileggio degli avversari, evidenziando come, mentre le loro piazze presentavano vistosi vuoti, le sue erano piene di gente, traendo da ciò la certezza di un successo elettorale.

Come mai , invece, non vi è stata corrispondenza tra i due dati ed i risultati hanno tradito le attese? La risposta è molto semplice e conferma quanto già intuito e cioè che Grillo è un uomo di spettacolo, un comico prestato alla politica e, come tale, capace di intrattenere il pubblico, che affluisce in massa alle sue esibizioni, per assistere gratis ai suoi irruenti monologhi, senza per questo condividerne del tutto i contenuti. Del resto, lo stesso showman si industria in tutti i modi di sedurre il pubblico, inframmezzando il discorso politico con una comicità a base di frizzi e lazzi, riportando la stessa soddisfazione narcisistica, che prova un imbonitore dopo una performance ben riuscita.

Esilarante la battuta con la quale, tra le altre, condiva il comizio di chiusura della campagna elettorale a Roma, quando rivolgendosi al pubblico maschile lo invitava a "trombare" con assiduità, per prevenire le malattie della prostata e, interpellando la traduttrice in gesti delle sue parole, la sollecitava ad indicare con quale mossa traduceva il verbo "trombare" per farsi capire dagli spettatori sordomuti.

Tale esempio, per rimarcare la differenza tra i discorsi seri e monotoni degli altri competitori ed i suoi, vari e scoppiettanti, buoni per l'intrattenimento e per fare audience, ma non, come si è visto, per convincere gli elettori a votare il M5S, in caduta libera. Un vero comico, per riuscire nella sua professione, deve distanziarsi e porsi un gradino sopra gli altri, per metterne in evidenza i difetti e meglio criticarli.

E' obbedendo a tale impulso che Grillo, ritenendosi "uber alles", evita di confondersi con gli avversari e dimostra rigidità nella trattativa con i contraenti: alzando la posta delle sue pretese, raggiunge lo scopo di sabotare qualsiasi accordo, come è avvenuto nella vicenda per la formazione di un governo di svolta, invano implorato da Bersani, prima del governo delle "larghe intese".

Essere coinvolti nelle decisioni per governare un paese, significa abbandonare i panni del fustigatore a buon mercato della condotta degli altri, non estraniarsi, ma impegnarsi sul serio, usando la propria forza elettorale, per ottenere risultati tangibili per il progresso del paese, invece di perdersi nelle meschinerie dei conti della serva, relativi agli scontrini dei propri parlamentari, mostrando così un abissale distacco con le urgenze del paese, alle prese con una crisi senza precedenti.

In proposito, torna alla mente l'osservazione critica di un alto esponente del parlamento tedesco, fatta dopo il risultato elettorale delle recenti elezioni politiche, quando ebbe a dire che non si presagiva molto di buono per un grande paese, come l'Italia, ipotecato da due comici.

 

 

 

 

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