rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Intervento/ Politica e "virus di Damasco"

Come la Klebsiella negli ospedali, uno strano virus contagia da qualche tempo la politica locale. Lo definiremo “virus di Damasco” in quanto analogamente a quanto successo a San Paolo sembra fulminare all’improvviso i più autorevoli rappresentanti dei partiti.

Come la Klebsiella negli ospedali, uno strano virus contagia da qualche tempo la politica locale. Lo definiremo “virus di Damasco” in quanto analogamente a quanto successo a San Paolo sembra fulminare all’improvviso i più autorevoli rappresentanti dei partiti presenti sul nostro territorio facendo loro fare una brusca “inversione ad U” rispetto a quanto da sostenuto fino a poco prima. Così se falangi di ex-bersaniani sono passati nel Pd a sostenere convintamente Renzi, legioni di pseudo-europeisti “pro-Haralambides” del Pdl ne chiedono ora a gran voce le dimissioni.

Già all’epoca della nomina del professore greco sollevammo delle grosse perplessità sull’opportunità della designazione di un presidente dell’Autorità Portuale impegnato “parte-time” con l’attività accademica a Rotterdam e con scarsa conoscenza sia della nostra lingua e delle problematiche del nostro porto. “Se la scelta si rivelerà sbagliata” – profetizzavamo all’epoca -“ il porto di Brindisi e la città tutta rischia di perdere l’ultima nave per agganciarsi ad un futuro di concreto sviluppo”. Come siano poi andate le cose e quali risultati oggettivi siano stati conseguiti per la nostra portualità è sotto gli occhi di tutti.

Dai giornali apprendiamo infine una notizia per la quale siamo stati a suo tempo facili ed inascoltati profeti, riguardante la mancata costruzione del Palaeventi per sottovalutazione dei costi. Dall’iniziale spesa preventivata di 10 milioni di euro si è passati a stime attuali di oltre 14 milioni di euro (+40%) senza che sia stata posata nemmeno la prima pietra. Nel frattempo almeno la metà della cifra inizialmente stanziata si è volatilizzata per far fronte ad altre esigenze di bilancio.

Per la città il Palaeventi resterà quindi un sogno irrealizzato e i pochi milioni di euro rimasti dal famoso “tesoretto” potranno tutt’al più servire alla ristrutturazione del vecchio “Palaelio” con buona pace dei tifosi e della lungimirante classe politica locale. Aver previsto per tempo l'esito di tante scelte inappropriate rappresenta per noi una magra ed inutile consolazione.

*consigliere comunale Pd - comitato per Renzi

 

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Intervento/ Politica e "virus di Damasco"

BrindisiReport è in caricamento