Io non ho alcuna intenzione di entrare in polemica con l’assessore Iaia sulla vicenda dei lavori di ristrutturazione del mercato situato al centro della città, che avevo sollecitato su segnalazione di alcuni interessati. Anche perché per effetto del ritardo e della durata di 240 giorni programmati per la loro esecuzione, fa temere che possano sconfinare nel pieno della prossimo periodo primavera/ estate 2014, con effetti negativi sull’attività economiche esistenti nella piazza e sul suo utilizzo.

Il mio scopo era quello di sbloccare una situazione, che come lo stesso assessore asserisce, aveva subito non meglio precisati intoppi burocratici per quasi tre mesi e che sarebbe stato opportuno chiarire ai cittadini, per evitare che possano percepire una burocrazia indolente, refrattaria alle esigenze della città e dei cittadini.

Il fatto che all’assessore non risulta alcuna preoccupazione, può solo misurare, e me ne dispiace, la distanza del suo assessorato dai problemi. Ma potrebbe essere il sintomo di un approccio superficiale a queste vicende ed alle sue implicazioni economiche e sociali.

Fa specie la circostanza che in tutti questi mesi che ci separano dall’assegnazione provvisoria dell’11 luglio 2013, non si sia stato percepito alcun impegno da parte sua, per contenere il ritardo che si stava accumulando, nonostante, come dichiara, sia giornalmente in contatto e con quei commercianti, con il mercato, con l’utilizzazione della piazza , con i suoi problemi.

Che poi sono gli stessi che hanno determinato l’amministrazione comunale ad eseguire i lavori, che stanno comportando un impegno economico importante, al limite dei 270,000 euro circa, ai quali va aggiunta l’ Iva.

Quanto accaduto in viale Regina Margherita, ma anche in tante altre occasione di lavori pubblici precedenti ed attuali, come quelli che si stanno attualmente svolgendo da tempo immemorabile in via Cellie, ci dovrebbero ammonire ad essere più cauti nelle dichiarazioni e più vigili nel controllo della loro esecuzione, per evitare che possano ripetersi i ritardi e le difficoltà patite per troppo tempo dai residenti, dai commercianti e dalle imprese coinvolte, in favore dei quali ho più volte chiesto l’applicazione della legge per l’esenzione dei tributi locali a ristoro dei danni subiti a causa della lunghezza dei lavori.

Un segno di vicinanza e di attenzione, che ho invitato ad applicare anche in questa circostanza, ricorrendone i presupposti. E’ encomiabile la disponibilità dell’assessore all’ascolto, che credo sarebbe risultata più produttiva, qualora fosse stata dichiarata e messa in atto nella fase precedente la definizione del progetto, e che comunque va meglio precisata nella individuazione del giorno e delle ore dedicate a questo scopo.

Una disponibilità che potrebbe risultare più utile ed efficace, se raccordata con quella del settore lavori pubblici, al quale compete la responsabilità di seguire i lavori.