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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

"Io sindaco? Non mi candiderò mai"

BRINDISI – Dopo una sequenza di autocandidature possibili, improponibili o improbabili a sindaco di Brindisi nel 2012, c’è qualcuno che va controcorrente ed esclude la propria con estrema determinazione e chiarezza, di fronte alle ipotesi dilaganti che lo vorrebbero alla testa di questo o quello schieramento. Si tratta dell’assessore comunale uscente al Turismo, Teo Titi, che ha già giurato a se stesso di non mettere più piede nei vari settori della vita pubblica occupati dalla politica. Titi ha confermato tale determinazione in una breve intervista a BrindisiReport.it, che lo ha raggiunto nel suo posto di lavoro, l’agenzia marittima di famiglia.

BRINDISI – Dopo una sequenza di autocandidature possibili, improponibili o improbabili a sindaco di Brindisi nel 2012, c’è qualcuno che va controcorrente ed esclude la propria con estrema determinazione e chiarezza, di fronte alle ipotesi dilaganti che lo vorrebbero alla testa di questo o quello schieramento. Si tratta dell’assessore comunale uscente al Turismo, Teo Titi, che ha già giurato a se stesso di non mettere più piede nei vari settori della vita pubblica occupati dalla politica. Titi ha confermato tale determinazione in una breve intervista a BrindisiReport.it, che lo ha raggiunto nel suo posto di lavoro, l’agenzia marittima di famiglia.

E’ stata la pressione dei cosiddetti boatos su Titi, messi in circolazione non si sa bene quando e da chi, a seminare una certa agitazione in giro, soprattutto (da quanto si dice e si intuisce) nelle fila di alcuni settori del centrodestra brindisino che, finita l’era Mennitti e ormai con le briglie libere sul collo, scalpitano ma non hanno ancora ben chiara la pista su cui lanciarsi per restare in gioco in tutti i sensi. La fantomatica opzione Titi ha seminato tra essi profonda inquietudine e propositi da congiura dei Pazzi. Insomma, primo sbarazzarsi di ogni possibile minaccia con il consueto gioco al massacro.

“Non so se ci sia tutta questa agitazione e preoccupazione nei confronti di mie inesistenti ambizioni. Questo posso dirlo – risponde Titi -, non ho mai pensato neppure per un secondo di ritornare ad un incarico pubblico neppure come assessore, figuriamoci se come candidato sindaco. Non ho idea di chi abbia costruito questa falsa notizia e delle ragioni di ciò. Posso solo smentire nettamente”.

Si dice addirittura che Teo Titi potrebbe passare allo schieramento di centrosinistra: “La risposta è la stessa. Con la politica ho chiuso. Ho accettato la delega al Turismo solo perché me lo aveva chiesto una persona come Domenico Mennitti, che ho sempre ritenuto garante della mia piena autonomia gestionale del settore e dell’interesse pubblico, confrontandomi sulle scelte da compiere e sui problemi soprattutto con il sindaco”.

Quindi non è stata un’esperienza da buttar via, in fondo. “Assolutamente no, mi è servita molto. Posso dire che se affrontato nell’ottica dell’interesse reale della comunità, della società civile e dell’economia del territorio, l’impegno di assessore comunale è gravoso e assorbente. Io ho vissuto in questo modo l’incarico, ed è stata un’esperienza importante, positiva e, lo ripeto, anche perché avevo accanto una personalità come Mennitti, al quale (e solo a lui) avevo assicurato la mia disponibilità a lavorare per il Comune”.

Teo Titi torna dunque a tempo pieno al proprio lavoro di agente marittimo? “Chi vuole occuparsi delle proprie aziende, e non confondere affari e politica, non può accettare un compito gravoso come la direzione di un assessorato. Figuriamoci quello della guida di un’amministrazione comunale. E io ho già scelto, dopo questa breve ma intensa parentesi: mi occuperò, mi sto occupando solo del mio lavoro. E’ un altro modo per fare qualcosa per la città”.

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