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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica San Pietro Vernotico

L’aula consiliare? Negata all’ex sindaco, che attacca: “Un abuso mai accaduto prima”

SAN PIETRO VERNOTICO - Dallo stesso pulpito, e in due recenti circostanze, avrebbe ricevuto dal sindaco in carica, Pasquale Rizzo, critiche pesanti, in riferimento alla gestione del sistema di riscossione dei tributi sotto il suo, precedente mandato. Così Giampiero Rollo, primo cittadino uscente ed oggi capogruppo del Pd in Consiglio comunale, avrebbe voluto dire la sua, difendere le scelte ed attaccare ad armi pari, ossia utilizzando, quale megafono, la stessa sala consiliare usata qualche giorno prima dal nuovo capo inquilino del Municipio. La risposta di Rizzo, però, sarebbe stata categorica: un no secco, tanto netto da spingere ieri Rollo a convocare ugualmente la conferenza stampa, per lamentare il “torto” subito: “Un abuso inaccettabile".

SAN PIETRO VERNOTICO - Dallo stesso pulpito, e in due recenti circostanze, avrebbe ricevuto dal sindaco in carica, Pasquale Rizzo, critiche pesanti, in riferimento alla gestione del sistema di riscossione dei tributi sotto il suo, precedente mandato. Così Giampiero Rollo, primo cittadino uscente ed oggi capogruppo del Pd in Consiglio comunale, avrebbe voluto dire la sua, difendere le scelte ed attaccare ad armi pari, ossia utilizzando, quale megafono, la stessa sala consiliare usata qualche giorno prima dal nuovo capo inquilino del Municipio. La risposta di Rizzo, però, sarebbe stata categorica: un no secco, tanto netto da spingere ieri Rollo a convocare ugualmente la conferenza stampa, per lamentare il “torto” subito: “Un abuso inaccettabile".

"Non è mai accaduto sotto il mio mandato che abbia negato ad associazioni o forze di opposizione l’utilizzo della sala consiliare per manifestazioni o incontri. Trovo intollerabile che questo debba accadere oggi”. Questa la diatriba. E a monte una polemica ancora tutta in piedi. Oggetto del dibattito, alcune problematiche legate alla riscossione dei Tributi, sotto la gestione della società mista voluta e istituita nel 2005 proprio dalla Giunta Rollo per far fronte alle difficoltà incontrate sino a quel momento nel condurre la lotta  all’evasione e alla elusione fiscale, giunte a toccare in quegli anni livelli preoccupanti tali che per poter quadrare i conti il Commissario Prefettizio nel Bilancio di previsione del 2005 fece aumentare la Tarsu (tariffa rifiuti solidi urbani) portandola  a 2 € il metro quadro.

“La costituzione di una società mista – spiega oggi Rollo - aveva lo scopo di incassare tutti i tributi e di perseguire gli evasori e gli elusori. Una scelta strategica come fatto di equità sociale e utile ai fini del bilancio del Comune. In buona sostanza avrebbe evitato, e così è stato, di aumentare le tasse”. La  gara pubblica venne vinta dall’Ati (Maggioli Tributi – Sesam). Gli effetti? Basta leggere gli incassi, spiega Rollo. Nel 2004 il Comune incassa 900 mila euro di Tarsu e 1 milione e mezzo di Ici. Nel 2009 in cassa sono finiti 1 milione e 900 mila euro di Tarsu  e nonostante l’esenzione sulla prima casa 1.154.560 + 900.000 euro di Ici”.

Rizzo nei giorni scorsi ha però contestato alcune falle: da alcune spese  ritenute inutili (il riferimento è alla partecipazione ad un evento fieristico specialistico tenutosi a Rimini) sino all’ammanco di circa 90.000 euro dalle casse della società. Questione, quest’ultima, al centro di un’attività di indagine da parte della Procura brindisina: “Su quest’ultima vicenda - spiega Rollo – ci sono delle indagini in corso a carico di un ex dipendente. Qualora dovessero maturare specifiche responsabilità le stesse saranno assunte in prima persona dall’interessato. Ridicola, poi la contestazione riguardante la partecipazione a un convegno di aggiornamento sul tema dello sviluppo delle società miste in materia tributaria. La verità è un’altra. Quella fatta nel 2005 è stata la scelta giusta".

E Rolo ne spiega i motivi: "Abbiamo perseguito l’evasione, pagando un prezzo alto anche in termini di ritorsioni subite. Dopodiché abbiamo anche ritenuto, per rispondere a esigenze di natura sociale, di approvare nel 2006 il condono dei tributi comunali (di cui il sottoscritto, al contrario di altri che non l’hanno neppure votato, non ha beneficiato), facendo pagare su Tarsu e Ici soltanto la sorte capitale senza applicare sanzioni, interessi e rivalutazioni come previste dalla legge. Per questo riteniamo che costituire la società “ fiscalità locale” e proporre il condono ai contribuenti sia stata una scelta politicamente   giusta, opportuna e proficua,per il Comune ma soprattutto per i cittadini. Tutto ciò ha comportato sicuramente dei rischi,il condono poteva andare male, come qualcuno aveva pronosticato sbagliandosi. I contribuenti hanno compreso bene lo spirito di quella scelta,aderendo in massa. Abbiamo incassato dal condono circa 400 mila euro che hanno permesso di migliorare  ulteriormente il Bilancio Comunale visto che nel frattempo i trasferimenti dal Governo Centrale sono diminuiti sempre più".

Dal 2006 il Comune di San Pietro Vernotico non attinge agli anticipi di cassa che avevano toccato negli anni precedenti punte di 5.000.000 di euro. "Ma soprattutto - puntualizza Rollo - non abbiamo aumentato le tasse. L’Amministrazione del sottoscritto, caso unico in Italia, non solo ha mantenuto ai livelli bassi  le aliquote Ici ed Irpef, ma ha  diminuito la Tarsu, portandola  da 2 € al metro quadro a 1.50 euro al metro quadro. Morale della favola? Noi non abbiamo messo le mani in tasca ai nostri cittadini vediamo cosa sapranno fare gli altri”.

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