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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Emiliano: “Parte da Brindisi la nuova gestione dei rifiuti"

"Oga da commissariare in Puglia. Quel meccanismo ha favorito i privati per milioni di euro, ora nuova legge per chiudere il ciclo". E sulla Tap: "Decarbonizzare è obbligatorio, per il gas prezzo calmierato uguale a quello del carbone usato a Cerano"

BRINDISI – “La vicenda di Brindisi ha ispirato il nuovo modo di gestione dei rifiuti: è chiaro a tutti che non è possibile andare avanti con quel modo scriteriato, con impianti che funzionano solo virtualmente e con discariche di proprietà dei privati che vanno a botte di milioni di euro. Per questo saranno commissariati tutti gli organismi Oga di Puglia e se il consigliere regionale d’opposizione grillino, Gianluca Bozzetti, è d’accordo vorrei che fosse lui il sub-commissario”.

Brindisi docet, purtroppo in materia di rifiuti, dopo lo zoom della Procura al quale il governatore della Puglia, Michele Emiliano, oggi nel capoluogo con tutta la sua giunta di centrosinistra, ha fatto riferimento indiretto dopo aver più volte chiesto negli ultimi mesi la sostituzione dell’assessore all’Ecologia, all’ex sindaco Mimmo Consales, ottenendo picche come risposta, sino ad arrivare alla decisione di commissariare l’Organo di governo d’ambito davanti alle criticità lamentate dalle altre amministrazioni comunali.

giunta regionale a Brindisi emiliano - 3-2“A chi mi diceva che non dovevo fare due mestieri e confondere il mio ruolo di governatore della Regione con quello di pubblico ministero che ho svolto in passato, rispondo ora: se ho una notizia di reato, la trasmetto agli uffici della Procura, se tutti facessimo così, avremmo un sistema trasparente”, ha detto Emiliano rivolgendosi alla platea del salone di rappresentanza della Provincia, dove ha incontrato le parti sociali, dai sindacalisti, ai sindaci dei comuni del Brindisi. Mai una volta ha parlato dell’ormai ex primo cittadino del capoluogo, Mimmo Consales, degli arresti e mai ha pronunciato la parola corruzione in abbinamento alla gestione dei rifiuti.

Ha però ammesso pubblicamente che il sistema creato con le strutture Oga non ha avuto successo perché non ha portato ad alcun risultato: “Il meccanismo è fallito, quella ingegnerizzazione del sistema ha portato a favorire i privati, pochi, che hanno in mano la gestione di impianti e discariche”, ha detto. “Così come ho deciso di mettere la faccia, commissariando l’Oga di Brindisi, allo stesso modo commissarieremo tutte le strutture Oga della regione Puglia con l’obiettivo di arrivare a una nuova legge con cui chiudere il ciclo dei rifiuti. Sarà un percorso partecipativo che coinvolgerà i sindaci, ma dico sin da ora che non è possibile continuare a fare arricchire i proprietari degli impianti che poi sono sempre gli stessi imprenditori”.

“Quando si toccano i rifiuti, così come la sanità, vi va avanti a suon di milioni di euro e allora davanti a situazioni come questa, la politica ha l’obbligo di intervenire e lo farà attraverso l’ascolto come è stato fatto qui a Brindisi. Perché è proprio partendo dalla vicenda della gestione dei rifiuti in questo territorio, che ci siamo resi conti che è impossibile proseguire lungo questa strada”, ha proseguito Emiliano per poi ricordare le giornate infinite per quanto sono state convulse, vissute con il patema d’animo, in piena emergenza.

giunta regionale a Brindisi - 4-2“Giorni drammatici quelli dei sindaci di questo territorio che a Bari venivano a lamentare il fatto di non sapere come fare perché avevano gli autocompattatori bloccati all’ingresso dell’impianto, non potevano smaltire la spazzatura. Non è stato facile, siamo intervenuti a Brindisi e lo stesso faremo nelle altre realtà della Puglia”.

In attesa di tornare a Bari per sedersi nella sala giunta, in versione ordinaria, Emiliano ha lanciato un’offerta di collaborazione a chi come Bozzetti, consigliere regionale di Brindisi, eletto nella lista del Movimento Cinque stelle, è sempre stato critico con il governatore e con la maggioranza di governo: “Non ho nulla in contrario se fosse sub commissario, per cui lei ci pensi con il suo gruppo”, ha detto riproponendo l’ipotesi di una stretta di mano con i grillini lanciata subito dopo la proclamazione a governatore, quando chiese ad Antonella Laricchia, candidata alla guida della Regione con i penta stellati, di occuparsi dell’assessorato all’Ambiente.

In materia di ambiente legata alle politiche industriali ed energetiche, Emiliano non si è sottratto al confronto sul gasdotto Tap, confermando la sua idea: decarbonizzare la centrale di Cerano, usando il gas che arriverebbe proprio qui, a Brindisi essendo stato proposto dal governatore lo spostamento dell’approdo previsto a San Foca, marina di Melendugno.

La centrale di Cerano vista Brindisi “Credo che il gas sia il combustile giusto per i prossimi 30-40 anni, tempo sufficiente per transitare a nuove tecnologie in grado di eliminare le emissioni di Co2”, ha detto. Ovviamente non è aria di montagna, ma è meglio del carbone ed è per questo che abbiamo presentato una proposta per alimentare la centrale Enel a gas, a condizione che il prezzo del gas sia almeno pari a quello dell’attuale combustibile bruciato. Lo stesso dicasi per l’Ilva, riconvensione anche dell’acciaieria, sempre con prezzo calmierato in modo tale da rendere possibile la trasformazione e sostenibile dal punto di vista economico”.

La questione Tap non è andata giù neppure al presidente della Provincia, Maurizio Bruno, il primo a prendere la parola essendo padrone di casa nella giornata odierna. Né sull’argomento poteva sorvolare il numero uno degli industriali di Brindisi, Giuseppe Marinò. E, infatti, proprio per rispondere al presidente di Confindustria e alle critiche sul “tubo”, Emiliano ha chiesto la parola per intervenire subito: “Al momento, una cosa è certa e cioè che l’Italia deve avviare la fase di decarbonizzazione perché c’è un accordo in tale senso sottoscritto a Parigi e poi, mi pare, che il carbone non fosse il miglior combustibile lo sapevate già”.

“Tornando all’accordo, il cui mancato rispetto ci espone e a ricorsi e sanzioni, la domanda è: come facciamo con due grandi impianti come l’Enel di Cerano e l’Ilva di Taranto? Prima di rispondere ricordo che i grillini e gli ambientalisti non sono d’accordo con me, detto questo faccio presente che si tratta di 55 chilometri inutili di gasdotto sino a Melendugno, peraltro in un territorio abbastanza difficile, visto che a Brindisi esiste già il terminale della dorsale Snam. E’ un po’ come si faceva la sofisticazione del vino e quelli della mala dicevano, facciamolo insieme”.

Tutte le ipotesi di approdo del gasdotto Tap“Mi chiederete: Brindisi cos’ha fatto di male? Niente. Ma vi faccio anche presente che dovranno essere spostati 600-700mila ulivi, con soldi nostri. Qua nessuno è fesso diceva Totò, per cui secondo voi, non andrà a finire male dal punto di vista giudiziario? Me lo sono chiesto e ho contattato Tap per chiedere un prezzo calmierato per tre-quattro miliardi di metri cubi per i prossimi 30 anni a un costo uguale a quello del carbone. Se stanno così le cose, ora faccio io una domanda: possiamo chiudere questo accordo?”.

Emiliano ha anche precisato: “La mia proposta risale a ottobre, non ho mai detto si fa così e lo ripeto oggi, aggiungendo che si risparmiano centinaia di milioni e si evitano rischi di possibili infiltrazioni criminali. Cosa che ho detto anche in sede di audizione in Commissione antimafia. Vero è che Enel ha investito parecchio per ridurre le emissioni, ma restano”. Un’ultima precisazione: “Ne ho parlato in occasione della conferenza sul clima a Parigi, con consulenti, e nessuno mi ha detto che stavo sbagliando”.

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno chiesto garanzie sul piano occupazionale: “Vanno riconvertiti anche i lavoratori”, ha detto Piero De Giorgio della Femca Cisl. “Presidente, un invito ad approfondire l’argomento che rientra nel piano energetico nazionale”. Emiliano ha aggiunto: “Ho anche scritto al presidente del Consiglio dei ministri, intanto Tap sta lavorando lì per il cantiere. A me che arrivi lì o qui interessa non per quel tubo, ma per le compensazioni per il territorio”.

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