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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Comune: ecco i redditi del sindaco, degli assessori e dei consiglieri

In testa alla classifica Fusco con 244mila euro dichiarati nel 2014. Consales si ferma a 46mila euro. Nessuna comunicazione da Renna

BRINDISI –  Quanto guadagnano e soprattutto quanto dichiarano al Fisco gli inquilini di palazzo di città? C’è chi viaggia su sei cifre saltando l’asticella dei duecentomila euro l’anno come l’avvocato Roberto Fusco che semina tutti i colleghi del consiglio comunale, chi deve accontentarsi di 14mila euro come Massimiliano Cursi e chi spera di trovare lavoro terminati gli studi all’università come Pietro Guadalupi, per ora senza reddito. Nel mezzo il sindaco, Mimmo Consales, che si ferma a poco più di 46mila euro l’anno, somma pari alla metà del reddito dell’assessore Carmela Lo Martire, candidata alle regionali con Emiliano.

Frencesco Renna 2-2Basta fare un salto al Comune per chiedere copia delle dichiarazioni che si riferiscono al 2014, raccolte presso l’ufficio di presidenza, in nome della trasparenza: all’appello mancano quelle di due consiglieri sui 32 che occupano gli scranni dell’aula: Francesco Renna, in corsa alle regionali anche lui con l’ex sindaco di Bari (non c’è traccia neppure delle dichiarazioni degli anni passati), e Giampiero Epifani, l’ultimo ad essere arrivato in consiglio. E’ entrato solo lo scorso 26 marzo, prendendo il posto di Raffaele Iaia.

BrindisiReport ha raccolto tutte le copie e ha stilato due classifiche, una per i componenti della squadra di governo cittadino e l’altra per il consiglio comunale.

La Giunta. Il gradino più alto spetta all’assessore Alfredo Sterpini, titolare della delega ai Servizi sociali: 154.570 euro, reddito che deriva dalla professione medica che lo tiene impegnato parecchio se a Palazzo di città si lamentano spesso per la sua assenza dalla commissione consiliare. Secondo posto per Carmela Lo Martire, assessore al Bilancio sin dalla prima giunta di Consales, auto sospesa dallo scorso 2 maggio per potersi dedicare alla campagna elettorale: 94.144 euro, risultato della libera professione, è avvocato cassazionista. Terzo scalino per Antonio Monetti, assessore all’Ambiente: 76.515 per l’esponente del Pd che è responsabile del laboratorio analisi dell’ospedale Perrino.

Il sindaco ConsalesIl gruppo degli inseguitori vede in testa Antonio Ingrosso, assessore alle Politiche abitative e allo Sport: suo il quarto posto con un reddito dichiarato pari a 60.673. A seguire il vice sindaco Giuseppe Marchionna che come libero professionista può contare su 51.309. Posizione numero sei per Pasquale Luperti, assessore all’Urbanistica sin dal primo momento: 49.747 euro, pari allo stipendio annuo riconosciuto dalla Basell.

Si piazza solo settimo il sindaco Mimmo Consales che di fronte alle dichiarazioni dei redditi è costretto a cedere il passo: 46.277 euro, stando alla copia depositata in Comune. Dietro di lui ci sono: l’assessore Gioacchino Margarito, titolare della delega alla Scuola, il cui reddito è pari a 38.053; Giuseppe De Maria, chiamato alle Attività produttive, con entrate per 36.674, in qualità di dipendente della Polimeri Europa. Ultimo del gruppo è Cosimo D’Angelo, assessore ai Lavori pubblici, agronomo e funzionario della Provincia: 33.633 euro dichiarati nel 2014.

Consiglieri comunali. In aula, dove avviene il confronto tra maggioranza e opposizioni, non teme rivali Roberto Fusco, avvocato, già candidato sindaco con la lista Sì Democrazia: tra redditi legati all’attività professionale e quelli di origine catastale è arrivato a dichiarare 244.846 euro. Come lui, nessuno a palazzo di città. Per arrivare alla seconda posizione bisogna scendere di centomila euro e si incontra Salvatore Valentino, medico ospedaliero al Perrino, con 143.500 euro. Terzo posto per Giovanni Brigante: 129.571 per l’imprenditore metalmeccanico che tenta di restare in consiglio regionale nella lista dei vendoliani a sostegno di Emiliano.

Roberto FuscoNessun altro fra i consiglieri arriva a centomila euro l’anno. Tetto mancato per poco da Giuseppe D’Andria, medico, che si è fermato a 93.313 euro, superando il collega Salvatore Brigante, urologo, capogruppo del Pd, i cui redditi dichiarati ammontano a 90.144. Posizione numero sei per Italo Lucio Licchello: 89.049 euro, risultato di due fonti di entrata combinate, da un lato lo stipendio per il lavoro svolto alle dipendenze della società “Enel Spa”, dall’altro l’indennità da presidente della partecipata “Santa Teresa spa”.

Il primo esponente del centrodestra a mettere piede nella top ten è Pietro Santoro, eletto nel Pdl, già assessore: 78.364 euro, reddito che ri riferisce alla dichiarazione del 2013 (non essendoci quella dell’anno 2014). E’ pensionato da qualche anno dopo essere stato a capo dell’Ufficio regionale per il Contenzioso, dove è arrivato una volta conseguita la laurea in Giurisprudenza. In settima posizione Toni Muccio con 67.377, reddito che risulta dalla dichiarazione del 2013 (non essendo stata ancora consegnata quella per l’anno successivo), dalla quale si evince che si occupa della direzione generale della omonima Srl.

Poco più di 60mila euro l’anno per Giampiero Pennetta del Movimento Regione Salento: ha dichiarato 62.342 euro e quindi posto numero 9 per lui nella classifica che riguarda i consiglieri comunali di Brindisi.  Chiude la top ten Antonio Manfreda, perito agrario, informatore medico per i Laboratori Guidotti: 45.395.

Il municipio di Brindisi-4La seconda metà dell’elenco si apre con Riccardo Rossi, ingegnere elettronico e ricercatore per l’Enea, arrivato in consiglio con Brindisi Bene Comune e adesso aspirante governatore della Regione con L’Altra Puglia: 45.088 euro. A seguire Maurizio Colella, agente di polizia, con 42.274 euro. Gradino successivo  - il tredicesimo - per il presidente del consiglio, Luciano Loaicono: 40.226 euro derivanti dall’attività svolta come funzionario della Telecom.

Scorrendo i numeri, si arriva ad Antonio Pisanelli, perito industriale, che lavora alle dipendenze della Asl in qualità di tecnico della prevenzione e ha dichiarato redditi pari a 39.939 euro. Una manciata di euro in meno per Cosimo Elmo, geometra, anche lui dipendente Asl, con 39.269. Sedicesimo posto per Ilario Pennetta, per il quale la dichiarazione dei redditi depositata è rimasta ferma al 2013, quando l’importo era pari a 38.653 euro, derivante dal lavoro svolto per la Ilario Group Srl in veste di responsabile dell’ufficio acquisti. E si scopre che è l’unico dei consiglieri comunali ad aver conseguito due lauree, la prima in Economia alla Bocconi di Milano, l’altra in Scienze Politiche a Bari con tesi quanto mai attuale sulla lotta al terrorismo.

Dopo di lui si piazza Enrico Latini, dipendente della Asl, con 38.332 euro. Diciottesimo in elenco è Salvatore Giannace con 37.137 euro, entrata percepita come dirigente dell’Ufficio provinciale Agricoltura. Gradino numero 19 con una differenza minima, per Luigi Sergi di Scelta civica: il consigliere passato di recente nell’opposizione ha dichiarato 37.045, come dipendente della Società Trasporti Pubblici di Brindisi dove lavora in qualità di operatore di esercizio. Dal curriculum allegato si apprende che è l’unico non diplomato: “ha conseguito la licenza media alla Mameli”. Ventesimo è Antonio Ferrari, geometra, il quale ha dichiarato redditi per 35.350 euro, risultato del lavoro come collaboratore tecnico della Asl di Brindisi.

L’ultimo gruppo è guidato da Antonio Elefante, anche segretario cittadino del Pd: gradino numero 21 a fronte di un reddito pari a 35.223 euro, somma percepita dalla società Sanofi Aventis spa per la quale lavora come perito chimico. Segue Mauro D’Attis con 33.313 euro, somma relativa dalla dichiarazione del 2013 (non è stata ancora depositata quella per l’anno seguente), da cui si evince che è consulente commerciale e marketing per la “Prad Srl”, dopo aver conseguito la laurea in Economia bancaria.

Il municipio di BrindisiPosto numero 23 per Francesco Cannalire, sottufficiale della Marina: reddito dichiarato pari a 29.884 euro. Nel suo presente, c’è  posto anche per lo studio: vuole diventare “dottore”, è laureando in Scienze dell’Amministrazione e Politiche del territorio. Dietro di lui Ferruccio Di Noi, avvocato, con 28.676, quindi Carmelo Palazzo,  computista commerciale in pensione con 28.034 euro, e presidente dell’Associazione mutilati e invalidi civili.

Ventiseiesimo per Massimiliano Oggiano il cui reddito ammonta a 25.448 euro, relativo allo svolgimento della libera professione, essendo commercialista e presidente del Collegio dei revisori dei conti per il Comune di Carovigno. Meno ventisei euro per Massimo Pagliara, dipendente della Versalis, con 25.422. Con quasi ventimila euro spunta Umberto Ribezzi, il quale come dipendente di una ditta che opera nella zona industriale, ha dichiarato 20.916.  Bisogna scendere ulteriormente per incontrare Massimiliano Cursi, geometra: 14.514 euro il suo reddito derivante dall’attività di dirigente dell’associazione Spab aderente a Casartigiani. Aspira a conseguire la laurea in Psicologia presso l’Università del Salento.

Reddito pari a zero per il vice presidente delle Assise, Pietro Guadalupi, studente iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza, dopo la maturità conseguita al Liceo “Enrico Fermi”. In attesa di diventare dottore ha iniziato la corsa in direzione del consiglio regionale con Francesco Schittulli candidato governatore.

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