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Partecipate: nel salvataggio compresi anche gli accordi di maggioranza

Cessione delle quote di Pacchetto Localizzativo Brindisi, porticciolo turistico "Bocche di Puglia e Aeroporti di Puglia, mantenimento della partecipazione nel consorzio di gestione di Torre Guaceto anche se con l'eliminazione del contributo straordinario (50mila euro, oltre alla quota fissa di 60mila) nessun nuovo assetto da formulare per il futuro di Brindisi Multiservizi, Energeko, Stp (Società Trasporti Pubblici) e Servizi Farmaceutici

BRINDISI - Cessione delle quote di Pacchetto Localizzativo Brindisi, porticciolo turistico “Bocche di Puglia e Aeroporti di Puglia, mantenimento della partecipazione nel consorzio di gestione di Torre Guaceto anche se con l’eliminazione del contributo straordinario (50mila euro, oltre alla quota fissa di 60mila) nessun nuovo assetto da formulare per il futuro di Brindisi Multiservizi, Energeko, Stp (Società Trasporti Pubblici) e Servizi Farmaceutici.

Sulla base della legge di stabilità 2015, questo è il piano di razionalizzazione e organizzazione delle società partecipate comunali, presentato dall’amministrazione nel corso della seduta del consiglio comunale che si è svolto oggi, giovedì 26 marzo, nella sala consiliare di Palazzo di Città. Una proposta che, però, non vede accordo tra le forze politiche di maggioranza e opposizione, attorno alla quale ruotano pareri favorevoli e contrari, soprattutto per quanto concerne le società Brindisi Multiservizi ed Energeko: se da un lato c’è chi vuole che queste viaggino ognuna per conto proprio, dall’altro qualcuno spinge per la fusione delle due, utile per una ottimizzazione dei costi dei servizi svolti.

“Mi auguro che sul piano proposto – ha affermato il sindaco Mimmo Consales – ci sia intesa tra tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. Stiamo lavorando con convinzione avendo ben chiaro il quadro della situazione che riguarda le società partecipate a Brindisi”.

“Per ottimizzare i costi, abbiamo previsto la dismissione di Aeroporti di Puglia, Plb e porticciolo, il contenimento delle spese per le realtà relative all’Azienda Farmaceutica e alla Stp e il mantenimento del consorzio di gestione di Torre Guaceto con l’eliminazione del contributo straordinario e la possibilità concreta che questo, presto, possa avere una sede gratuita a Brindisi in modo da risparmiare le 10mila euro annue che paga al Comune di Carovigno per la permanenza in città”.

“Invece, per quanto riguarda – prosegue Consales -  la Multiservizi e la Energeko queste rimarranno come sono perché di fatto meritano di essere valorizzate per le loro potenzialità: muoversi in direzione dell’accorpamento significherebbe delegittimare il lavoro svolto da qui ha guidato in questi anni le due società.”

Il sindaco, sempre in tema di risparmi, ha poi rimarcato come nel primo trimestre 2014, durante la gestione Arigliano, si siano registrati costi di produzione molto più elevati rispetto al primo trimestre 2015 sotto la guida dell’avvocato Francesco Trane (83.356.92 euro contro 50.409.06 euro) evidenziando, inoltre, come in un anno, nell’arco di tempo relativo al periodo agosto 2013-2014, l’ex amministratore della Multiservizi abbia richiesto un rimborso di 7mila 446 euro per il carburante dell’auto utilizzata per una somma pari a 67680 chilometri.

L'intervento di Riccardo Rossi-2“Questo piano di riorganizzazione delle partecipate – ha concluso – non può fare altro che consentirci di percorrere con successo la strada della ottimizzazione dei costi, pensando sempre ad un futuro migliore per i lavoratori.” Ma i gruppi consiliari di centrodestra non ci stanno e con un emendamento alla delibera ritengono “insufficiente” la proposta in questione.

“Riteniamo – spiega Massimiliano Oggiano, capogruppo de La Puglia Prima di Tutto – indispensabile la fusione tra la Brindisi Multiservizi e la  Energeko per dare anche seguito a quanto già deliberato in sede di Consiglio Comunale del giugno 2009, dove discutendo del piano di razionalizzazione delle società partecipate, si decise di rendere a totale capitale pubblico (unico socio Comune di Brindisi) le società in questione per giungere ad una multi utility competitiva, con una governance che permettesse un sostanziale risparmio di costi di amministrazione ed una ottimizzazione delle performance  dei servizi svolti nei confronti della città”. (Nella foto, l'intervento di Riccardo Rossi)

E sulla linea dell’accorpamento si aggiungono i consiglieri Luigi Sergi (Indipendente) che ha anche portato avanti la sua idea relativa alla vendita dell’Azienda Farmaceutica oltre a  Riccardo Rossi (capogruppo Brindisi Bene Comune) e Roberto Fusco che, invece, hanno espresso il loro disappunto sul mantenimento della partecipazione nel consorzio di Torre Guaceto eliminando il contributo straordinario.

“Siamo contrari – dice Rossi – alla proposta avanzata dal sindaco di tagliare  il contributo straordinario  per il Consorzio di Riserva di Torre Guaceto pari a 50mila euro annui. Siamo profondamente convinti che questo rappresenti un patrimonio inestimabile ed assolva una funzione delicatissima sia per la conservazione e protezione della biodiversità, sia per la possibile sperimentazione di nuove forme di economia e di sviluppo dal turismo sostenibile, all’agricoltura biologica, alle tante iniziative. Questo taglio è inammissibile e infatti chiediamo che oltre al contributo (60mila euro) ordinario si mantenga appunto anche quello straordinario.

Dello stesso parere il consigliere Fusco che nel suo intervento ha affermato: “Sono pienamente d’accordo con il consigliere Rossi, sia per quanto riguarda la vicenda della Multiservizi e della Energeko, sia per quella relativa al consorzio di Torre Guaceto. Inoltre, aggiungo che ci penserei un attimo prima di uscire da Bocche di Puglia e soprattutto da Aeroporti di Puglia che credo sia una realtà che rappresenti un volano per lo sviluppo della nostra città.”

Successivamente a prendere la parola è stato Salvatore Brigante (capogruppo del Partito Democratico) che dopo un accesso confronto con Mauro D’Attis (capogruppo Forza Italia) sulla gestione passata e attuale dell’Azienda Farmaceutica si è detto d’accordo con la linea di condotta perseguita dal sindaco e dall’amministrazione comunale in merito al piano di razionalizzazione delle partecipate.

“In particolare – ha affermato - condivido l’intenzione di non procedere con la fusione delle due società partecipate nel rispetto delle potenzialità di entrambe. Non è il momento di fare questo passo, lo sarà solo quando la Multiservizi uscirà dallo stato di coma in cui è precipitata. Ora è giusto muoversi verso un’unica direzione e pensare alla salvaguardia e alla tutela del futuro dei lavoratori”.

La votazione finale ha portato alla bocciatura di tutti gli emendamenti e alla approvazione della delibera con 19 voti favorevoli e 6 contrari. Adesso entro il 31 marzo prossimo il piano di razionalizzazione delle partecipate comunali verrà inviato alla Corte dei Conti. Per saperne di più bisognerà quindi aspettare i prossimi giorni.

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