rotate-mobile
Politica

La maggioranza si spacca sulla Multiservizi. Tensione alle stelle fra Pd e Ncd

E' bastato un provvedimento di nomina del nuovo componente del comitato di governance delle società partecipate per far riemergere la fragilità e l'instabilità della maggioranza di centrosinistra. La spaccatura fra Pd e Nuovo centro destra e le contraddizioni interne allo stesso Pd hanno infiammato l'odierna seduta del consiglio comunale, divenuta quasi una resa dei conti fra il sindaco Consales e le forze che sostengono il suo esecutivo

BRINDISI – E’ bastato un provvedimento di nomina del nuovo componente del comitato di governance delle società partecipate per far riemergere la fragilità e l’instabilità della maggioranza di centrosinistra. La spaccatura fra Pd e Nuovo centrodestra e le contraddizioni  interne allo stesso Pd hanno infiammato l’odierna seduta del consiglio comunale, divenuta quasi una resa dei conti fra il sindaco Consales e le forze che sostengono il suo esecutivo (Video). La bagarre, dunque, è scoppiata per la designazione del rappresentante della maggioranza che avrebbe dovuto prendere il posto di Antonio Monetti nel comitato di governance, affiancando il consigliere dell’opposizione: Massimiliano Oggiano.

Dalla conferenza dei capigruppo svoltasi la scorsa settimana era emerso il nome di Ferruccio Di Noi (Brindisi di tutti). Una designazione non condivisa né dai centristi, che spingevano per Raffaele Iaia, né da Antonio Elefante, che optava invece per il capogruppo del suo partito, Salvatore Brigante. Tali divergenze si sono acuite quest’oggi, quando Muccio, subito dopo le comunicazioni del sindaco sull’insediamento della nuova giunta, Scaramuccia fra Salvatore Brigante e Toni Muccio-2ha chiesto l’inversione degli ordini del giorno, anteponendo quindi la discussione sul comitato di governance e sulla commissione speciale statuto e regolamenti, a quella sulle delibere riguardanti le imposte comunali. L’istanza è stata respinta con 13 no, 10 sì (i voti dei centristi più quelli del centrodestra e di Riccardo Rossi) e tre astensioni, quelle di Giovanni Brigante, Elefante e Umberto Ribezzi, del Pd.

E' a partire da questo momento che si acuiscono le tensioni fra i banchi della maggioranza, con tanto di battibecco fra Consales ed Elefante. I nodi giungono al pettine subito dopo l’approvazione del provvedimento sulle aliquote Tari. La richiesta di sospensione avanzata da Muccio, stavolta, viene accolta, e i capigruppo di maggioranza si riuniscono per uscire dall’empasse legato alla mancata condivisione della designazione di Ferruccio Di Noi. In gioco c’è il futuro della Multiservizi. Già, perché il comitato di governance vigila per conto del consiglio comunale sulla gestione delle partecipate, esprimendo un parere sulle decisioni prese dal socio unico delle società in house: il Comune appunto.

Ferruccio Di NoiE una delle decisioni sulle quali il comitato, con ogni probabilità, dovrà presto esprimersi, è quella riguardante l’eventuale messa in liquidazione di Bms. Mentre i capigruppo di centrosinistra si accapigliano, quelli di  centrodestra restano fuori dalla contesa e attendono la fine della conferenza dei capigruppo, che si protrarrà ben oltre i 20 minuti di sospensione stabiliti dal presidente del consiglio comunale, Luciano Loiacono. Ma il compromesso non arriva. Al momento della ripresa dei lavori, i quattro banchi occupati dai centristi restano vuoti.

La seduta rischia di saltare per la mancanza del numero legale. L’opposizione resta al proprio posto, chiedendo, attraverso Mauro D’Attis (Forza Italia) e Riccardo Rossi (Brindisi Bene comune) di rinviare al consiglio comunale del 9 settembre le delibere in questione. L’assist non viene raccolto. Sono i consiglieri di centrosinistra i primi a prendere la parola, accusandosi reciprocamente.

Consales tuona contro la sua stessa maggioranza. “Ringrazio le opposizioni – esordisce il sindaco – senza le quali, in questo momento, non avremmo il numero legale nell’assise consiliare (ma nel frattempo, Muccio e Giuseppe D’Andria riprendono il loro posto fra i banchi del Nuovo centrodestra, ndr). Rispetto alla gravità dei problemi che andiamo ad affrontare – prosegue il primo cittadino - ognuno deve dimostrare il proprio senso di responsabilità in merito alle scelte che si fanno. Non si possono avare propri rappresentanti nell’esecutivo e poi disertare i banchi del consiglio Consales a colloquio con Brigante ed Elefante-2comunale. Perché altrimenti, chi ritiene che le scelte di questa amministrazione non siano condivisibili, ne tragga le conseguenze una volta per tutte”.

Consales entra dunque nel merito dei problemi che affliggono la partecipata, ormai sull’orlo della messa in liquidazione, affermando che due proposte di salvataggio dell’azienda sono arrivate sul suo tavolo: una del Pd, formalizzata qualche giorno fa; l’altra dell'Ncd, pervenuta solo stamani.  “I revisori dei conti  - dichiara Consales - hanno acquisito le proposte. E passerà altro tempo che servirà solo a determinare ulteriori periodi di indecisione. Per me – prosegue Consales – può andare chiunque nella governace”.

Ma il sindaco esprime allo stesso tempo delle riserve sul fatto che possa andarci un rappresentante del Nuovo centrodestra, se si considera che i centristi hanno già in mano le presidenze di tutte e tre le partecipate: Energeko, Bms e Farmacie comunali. “Oggi – afferma Consales - si propone ancora un rinvio, mettendo tutto in una condizione di paralisi.  Rendiamoci conto del senso di grande responsabilità cui siamo chiamati a rispondere ”. E infine un accorato appello. “Salviamola la Multiservizi. Ci tengo a salvare fino all’ultimo posto di lavoro – dice il sindaco, sbattendo i pugni sul banco - ma ci tengo anche a evitare sprechi e follie. Voglio evitare che i brindisini debbano pagare altri milioni di euro per risanare una società mettendo mano al portafogli. La società deve essere tolta dalle mani della politica, che ha distrutto la Bms. Se non ci saranno i numeri – conclude il sindaco – si certifichi la mancanza del numero legale”.

Toni Muccio-2Le parole di Consales sono seguite da una diatriba fra Salvatore Brigante e Toni Muccio. Elefante fa quindi una sorta di mea culpa (“C’è stato un difetto di comunicazione con il mio capogruppo”) preannunciando l’astensione (sulla sua stessa linea, pure il democratico Umberto Ribezzi). Si astengono anche i centristi Muccio e D’Andria (“Nulla di personale verso Di Noi, solo un problema di metodo”). Alla fine, la delibera sulla sostituzione di Antonio Monetti con Ferruccio Di Noi nel comitato di governance delle partecipate, passa con 15 sì (compreso quello del sindaco). Gli astenuti sono 11. Fra di loro, appunto, quattro esponenti della maggioranza (Elefante, RIbezzi, D’Andria e Muccio). Passa senza tribolazioni, invece, l’atto con cui Italo Licchello e Enrico Latini prendono il posto dello stesso Monetti e di Cosimo D’Angelo nella commissione speciale statuto e regolamenti. 

L’impressione, insomma, è che l’esecutivo di centrosinistra si regga su basi d’argilla e che il terzo rimpasto di giunta voluto poche settimane fa dal sindaco non abbia impresso quel cambio di passo auspicato dallo stesso primo cittadino, che addirittura ha fatto un plauso al senso di responsabilità mostrato dall’opposizione.

“Il dato di oggi – dichiara D’Attis a BrindisiReport - è che il giorno della presentazione da parte di Consales della giunta politica che segue a quella Mauro D'Attis-5-5del sindaco, la maggioranza non per mia denuncia ma per manifesta constatazione dei fatti entra in crisi sulla nomina del rappresentante nell’organismo di controllo delle partecipate, che non è cosa da poco in quanto questo sovrintende alla gestione delle partecipate, in particolare della Bms, dove c’ è un’espressione politica del Nuovo centrodestra nella conduzione dell’amministratore Arigliano”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La maggioranza si spacca sulla Multiservizi. Tensione alle stelle fra Pd e Ncd

BrindisiReport è in caricamento