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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

La Provincia infinitamente devota all’Opus Dei: 35.000 euro per "I solisti aquilani"

BRINDISI - Settembre, ottobre, novembre, pausa a dicembre, gran ritorno a gennaio. A grande richiesta (dell’assessora Paola Baldassarre) la Provincia di Brindisi torna a finanziare anche a gennaio le iniziative legate (per dritto o rovescio) all’Opus dei. Col nuovo anno il tributo di devozione, e denaro, è rincarato: il 28 gennaio scorso l’ente provinciale ha stanziato ben 35mila euro per la prestigiosa associazione musicale, anzi ente morale, I solisti aquilani. Nel consiglio d’amministrazione della quale compare il nome di tale Antonio Cicchitto, uomo dell’Opus dei, appunto.

BRINDISI - Settembre, ottobre, novembre, pausa a dicembre, gran ritorno a gennaio. A grande richiesta (dell’assessora Paola Baldassarre) la Provincia di Brindisi torna a finanziare le iniziative legate (per dritto o rovescio) all’Opus Dei. Col nuovo anno il tributo di devozione, e denaro, è rincarato: il 28 gennaio scorso l’ente provinciale ha stanziato ben 35mila euro per la prestigiosa associazione musicale, anzi ente morale, I solisti aquilani. Nel consiglio d’amministrazione della quale compare il nome di  Antonio Cicchitti, uomo dell’Opus Dei, appunto.

Iniziativa benefica pro-terremoto? Se così fosse, nulla da replicare. Ma di beneficienza nella delibera in questione non si parla né poco né punto. A fondamento della lauta erogazione, si legge nel documento varato dall’esecutivo, una serie di motivazioni ampiamente argomentate. Dalla legge che tutela e favorisce l’attività lirica e concertistica (fortemente penalizzata dai tagli, come sa il ministro alla Cultura, Sandro Bondi), al prestigioso curriculum dell’associazione, ente morale che opera sotto l’egida della Regione Abruzzo, solisti e musicisti “di elevato impegno virtuosistico e interpretativo”, e nemmeno su questo alcun dubbio.

La Provincia di Brindisi, nello specifico, ha deciso di finanziare oltre la metà di un progetto per il quale l’associazione stessa ha calcolato un costo complessivo di 80.830 euro, con relativa richiesta di accesso alle opportunità di sovvenzione per mezzo del MiBac, al fine di ottenere il cofinanziamento per il tramite del Fondo unico per lo spettacolo itinerante che prevede 20 manifestazioni in tutta l’Italia. Non si capisce bene nemmeno se nel tour complessivo si preveda una tappa in terra messapica, ma a giudicare dalle insegne dell’iniziativa “L’Aquila incontra Brindisi, la musica che unisce”, parrebbe di sì.

Il documento votato dall’esecutivo specifica anche che le somme stanziate per I Solisti sarebbero una sorta di anticipo, nell’auspicio che il Mibac accolga la richiesta complessiva di finanziamento. Con questi auspici, la giunta vota la proposta (dell’assessora Baldassarre, ndr) il 28 gennaio scorso, assenti in tre: Giovanni Pomarico, Vincenzo Baldassarre e la proponente, l’assessora amica dell’Opus Dei, Paola Baldassarre in persona. Col parere favorevole dei funzionari Cosimo Corante, Anna Carmela Picoco e Giovanni Porcelli.

In attesa che Brindisi incontri L’Aquila come il progetto prevede, sicuramente Brindisi incontra un’altra volta l’Opus Dei. La liaison sarebbe in questo caso il signor Antonio Cicchitti. Se è vero come è vero che il nome, a queste latitudini, dice poco, è altrettanto vero che in Abruzzo Cicchitti è molto più che una celebrità, non solo per la recente nomina in seno agli organismi straordinari per la ricostruzione della città terremotata. Già direttore amministrativo del Policlinico Gemelli di Roma e dell'Università Cattolica, super manager della sanità, Antonio Cicchitti è stato presidente del Comitato per il Giubileo con il sindaco Antonio Centi, ma anche presidente dell'Istituzione Perdonanza con il sindaco Tempesta, nonché, per lunghissimo tempo, presidente de I Solisti Aquilani, prima di transitare nel consiglio d’amministrazione.

Una ridda di incarichi assai prestigiosi, passando disinvoltamente da un settore all’altro con encomiabile versatilità, e soprattutto tenendo fede al giuramento dei legionari di Cristo, come ogni adepto dell’Opus Dei. Nella folta schiera della milizia, terrena e divina insieme, che ha sfilato in terra di Brindisi, siamo solo all’ultima tappa. A inaugurare le danze (settembre 2010) arrivò per primo il sacerdote Ugo Borghello, a presentare il libro “Liberi dal sarcasmo”, edito dall’Ares di Milano. Casa editrice dell’Opus Dei. A seguire (ottobre 2010) Cesare Cavalleri e Stefano Zamagni, invitati a presentare il libro di Mario Signore, ‘Economia del bisogno ed etica del desiderio’, edito da Pensa Multimedia. La casa editrice stavolta no, non è dell’Opus Dei. Cavalleri e Zamagni invece sì. A fine novembre, un altro boccone dell’Opus divina era praticamente d’obbligo. La penultima puntata ha visto come protagonista nientemeno che monsignor Ignacio Carrasco De Paula, la biografia del quale inizia con queste parole: “Nato a Barcellona nel 1937, è stato ordinato presbitero l’8 agosto  1966 in Roma. Appartiene alla Prelatura della Santa Croce e Opus Dei”.

Il nuovo anno comincia com’era finito il vecchio, anzi meglio, con 35mila euro stanziate sull’unghia per concerti che si terranno altrove, per finanziamenti che forse verranno forse no. Cambia il maestro concertatore, insomma, ma la musica quella resta: l’assessora continua a propinarci la dose di Opus Dei quotidiana. Pardon, mensile.

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