La sinistra Pd: nessuno tocchi Cittadella
BRINDISI - Il problema Cittadella della Ricerca è stato improvvisamente cancellato dal palcoscenico mediatico brindisino. Dopo lunghi giorni di martellamento a senso unico, e dopo le reazioni dure delle parti chiamate in causa, i riflettori si sono spostati altrove. Ma questo non è utile, se si vuole continuare sulla strada della crescita di questo polo di ricerca e formazione, dove oggi alcune iniziative politiche stanno creando gravi difficolta alle società ed agli enti insediati, ed alla stessa Università del Salento. Dove mira questa azione di fatto demolitrice? Si interrogano su ciò gli esponenti dell'area di sinistra del Partito Democratico brindisino, che hanno già preso posizione in altre due occasioni contro la deriva imposta alla situazione brindisina. La questione di Cittadella non è quella offerta dall'immagine falsata di una governance segnata da falsi in bilancio (ovviamente quella degli "altri", e giammai l'attuale), ma quella di difenderne la missione, dice la sinistra Pd, e di risolvere le criticità determinatesi proprio negli ultimi due anni. Brindisi ha bisogno di Cittadella.
BRINDISI - Il problema Cittadella della Ricerca è stato improvvisamente cancellato dal palcoscenico mediatico brindisino. Dopo lunghi giorni di martellamento a senso unico, e dopo le reazioni dure delle parti chiamate in causa, i riflettori si sono spostati altrove. Ma questo non è utile, se si vuole continuare sulla strada della crescita di questo polo di ricerca e formazione, dove oggi alcune iniziative politiche stanno creando gravi difficolta alle società ed agli enti insediati, ed alla stessa Università del Salento. Dove mira questa azione di fatto demolitrice? Si interrogano su ciò gli esponenti dell'area di sinistra del Partito Democratico brindisino, che hanno già preso posizione in altre due occasioni contro la deriva imposta alla situazione brindisina. La questione di Cittadella non è quella offerta dall'immagine falsata di una governance segnata da falsi in bilancio (ovviamente quella degli "altri", e giammai l'attuale), ma quella di difenderne la missione, dice la sinistra Pd, e di risolvere le criticità determinatesi proprio negli ultimi due anni. Brindisi ha bisogno di Cittadella.
"Dopo i fuochi pirotecnici della scorsa settimana sulle questioni finanziarie e di bilancio della Cittadella della Ricerca è calato improvvisamente il silenzio. Secondo noi invece il dibattito e l’approfondimento sul ruolo e sull’attività di quella importante struttura deve continuare per la dovuta chiarezza nei confronti dei cittadini. Diamo per conosciuta la storia abbastanza controversa di una realtà che ha vissuto momenti diversi da quando fu pensata ed inaugurata da un’amministrazione provinciale di centrosinistra ed un governo nazionale di centrosinistra nel secolo scorso per limitarci agli ultimi anni e precisamente dal 2005, quando fu sollevata da uno stato di abbandono pre-fallimentare lasciato dalla giunta di centrodestra di Frugis grazie all’impegno della giunta di centrosinistra di Michele Errico e del presidente della Cittadella prof. Vitantonio Gioia, insieme all’intero consiglio di amministrazione.
La Cittadella fu trasformata da società di gestione “condominiale” in un polo di eccellenza che puntò allo sviluppo di attività di formazione, di promozione, di diffusione dell’innovazione secondo l’idea di farla diventare un incubatore di ricerca industriale grazie anche all’attività di diverse qualificate società di ricerca ed industriali. Il Partito Democratico provinciale e della città di Brindisi si fecero carico politicamente di questa grande idea, impegnandosi anche nei confronti del presidente Errico quando verso la fine della consiliatura, preoccupato per la situazione finanziaria – che è sempre stato un problema per quella struttura anche a causa di ritardi e carenze nella contribuzione consortile da parte di diverse aziende e per la situazione deficitaria del Pastis – volle tentare una modifica dello scopo sociale e dell’assetto della Cittadella.
Secondo noi sarebbe un grave errore se le difficoltà finanziarie e di bilancio anziché essere affrontate nel loro merito e secondo le finalità della stessa Cittadella fossero solo la “scusante” per cancellare quella idea di Polo di eccellenza dell’innovazione, incubatore di nuove ipotesi di sviluppo industriale avanzato. Se a monte di tali questioni, che non intendiamo sottovalutare, vi fosse l’idea di ridurre nuovamente la Cittadella a semplice soggetto consortile gestore di aree, immobili e servizi Brindisi perderebbe l’ennesima occasione per uscire in modo diverso dalla crisi che attanaglia questo territorio.
Con questa visione vediamo favorevolmente la commissione consiliare insediata, la quale deve approfondire ogni aspetto della gestione e della mission della Cittadella ascoltando tutti quelli che hanno avuto un ruolo di amministrazione e di controllo dal 2005 al 2011 oltre al controllo della documentazione. Come area di sinistra del Partito Democratico chiediamo, ad iniziare dalla segreteria provinciale e dalla segreteria cittadina del PD -stranamente assenti dal dibattito degli ultimi giorni malgrado il ruolo del PD in entrambe le Giunte provinciali interessate e nella città sede della struttura nonché malgrado le considerazioni del capogruppo Damiano Franco e dell’ex presidente Errico - di riporre al centro della discussione la funzione della Cittadella della Ricerca in una visione prospettica e funzionale allo sviluppo di qualità della Provincia di Brindisi e dell’intero Salento".