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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

L'assessore che ha ripianato i conti del Comune

BRINDISI - A chiederle di entrare in giunta era stato il sindaco in persona, che al Bilancio pretendeva una persona di fiducia. L'avvocato Carmela Lomartire è entrata nel Palazzo in punta di piedi: sempre disponibile con tutti, pronta a fare notte in ufficio, nessun comunicato stampa. Oggi ha parlato con i fatti. Forse i fatti più importanti registrati da qui a qualche anno a Palazzo di Città: i quasi 23 milioni di euro che Enel verserà per Ici e Imu entro il 31 dicembre sono in gran parte frutto del suo lavoro (anche se lei non lo dirà mai). Così come gli altri milioni di euro in più che arriveranno da Eni, Edipower, Sfir e dalle altre grandi aziende presenti sul territorio. E come i sei milioni di euro che stanno per essere incassati da un'altra patata bollente ricevuta in eredità dalla vecchia amministrazione: quelli della Sogea, un contenzioso fermo dal 2002 che stava per concludersi con la prescrizione.

BRINDISI - A chiederle di entrare in giunta era stato il sindaco in persona, che al Bilancio pretendeva una persona di fiducia. L'avvocato Carmela Lomartire è entrata nel Palazzo in punta di piedi: sempre disponibile con tutti, pronta a fare notte in ufficio, nessun comunicato stampa. Oggi ha parlato con i fatti. Forse i fatti più importanti registrati da qui a qualche anno a Palazzo di Città: i quasi 23 milioni di euro che Enel verserà per Ici e Imu entro il 31 dicembre sono in gran parte frutto del suo lavoro (anche se lei non lo dirà mai). Così come gli altri milioni di euro in più che arriveranno da Eni, Edipower, Sfir e dalle altre grandi aziende presenti sul territorio. E come i sei milioni di euro che stanno per essere incassati da un'altra patata bollente ricevuta in eredità dalla vecchia amministrazione: quelli della Sogea, un contenzioso fermo dal 2002 che stava per concludersi con la prescrizione.

Assessore, come spiega questo miracolo?

Nessun miracolo, ovviamente, solo tanto lavoro. Sono per mia natura ambiziosa, e vorrei che anche Brindisi lo diventasse. E così ci siamo messi sotto e abbiamo affrontato la questione.

Da avvocato è stato più facile?

Diciamo che la professione mi ha aiutato. Soprattutto nell'evitare di andare ad infilarsi in un contenzioso che sarebbe stato lungo e probabilmente non ci avrebbe consentito di incassare le sanzioni che ora invece l'Enel è chiamata a versare. Sulla normativa in materia di tributi, infatti, si sono verificate alcune divergenze in fase di applicazione. Dunque abbiamo ritenuto di procedere con gli accertamenti, chiedendo all'Enel di accatastare impianti e strutture che non erano mai state accatastate. E per le quali, ovviamente, il Comune non aveva mai richiesto il pagamento delle tasse.

Quando passerete alle altre aziende?

Lo abbiamo già fatto. Con Sfir abbiamo già avviato dei rapporti epistolari. Ho chiesto di avere un quadro completo della situazione entro il 15 novembre.

Quanto contate di incassare ancora?

Non lo sappiamo, perché dipende dagli impianti di ogni azienda e dalla produzione effettivamente realizzate. Sono calcoli molto tecnici. Però abbiamo imparato che anche accatastamenti che potevano apparire irrisori, davano poi entrate di decine di migliaia di euro l'anno.

Si rende conto di aver ripianato i conti del Comune soltanto con un solo atto?

Abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra. E la cosa più importante è che questi soldi rimetteranno in moto i cantieri cittadini. Faranno rivivere la città!

Ha creato uno staff ad hoc?

Diciamo che ho reperito tutte le unità che potevo reperire. Abbiamo trascorso intere giornate chiusi in ufficio. E un paio di volte i custodi ci stavano per chiudere dentro, a tarda sera.

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